‘PRESENZA NON OPPORTUNA’. È QUESTA LA FORMULA BUROCRATICA UTILIZZATA DAI GENERALONI PER TENERE LONTANI I MARO' DALLA SFILATA DEL 2 GIUGNO. IL COPYRIGHT E' DI MOSCA MOSCHIN, CONSIGLIERE MILITARE DEL QUIRINALE, CHE L'HA BISBIGLIATA A CLAUDIO GRAZIANO E A ROBERTA PINOTTI; E FATTA ARRIVARE A RENZI - CHISSÀ PERCHÉ I VERTICI MILITARI HANNO TANTA PAURA DEI DUE FUCILIERI DI MARINA?

Per convincere Renzi alla retromarcia il premier le hanno usate tutte: dai problemi di cerimoniale (dove li mettiamo? Mica possono stare sul palco delle autorità) a quelli politici (così fai un favore alla Meloni). Risultato che Matteo ci ha ripensato…

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Marò Marò

Milite Esente per Dagospia

 

Presenza non opportuna. È questa la formula burocratica utilizzata dai generaloni per tenere lontani i maro' dalla sfilata del 2 giugno. Il copyright e' di Rolando Mosca Moschin, consigliere militare del Quirinale, che l'ha bisbigliata a Claudio Graziano ed a Roberta Pinotti; e fatta arrivare Palazzo Chigi.

 

renzi maro renzi maro

Il terzetto temeva, ed a ragione, che se Massimiliano Latorre e Salvatore Girone fossero presenti sui Fori imperiali tutti i flash e gli applausi sarebbero stati per loro: Latorre non è nelle condizioni di sfilare sotto il sole. Così hanno coniato la formula "presenza non opportuna". E per convincere alla retromarcia il premier le hanno usate tutte: dai problemi di cerimoniale (dove li mettiamo? Mica possono stare sul palco delle autorità) a quelli politici (così fai un favore alla Meloni). Risultato che Matteo ci ha ripensato.

Marò Marò

 

Nel primo tweet (lanciato dal Giappone ed ispirato da Ciccio Sensi) li aspettava il 2 giugno. Nell'ultimo, i Maro' "non sono bandierine".  Piccolo particolare. Mosca Moschin era consigliere militare anche con Napolitano. E proprio lui sposo' la tesi di Monti e Passera di far rientrare in India Latorre e Girone il 21 marzo del 2013.

Chissà perché i vertici militari hanno tanta paura dei due fucilieri di Marina?

 

GIRONE, NIENTE PARATA: «NON È UNA BANDIERINA»

V.Pic. per il “Corriere della Sera”

mosca moschini rolando mosca moschini rolando

 

Passeggia sul lungomare del suo quartiere e raccoglie affetto, sorrisi, pacche di incoraggiamento, Salvatore Girone. «Da mo' vale, Salvo. Da ora ricomincia la vita». Ha dormito «bene», assicura, durante la prima notte in Italia. «Di più non può dire perché è un militare e in questo momento non può parlare», spiega la moglie Vania, severo guardaspalle, che ieri ha portato tutta la famiglia a pranzo dalla mamma del marò. Scusandosi con i cronisti: «Dobbiamo ricostruire la nostra dimensione».


Ma nel pomeriggio del primo giorno a casa, dopo la lunga reclusione trascorsa all' interno dell' ambasciata italiana a New Delhi, in attesa che venisse almeno formulata l' accusa di aver ucciso due pescatori del Kerala durante una missione antipirateria, Girone non si nega lo struscio nel centro di Torre a Mare. Perché, come ha scritto la sua bimba, in un grande cuore disegnato sul muro del cortile: «Salvatore Girone è mio padre». Come dire: ora tocca a noi. E, a fugare dubbi, il fratello su Facebook ha postato la foto di Girone con una didascalia: «Il mio orgoglio».

john elkann claudio graziano roberta pinotti sergio marchionne tullio del sette john elkann claudio graziano roberta pinotti sergio marchionne tullio del sette


Per ora, va così. Nessun impegno ufficiale in vista. Il premier Matteo Renzi, ieri, ha chiuso la partita della parata del 2 giugno. Rispondendo «no» a chi, come Giorgia Meloni, chiedeva che i marò fossero invitati a sfilare: «Lo abbiamo riportato a casa con il buon senso, quello che è mancato ad alcuni governi che ci hanno preceduto. Buon senso significa, in questi giorni, consentirgli di stare con la sua famiglia, di vivere con gioia la festa, perché saremo tutti felici di non avere più due nostri marò in territorio straniero. E anche evitare di vivere questa fase senza sobrietà e senza stile».

 

Renzi ha precisato di non essere andato ad accogliere Girone, «non perché non sia felice di riabbracciarlo, ma perché in passato troppo spesso si è strumentalizzata la vicenda dei marò». Incassato il risultato, l' affondo: «La gioia di aver riportato a casa i due marò non può essere oggi esibita come bandierina politica». E il ministro della Difesa Roberta Pinotti aggiunge: «Girone è arrivato in Italia, io e il ministro Gentiloni gli abbiamo portato l' abbraccio di tutto il governo».

rolando mosca moschini rolando mosca moschini


Ma il caso marò era e resta politico.
Ieri il sindaco Pd di Cesano Boscone, Simone Negri, ha tentato la battuta su Facebook: «La Fip, Federazione Italiana Pesca, ha diramato un bollettino in cui invita gli associati alla prudenza alla luce del ritorno dei due marò». Fabio Raimondo di Fratelli d' Italia annuncia una denuncia per vilipendio. E Giorgia Meloni attacca: «Renzi non ha niente da dire?».
Polemiche che feriscono. Ma che la famiglia Girone spera che si sciolgano come il variegato tricolore (amarena, mandorla, pistacchio) inventato e intitolato, in suo onore, «gelato marò».
 

claudio graziano capo di smd claudio graziano capo di smd

 

 

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