PURE QUEL VECCHIO MARPIONE DI JACK LANG HA PERSO SMALTO - L'EX MINISTRO FRANCESE INDAGATO PER AVER RICEVUTO 600MILA EURO DI VESTITI IN OMAGGIO DALLO STILISTA FRANCESCO SMALTO. LANG, PER ANNI AMBASCIATORE DELLA MODA FRANCESE, UNO DEI POCHI POLITICI ''STILOSI'', HA FATTO STORIA CON I SUOI COLLI ALLA COREANA. MA AVREBBE DOVUTO DICHIARARE ALL'UFFICIO PARLAMENTARE I LUSSUOSI CAPI RICEVUTI DA PERSONAGGI CON UN PASSATO NON ALTRETTANTO CHIC

-

Condividi questo articolo


jack lang jack lang

 

Francesca Pierantozzi per “il Messaggero

 

Il collo alla coreana di Jack Lang è entrato nella storia della Quinta Repubblica quanto la sua festa della musica. Il 17 aprile 1985 il giovane ministro della cultura di François Mitterrand fece scandalo all'Assemblée Nationale presentandosi alla tribuna dell'emiciclo senza cravatta (in realtà, si scoprirà poi, l'aveva, ma era nascosta dal colletto della giacca). Qualche giorno dopo l'Assemblée prese atto della rivoluzione e cambiò il regolamento interno, cancellando l'obbligo della cravatta per l'abbigliamento maschile.

 

La carriera politica di Lang è stata sempre vestita con gusto: la coreana della giacca di Thierry Mugler, l'impermeabile nero un po' destrutturato di Miyake, i completi di classe di Francesco Smalto, il loden all'italiana, le camicie rosa shocking, gli smoking di Saint Laurent. Non meraviglia che ieri Mugler e Miyake abbiano deciso di volare in suo soccorso dell'ex ministro, dal 2013 direttore dell'istituto del Mondo Arabo a Parigi, coinvolto in un'inchiesta della brigata finanziaria per aver ricevuto in dono, tra il 2003 al 2018, circa 600mila euro in completi, giacche e camicie dallo stilista Francesco Smalto.

jack lang robert de niro jack lang robert de niro

 

LE INDAGINI

L'inchiesta è ancora in corso e per Lang non è stata formalizzata nessuna accusa, ma la moda francese fa quadrato attorno al suo politico-modello preferito. «La decisione di Smalto di vestirla provoca reazioni negative» ha scritto Mugler, aggiungendo di non capire perché, visto che i più grandi stilisti francesi hanno fatto a gara per vestirlo, lui, il ministro che ha fatto tanto per lo stile francese, che per la moda ha creato gli Oscar, un museo, degli spazi ad hoc a Parigi: «Lei fa pienamente parte della grande casa della moda francese, ne è anzi un fiore all'occhiello scrive entusiasta Mugler ed è una delle ragioni per cui gli stilisti le chiedono di indossare le loro creazioni. Io sono orgoglioso di averla vestita per anni».

 

jack lang liz taylor jack lang liz taylor

Stessa venerazione anche da Issey Miyake, che in un'altra missiva resa pubblica annuncia «la gioia e l'orgoglio di aver disegnato un impermeabile e una giacca proprio per lui».

La Brigata finanziaria non dovrà giudicare il buongusto dell'ex ministro né il suo portamento, ma soltanto in quale quadro siano avvenuti i regali vestimentari arrivati da Smalto.

 

LA PERQUISIZIONE

Una perquisizione nella sede parigina della casa dello stilista (morto nel 2015), realizzata dopo articoli del Canard Enchainé e dell'Obs, ha rivelato quadernini con le misure di Lang per la confezione di una serie di abiti su misura. In tutto, si tratterebbe di quasi 600 mila euro di vestiti (40 mila euro l'anno per 15 anni, precisano alcune fonti).

 

jack lang hollande jack lang hollande

Fino al 2012 Lang era deputato all'Assemblée. Secondo il Canard Enchainé, avrebbe dunque dovuto dichiarare i vestiti regalati in base al codice di deontologia del Parlamento, per evitare qualsiasi sospetto di conflitto di interessi.

 

I DONI

L'inchiesta aperta per appropriazione indebita è cominciata nel marzo del 2019, inizialmente per capi d'abbigliamento regalati tra il 2013 e il 2018 per un totale di circa 200mila euro. Le indagini hanno poi rivelato che i doni coprivano un periodo ben più lungo per un guardaroba ben più ricco.

 

LA DIFESA

jack lang e monique jack lang e monique

«Chiunque può avere la sua opinione sul fatto che Jack Lang sia stato testimonial di questa o quella casa di moda – ha dichiarato uno dei suoi legali – ma questo non ha nulla a che vedere con un qualsivoglia problema di appropriazione indebita». A insospettire gli inquirenti è anche la figura di Alain Duménil, principale azionista della maison Smalto. Sarebbe stato lui a regalare personalmente gli abiti a Lang.

 

Ex banchiere riconvertito nel lusso, Duménil ha già subito due condanne per bancarotte e frode fiscale, ed ha problemi con la giustizia anche in Svizzera. «Sono regali, per i quali non è mai stato chiesto nulla in cambio» ha assicurato l'avvocato Laurent Merlet, secondo il quale Lang riceve vestiti in regalo da 40 anni: è una sorta di tradizione in quanto ambasciatore di moda».

jack lang con mitterrand jack lang con mitterrand jack lang alain meilland jack lang alain meilland jack lang jack lang jack lang botoxato jack lang botoxato jack lang jack lang jack lang jack lang jack lang con collo alla coreana jack lang con collo alla coreana jack lang con mitterrand jack lang con mitterrand jack lang jack lang jack lang e monique jack lang e monique

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…