POVERO DI MAIO, GLI MANCAVA SOLO UN NUOVO ‘DIBBA’ (E PURE DI SINISTRA!) - LUIGINO IN QUESTI GIORNI È OSSESSIONATO DA RICCARDO RICCIARDI, IL DEPUTATO (CORRENTE FICO) CHE A MAGGIO FECE CASINO ALLA CAMERA ACCUSANDO IL “MODELLO LOMBARDIA” - AMBIENTALISTA, GIUSTIZIALISTA, AMMIRATORE DEI BLACK BLOCK, È MOLTO VICINO A CONTE, FAVOREVOLE AL PD E SULLA GESTIONE MIGRANTI LA PENSA ALL’OPPOSTO DEL DI MAIO IN GRISAGLIA, CHE IN QUESTO MOMENTO STA RADUNANDO L’ESERCITO PER TORNARE A FARE IL CAPO DEL PARTITO (SBARAZZANDOSI DI CASALEGGIO)

-

Condividi questo articolo


 

 

 

riccardo ricciardi con mascherina riccardo ricciardi con mascherina

1 – CHI È RICCARDO RICCIARDI? IL DEPUTATO GRILLINO CHE HA SCATENATO LA RISSA A MONTECITORIO SI DEFINISCE ORTODOSSO: È FICHIANO, AMBIENTALISTA, GIUSTIZIALISTA E AMMIRA I BLACK BLOCK – ORECCHINO E BARBA LUNGA, È IL FANTASMA DEL GRILLISMO DELLA SCATOLETTA DI TONNO CHE NON FA DORMIRE I VARI DI MAIO IN GRISAGLIA – DA CANDIDATO SINDACO DI MASSA SI LANCIÒ COSÌ: “SE VINCO FACCIO VENIRE LA GUARDIA DI FINANZA” (DAGOSPIA DEL 22 MAGGIO 2020)

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/chi-riccardo-ricciardi-deputato-grillino-che-ieri-ha-scatenato-237150.htm

 

di battista di battista

2 – RICCIARDI, COSÌ IL NUOVO "DIBBA" FINISCE NEL MIRINO DI DI MAIO

Ilario Lombardo per “la Stampa”

 

Ora che Alessandro Di Battista è alle prese con fritture e cocktail a Ortona, c'è un nuovo nome che assilla i pensieri di Luigi Di Maio. Si chiama Riccardo Ricciardi e il grande pubblico lo ha conosciuto per la performance in aula alla Camera in piena emergenza Covid, quando in una posa ciceroniana lanciò il suo j' accuse al governo leghista della Lombardia colpevole, a suo dire, di aver smembrato la sanità pubblica. Fu rissa e gloria imperitura.

riccardo ricciardi 5 riccardo ricciardi 5

 

Attore, toscano, alla prima legislatura, "descamisado" e mediatico quanto basta per ricordare Dibba, Ricciardi ha però il cuore dichiaratamente a sinistra ed è tra i più autorevoli sostenitori dell'alleanza con il Pd costruita attorno alla figura di Giuseppe Conte. Non solo: è il più efficace oppositore all'ideologia salviniana con la quale sono stati cementati i decreti Sicurezza. Quanto basta per trasformarsi agli occhi di Di Maio in un'ossessione.

emilio carelli luigi di maio emilio carelli luigi di maio

 

O almeno così la descrivono i parlamentari che da giorni si interrogano sui motivi che muovono il ministro degli Esteri a interessarsi della battaglia che si consuma attorno al rinnovo delle presidenze delle commissioni. Oggi, in un'assemblea congiunta ci sarà l'ennesima resa dei conti tra gli eletti. È in corso una ribellione contro i direttivi dei gruppi a Montecitorio e Palazzo Madama, rei - secondo le accuse - di aver fatto uscire sconfitto il M5S dal giro delle presidenze. Di Maio è in cerca di un esercito perché nel caos cresca la nostalgia della sua leadership e questa è stata l'occasione per contare i suoi uomini, dopo aver provato con una fronda a spingere l'ex giornalista Emilio Carelli verso l'Agcom.

VIRGINIA SABA LUIGI DI MAIO DAVIDE CASALEGGIO VIRGINIA SABA LUIGI DI MAIO DAVIDE CASALEGGIO

 

Sono prove di corrente affidate alla buona volontà dei fedelissimi. Un abbozzo di cerchio magico tutto campano di cui fanno parte tra gli altri Luigi Iovino, Andrea Caso, Cosimo Adelizzi, citati da varie fonti come i più attivi nella strategia di ammutinamento per sostituire i direttivi. Il caos delle commissioni è il movente perfetto. E Ricciardi, vicecapogruppo alla Camera, è nel mirino. Di Maio pensava di avere solo due avversari sulla sua strada. Di Battista e Conte. Adesso potrebbero essere tre.

 

riccardo ricciardi 2 riccardo ricciardi 2

Il ministro si informa, domanda, manda messaggi. E pare che abbia chiesto con un po' di fastidio come mai il deputato goda di buona stampa e di grande attenzione. Certo non fa piacere all'ex capo politico che proprio mentre lui chiede sostegno per centralizzare la questione migranti su posizioni meno di sinistra, giornali e tv vadano a sentire il parere di Ricciardi, che sul tema la pensa all'opposto.

 

giuseppe conte luigi di maio giuseppe conte luigi di maio

Anche nel Pd hanno riconosciuto le affinità con il deputato grillino, tenace nel difendere il comportamento di Conte anche sul caso della nave Gregoretti che ha mandato a processo Salvini. Nella bolgia di veleni in cui galleggia un M5S acefalo, Ricciardi spunta come il rivale più temibile per Di Maio. E dopotutto già mesi fa, quando si parlava di rivolte e riorganizzazioni per tenere ancorato a sinistra i 5 Stelle, c'era chi come il deputato Giorgio Trizzino vedeva nel giovane toscano un potenziale leader.

 

BEPPE GRILLO GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO BEPPE GRILLO GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO

 Un altro tentativo di dare ordine a una famiglia politica disfunzionale. Come lo è provare a sbarazzarsi di Davide Casaleggio e riappropriarsi della piattaforma Rousseau. Tentano di farlo il nuovo regolamento del gruppo in Senato e i sempre più numerosi parlamentari che minacciano una mozione ai prossimi Stati Generali e di non pagare più, già da settembre, i 300 euro mensili all'Associazione di Davide che detiene le chiavi del blog del M5S.  

di battista di battista riccardo ricciardi riccardo ricciardi riccardo ricciardi 3 riccardo ricciardi 3 di battista di battista riccardo ricciardi 2 riccardo ricciardi 2 riccardo ricciardi riccardo ricciardi riccardo ricciardi 4 riccardo ricciardi 4 riccardo ricciardi 1 riccardo ricciardi 1

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT – L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...