UNA POLTRONA PER DUE – SE MATTARELLA BLOCCA LA NOMINA DI ANTONIO RINALDI, IL SUCCESSORE DI NAVA ALLA PRESIDENZA DELLA CONSOB SARÀ UNO TRA MARCELLO MINENNA E FILIPPO MARIA BERRUTI – SALVINI VUOLE PORTARE A CASA L’ANTITRUST SENZA ROMPERE L'ACCORDO CON BERLUSCONI: SE FOA DIVENTA PRESIDENTE RAI LA LEGA NON FARÀ NOMINE OSTILI ALLE AZIENDE DEL CAVALIERE

-

Condividi questo articolo


Francesco Bonazzi per “la Verità”

 

MINENNA MINENNA

Meno gloria, ma più soldi e più potere. Tradotto, meglio una bella authority, un arbitrato miliardario o un incarico commissariale, di tanti posti magari più in vista, ma meno remunerati, o dove non si entra nei «giri giusti» delle grandi aziende pubbliche o private.

 

Luca Lanzalone, l' avvocato vicino ai 5 stelle arrestato all' inizio dell' estate per lo scandalo Parnasi-stadio della Roma, lo teorizzava con i suoi colleghi di studio, intercettato dai carabinieri. Ma non è certo l' unico a pensarla così. Anzi.

 

INCROCI PERICOLOSI

mario nava mario nava

Per dire, Mario Nava, costretto a lasciare la presidenza della Consob più che per spoil system, per aver voluto preservare la tassazione al 7% da dipendente Ue, abbandona il pallino in partite delicate come lo scontro tra Silvio Berlusconi e Vincent Bolloré in Mediaset, la faida tra la Vivendi dello stesso Bolloré e il fondo Elliott in Telecom Italia, il duello all' ultima delega per il controllo di Carige tra Vittorio Malacalza e il duo Raffaele Mincione-Gabriele Volpi (con Giampiero Fiorani sullo sfondo).

 

GIUSEPPE MARIA BERRUTI GIUSEPPE MARIA BERRUTI

E mentre l' interim tocca ad Anna Genovese, ecco che Luigi Di Maio e Beppe Grillo hanno già prenotato la poltrona di presidente della Consob per Marcello Minenna, economista che firma sul Financial Times ed ex dirigente della Commissione di controllo sulla Borsa, dove ha combattuto duramente la gestione di Giuseppe Vegas, tentando invano di far adottare quegli scenari probabilistici che avrebbero limitare assai il bagno di sangue dei derivati.

 

USATO SICURO

FRANCESCO GRECO FRANCESCO GRECO

La Lega promuoverebbe volentieri un commissario Consob attuale, Giuseppe Maria Berruti, che sul petto si è appuntato la medaglia di una scarsa collaborazione con la meteora Nava. Ma se vuole portare a casa l' Antitrust, deve cedere il passo all' alleato grillino.

 

E appunto al posto di Giovanni Pitruzzella, che a ottobre vola con qualche settimana d' anticipo a Strasburgo come giudice, sembra ormai sicuro che andrà un giurista vicino al Carroccio, visto che Salvini dispone di vari avvocati tenuti come carte coperte.

MARIO NAVA PAOLO CIOCCA MARIO NAVA PAOLO CIOCCA

 

Per Consob, va detto, gira ancora il nome del procuratore capo di Milano, Francesco Greco, che già ai tempi di Giulio Tremonti ministro del Tesoro aveva sfiorato l' ambita poltrona, e poi quello dell' ex Bankitalia Paolo Ciocca, che però nel curriculum non ha la conoscenza del mercato.

 

Nel 2011, Silvio Berlusconi e Gianni Letta bloccarono Greco sostenendo che un pm in quel posto avrebbe mandato un brutto segnale ai mercati, e agli operatori stranieri, del tipo: «Qui siamo tutti ladri».

 

MARCELLO FOA MARCELLO FOA

Anche se questo governo ha messo un generale della Finanza alla guida dell' Agenzia delle entrate, Antonino Maggiore, sembra che la scelta di un magistrato alla Consob sia ritenuta tuttora un po' troppo severa.

 

Di sicuro, visto che Antitrust, Consob e AgCom sono nomine che vanno a toccare Mediaset, se Berlusconi darà il via libera alla Lega per Marcello Foa come presidente Rai, non potrà essere poi ripagato da Matteo Salvini con nomine ostili alle authority.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - LA “DITTA FERRAGNEZ” È SCOPPIATA DEFINITIVAMENTE CON L’ADDIO DI FEDEZ ALLE TETTINE CONIUGALI DI CHIARA. UN “TRASLOCO” CHE PARE SIA STATO ALLIETATO DA UN DURISSIMO LITIGIO TRA I NOSTRI EROI CADUTI DALL’OLIMPO DIGITALE. UNA PAROLA TIRA UNA PAROLACCIA, FINCHÉ SI È ARRIVATI A UN CLASSICO DI OGNI FINE MATRIMONIO: IL RINFACCIO DI GELOSIE E TRADIMENTI - UNA VOLTA TORNATO A CASA DELLA MAMMINA, IL FEDEZZONE È TORNATO MASCHIO ALFA. ED E’ SUBITO SCOPPIATA UN RISSA CON NASKA, UN ROCKER BONAZZO IN MODALITÀ MANESKINS - IL 'CAOS BELLI' DI TANTO FERVORE MUSCOLOIDE DEL RAPPER DEFERRAGNIZZATO NEI CONFRONTI DEL BALDO NASKA E' SINTETIZZATO DA FABRIZIO CORONA IN UNA FRASE SIBILLINA: “A QUANTO PARE, I SUOI FIGLI”. OHIBO', CHE C’ENTRA NASKA CON LA FERRAGNI? AH, SAPERLO…

DAGOREPORT – CHE CONFUSIONE, SARÀ PERCHÉ VOTIAMO: LE EUROPEE DEL 9 GIUGNO METTONO IN CAMPO DUE SCHIERAMENTI: URSULA & GIORGIA CONTRO MACRON & SCHOLZ - SE LE DUE BIONDE SI FANNO BELLE IN EGITTO CON 7,4 MILIARDI SGANCIATI DALL'UNIONE EUROPEA, I MASCHIETTI FANNO FUORI LE DUE MERKEL IMMAGINARIE, CHIAMANO IL POLACCO TUSK E DANNO VITA AL "TRIANGOLO DI WEIMAR" PER FRONTEGGIARE LA GUERRA UCRAINA - IL DOPPIO GIOCO DELLA DUCETTA: SPINGE URSULA MA TIENE IN CALDO LA MALTESE METSOLA – OSTACOLI PER DRAGHI - IL MESSAGGIO “IN CODICE” DI MACRON SULL’INVIO DI SOLDATI IN UCRAINA E LE PAROLE AL VENTO DI CROSETTO…

DAGOREPORT – L'ENNESIMO BLUFF DELLA MELONA SI CHIAMA UCRAINA: IL SUO SOSTEGNO E' SOLO UN RIDANCIANO ''CONFORTO VOCALE” COL SOLITO CONTORNO DI SMORFIE E OCCHIONI SBATTUTI A QUELL'ANIMA IN PENA DI ZELENSKY - LA PROVA? A BERLINO, OGGI, SI SONO RIUNITI I LEADER CHE DECIDONO DAVVERO LA STRATEGIA EUROPEA PER SOSTENERE CON ARMI E MEZZI L'UCRAINA: IL FRANCESE MACRON, IL TEDESCO SCHOLZ E IL POLACCO TUSK. E L'ITALIA? NON RIUSCENDO A TRASFORMARE IL BLA-BLA DELLA MELONA NÉ IN SOLDI NÉ IN ARMI, NON CONTA UN CAZZO E STA A CASA - COSI' MENTRE OGGI SI RIUNIVA IL COSIDDETTO "TRIANGOLO DI WEIMAR", SAPETE DOV'ERA L'UNDERDOG DE' NOANTRI? A CIANCIARE SU UN ALTRO SUO POLVERONE: QUEL FANTOMATICO "PIANO MATTEI" CHE FINIRA' CON L'INAUGURAZIONE DI UNA BELLA POMPA DI BENZINA A TUNISI (SE VA BENE...)