PORNOSTAR INGRATE - STORMY DANIELS HA INCASSATO 130MILA $ PER TACERE SULLA SUA RELAZIONE CON TRUMP (NEL 2006) E ORA NATURALMENTE FREME PER DIFFONDERE SEXTING, VIDEO E FOTO COL PRESIDENTE, CHE VALGONO MOLTO DI PIÙ - COME AGGIRARE L’OBBLIGO DI RISERVATEZZA? DENUNCIANDO L’AVVOCATO CHE LA PAGÒ. MA LUI HA GIÀ VINTO UN ARBITRATO E HA OTTENUTO UN ORDINE RESTRITTIVO CHE… - I SUOI VIDEO PIÙ CLICCATI SU PORNHUB

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LA PAGINA DEI VIDEO DI STORMY DANIELS SU PORNHUB

 

https://it.pornhub.com/pornstar/stormy-daniels

 

  1. CASA BIANCA, SU CASO PORNOSTAR TRUMP HA GIÀ VINTO ARBITRATO

 (ANSA) - "Questo caso è stato già vinto in arbitrato e non vi era cognizione di alcun pagamento da parte del presidente, il quale ha negato tutte le accuse". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders rispondendo a domande dei giornalisti circa le notizie della causa avanzata dalla pornostar Stormy Daniels sull'accordo di confidenzialità a una presunta sua relazione con Donald Trump. Un'indicazione quella fornita da Sarah Sanders che media Usa hanno sottolineato essere dettaglio fino ad ora poco noto.

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  1. USA: AVVOCATO TRUMP, ORDINE RESTRITTIVO PER PORNOSTAR

 (ANSA) - L'avvocato del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha segretamente ottenuto un ordine restrittivo nei confronti della pornostar Stormy Daniels, nell'ambito di un arbitrato. L'ordine intima all'attrice, il cui vero nome è Stephanie Clifford, che potrebbe andare incontro a sanzioni nel caso in cui dovesse parlare della sua presunta relazione con il tycoon. Lo riferiscono media Usa tra cui la Nbc.

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  1. FILM EROTICI E LAP DANCE LA PORNOSTAR RICATTA TRUMP "VI RACCONTO I SUOI SEGRETI"

Francesco Semprini per la Stampa

 

Al suo affezionatissimo pubblico è nota come Stormy Daniels, Stormy Waters o semplicemente Stormy, anche detta «tempesta hard». In circa venti anni di carriera è stata insignita di inequivocabili riconoscimenti, il Crossover Female Performer of the Year (un premio alle performance), il Mainstream Adult Media Favorite e la statuetta ai migliori seni del 2006. Ed ora rischia di diventare il nuovo incubo di Donald Trump.

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E pensare che la tempestosa Daniela era all' inizio una tempesta passionale per l' ex tycoon. L' ex attrice a luci rosse ha deciso di fare causa a Donald Trump e di raccontare dettagli e retroscena appresi durante il rapporto tra lei e il presidente. Questo nonostante avesse firmato un accordo in cui si impegnava al silenzio previo pagamento di 130 mila dollari da lei puntualmente incassati. Accordo che la stessa considera nullo perché non firmato da Trump.

 

TRUMP E STORMY DANIELS TRUMP E STORMY DANIELS

Il calvario hard inizia oltre dieci anni fa quando Stormy Daniels, al secolo Stephanie Gregory Clifford, avrebbe iniziato una storia con l' attuale presidente americano, poco dopo che Melania, con cui Trump si era unito in terze nozze l' anno prima, aveva dato alla luce Barron. Era il 2006 e la pornodiva, originaria di Baton Rouge in Louisiana, era all' apice della sua carriera iniziata come spogliarellista al palo e proseguita con alcuni parti «lesbo» in film osé. Il cambia di passo arriva nel 2002 con la sua prima scena di sesso etero: per il mondo hard Stormy è una rivelazione.

 

STORMY DANIELS STORMY DANIELS

Il suo talento la proietta sulle alte sfere, fino alla nomination per la «Best Safe Sex Scene» nel 2014. Si fa notare, anche dal tycoon, per i ruoli di primo piano in film come «Operation Desert Stormy», e parti minori in pellicole del tipo «Vergine a 40 anni». Conosce Trump e con lui avrebbe un «affaire», con l' aggravante della recidività. Il tutto però rimane riservato sino al 2011 quando Clifford vuota il sacco alla rivista InTouch.

Poi di nuovo il silenzio, sino al 2016 quando, dinanzi alla cavalcata del tycoon nelle elezioni presidenziali, decide di farsi sotto di nuovo.

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Entra in gioco l' avvocato Cohen, il quale dinanzi alla fermezza di Trump, determinato a non firmare accordi con la donna, forma una società in Delaware, tramite la quale stacca un assegno di 130 mila dollari alla Clifford in cambio dell'«accordo del silenzio» siglato dai due. La donna sostiene però che, non avendo mai firmato Trump, l' intesa è nulla e accusa Cohen di aver usato metodi coercitivi per zittirla, da ultimo in un incontro del 27 febbraio.

 

Oltre al fatto che «Trump non poteva non sapere» del pagamento come del resto in prima battuta aveva rivelato ai media lo stesso Cohen. Il legale rilancia sulla validità dell' accordo e sul fatto che non vi siano elementi di reato, visto che né Trump né la Trump Organization sono coinvolti. «E inoltre - dice - non sono stati spesi fondi per la campagna o contributi elettorali di nessun genere».

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L' ex pornodiva (ex al netto del suo sito a quanto sembra) a breve vuoterà il sacco e racconterà tutto di lei e del presidente, come rivela il suo legale, forse già il 17 marzo per celebrare tempestosamente il suo 39°compleanno. Non è chiaro cosa dirà di scottante visto che nel 2006 Trump era un imprenditore e per di più democratico. Il presidente forse teme più Melania che grane legali o politiche visto il clima da cime tempestose in cui è piombato il rapporto tra il presidente e la First Lady a gennaio, proprio dopo le rivelazioni della Clifford.

 

 

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