QUI RADIO QUIRINALE, PARLA MACALUSO: “PER LA SUCCESSIONE A NAPOLITANO TEMO L’ELEZIONE PIÙ CAOTICA DI SEMPRE. RENZI NON POTRÀ FARE DA SOLO E BERLUSCONI COMANDA ORMAI UNA PICCOLA SQUADRETTA. GRILLO? UN MISERABILE”

“Anche quando c’erano i partiti veri e propri nella Prima Repubblica, chi entrava Papa usciva diavolo, il nome era Sforza e fu Einaudi. Nel 1955 fu candidato Merzagora da Fanfani e uscì Gronchi. Anche successivamente Fanfani si propose due volte, e una volta ebbe la meglio Saragat l’altra Leone”…

Condividi questo articolo


Giovanna Casadio per “la Repubblica

 

Emanuele Macaluso e moglie Emanuele Macaluso e moglie

«Sarà una situazione incandescente, l’elezione per il presidente della Repubblica più caotica che ci sia mai stata». Emanuele Macaluso, l’amico di una vita e consigliere di Napolitano, fa una previsione fondata sui tanti anni di esperienza politica a parlamentare.

 

Macaluso, perché Napolitano ha voluto rimarcare l’addio «imminente» al Colle?

«Credo per evitare il balletto delle conferme-non conferme, per scongiurare altre discussioni ».

 

Lascerà subito il capo dello Stato o a fine gennaio-inizio di febbraio?

«Si è impegnato a portare a compimento il semestre Ue, che significa arrivare al 13 gennaio. Fino a lì ci sarà, terrà fede all’impegno. Sul giorno e sul come sono certo che guarderà gli interessi delle istituzioni e deciderà. Da tempo dice: “Badate che io dopo la copertura di questo semestre lascio».

Emanuele Macaluso Emanuele Macaluso

 

Sarà un Vietnam o questa volta le acque saranno più calme, senza i 101 “franchi tiratori” dem?

«E’ vero che oggi abbiamo un Parlamento in cui c’è una maggioranza, abbiamo un presidente del Consiglio, anche una prospettiva di lavoro del governo».

 

Quindi sarà più semplice scegliere il successore di Napolitano?

«No. Ho partecipato a tante di queste sedute. Anche quando c’erano i partiti veri e propri nella Prima Repubblica, chi entrava Papa usciva diavolo, il nome era Sforza e fu Einaudi. Nel 1955 fu candidato Merzagora da Fanfani e uscì Gronchi. Anche successivamente Fanfani si propose due volte, e una volta ebbe la meglio Saragat l’altra Leone.

 

Gli unici momenti certi si ebbero quando ci fu l’accordo Dc-Pci-Psi cioè con Pertini e Cossiga. Oggi la parola passerà ai gruppi parlamentari che mi sembrano piuttosto spappolati, sia i 5Stelle che Forza Italia. Berlusconi comanda una piccola squadretta. Macché Patto del Nazareno, lì ogni testa è un tribunale ».

renzi grasso napolitano boldrini renzi grasso napolitano boldrini

 

Napolitano sta pensando al suo possibile successore?

«Vuole restare fuori, è del tutto rigoroso e fa bene. Sarà appunto l’elezione più caotica che ci sia mai stata. Il capo del Pd, che è anche premier, ha maggiori atout, perché è il partito che ha la maggioranza alla Camera e al Senato. Ma non potrà esprimersi lui solo perché il candidato al Quirinale deve cercare un largo consenso».

 

Napolitano è stato spesso criticato.

«Ha gestito una delle presidenze della Repubblica tra le più difficili, è davvero molto stanco e ha 89 anni. È stato un capo dello Stato di tutti gli italiani e da sinistra lo hanno accusato di avere tutelato Berlusconi e da destra di essere di sinistra. Ma ha voluto garantire la stabilità politica dell’Italia ».

 

silvio berlusconi silvio berlusconi

E Grillo?

«È un miserabile».

 

Lei chi vedrebbe bene al Quirinale?

«Il toto nomi è un divertissement giornalistico. Il problema è vedere chi avrà la maggioranza più uno dei membri. Oggi non vedo nessuno, domani spero ci sia e anche in fretta. L’Italia non può dare spettacoli degradanti».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…