"IL MIO STIPENDIO E' ALTO MA E' QUESTIONE DI MERITO" - ROCCO CASALINO PARLA DEL SUO RICCO MENSILE: “HO RESPONSABILITÀ ENORMI E LAVORO 7 GIORNI SU 7: GUADAGNO 6MILA EURO NETTI" - POI L’EX CONCORRENTE DEL GIEFFE SI LODA E SI IMBRODA: “SONO INGEGNERE ELETTRONICO E GIORNALISTA PROFESSIONISTA, PARLO 4 LINGUE, DIRIGO UNA TRENTINA DI PERSONE, LAVORO 13-14 ORE AL GIORNO. NEI MIEI CONFRONTI ATTACCHI ECCESSIVI DA 20 ANNI"
2. SALLUSTI: "MA ALLORA I SOLDI CI SONO, SE UN GOVERNO PUÒ PAGARE IL PORTAVOCE DEL PREMIER 170MILA EURO! NON VEDO PERCHÉ SIA NECESSARIO METTERE LE MANI NELLE..."


Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”

 

LO STIPENDIO DI ROCCO CASALINO

«Sono portavoce e capo ufficio stampa, dirigo una trentina di persone, sono reperibile giorno e notte, sette giorni su sette, lavoro 13-14 ore al giorno. Sempre. Ho responsabilità enormi, nelle mie mani c' è la comunicazione di Palazzo Chigi», Rocco Casalino sbotta. Sui media la questione del suo stipendio è tra le notizie più rilevanti della giornata.

 

Il Movimento da sempre predica equità sociale e salari non eccessivi, il suo stipendio però è in contrasto con questa linea?

rocco casalino e marco 4

«Il Movimento è sempre stato per la meritocrazia, ciò che abbiamo sempre criticato sono gli eccessi e i privilegi ingiustificati e non il giusto riconoscimento, anche economico, delle competenze professionali. Guadagno poco più di 6 mila euro netti al mese, è uno stipendio alto, non lo nego, ma è quello che è previsto per chi svolge il mio ruolo».

 

Se come dice lei i Cinque Stelle insistono sulla meritocrazia, non le sembra di percepire una cifra molto elevata rispetto al suo curriculum?

«Sono ingegnere elettronico e giornalista professionista, parlo 4 lingue. Ho diretto per 4 anni l' ufficio comunicazione M5S del Senato e sono stato il capo comunicazione di una campagna elettorale al termine della quale il Movimento ha preso quasi il 33%. Se parliamo di merito e lo confrontiamo con lo stipendio dei miei predecessori non ho nulla di cui vergognarmianzi».

LO STIPENDIO DI ROCCO CASALINO

 

Ma non la mette in imbarazzo percepire di più del premier o di altri esponenti di governo?

«La scorrettezza sta nel paragonare la retribuzione di una carica politica con quella di un professionista. Oltretutto la mia è in linea con quelle dei miei predecessori. Faccio notare che sono centinaia i dirigenti della Pubblica amministrazione con uno stipendio più alto del premier, una anomalia dovuta al fatto che in anni passati la retribuzione del presidente del Consiglio era cumulabile con quella da parlamentare. È evidente che con me si sta giocando sporco».

 

GIUSEPPE CONTE ROCCO CASALINO

Da portavoce è stato criticato diverse volte. A Genova, con un messaggio ai giornalisti ha mancato di equità per un ruolo super partes.

«Nei miei confronti ci sono sempre stati attacchi eccessivi. Dopo 20 anni ancora si parla di me come di quello che ha partecipato a un reality, come se nella mia vita non avessi fatto altro. E invece per arrivare dove sono ho sempre studiato e lavorato tanto e onestamente».

 

Ma cosa ha a che fare con Genova?

rocco casalino punturine

«Rispetto al caso di Genova l' anomalia non è il mio messaggio, ma il fatto che i giornalisti lo abbiano girato a un deputato dell' opposizione».

Si sa che lei con la stampa ha un rapporto burrascoso. C'è chi la accusa di non essere democratico. «Adesso che il Foglio chiude, che fai?», ha detto a un cronista. Si è pentito?

«La frase intera è stata: "So che il Foglio è in difficoltà. Cosa fai se chiude? Sto facendo dei colloqui, se ti interessa fammi sapere". Non c' era nessuna cattiveria, chi mi conosce lo sa».

SALLUSTI

 

2 - I FURBI E I FESSI

Alessandro Sallusti per “il Giornale”

 

Ma allora i soldi ci sono, altro che storie. Se un governo può pagare il portavoce del premier Conte 170mila euro, cioè più del premier stesso e se la segretaria di Di Maio può guadagnare 70mila euro, vale a dire più di un primario ospedaliero, se tutto questo è possibile non vedo perché sia necessario mettere le mani nelle tasche dei pensionati o aumentare l’Iva. In realtà le cose stanno diversamente.

 

rocco casalino e marco 3

Di soldi non ce ne sono, o meglio ce ne sono per loro (la nuova casta, famelica quanto e più della vecchia) ma non per mandare avanti il Paese. Ed è inutile che Di Maio e compagni se la prendano con l’Europa che ci impone il rigore, perché davanti a simili inutili sperperi chiunque storcerebbe il naso. Dicevamo che di soldi non ce ne sono, almeno non a sufficienza per mettere in pratica le faraoniche promesse elettorali.

 

Di Maio si sta comportando come quel padre che ha solo diecimila euro sul conto ma promette al figlio che se promosso gli comprerà la Ferrari. E quando il bravo pargolo – in questo caso l’elettore – passa a riscuotere, il padre allarga le braccia e invece che ammettere di essere stato un imbroglione si giustifica dicendo che il direttore della banca è uno stronzo che non gli concede fiducia.

 

Con una aggravante. Perché il padre in questione (Di Maio) si è messo in società con un tizio (Salvini) che al suo di figlio (elettore) ha promesso una villa a Saint Moritz pur avendo anche lui pochi spiccioli sul conto. Pur mettendo in campo tutta la buona volontà è evidente che nessun direttore di banca (l’Europa) potrà mai concedere nuovi fidi a una simile società, per di più se viene a sapere che i segretari dei due sono allegramente più pagati di lui, che sgobba da mattina a sera.

rocco casalino

 

A noi l’Europa sta antipatica quanto a Di Maio, ma noi italiani, un giorno o l’altro, dovremmo smetterla di pensare di essere sempre i più furbi di tutti. Lo stesso Beppe Grillo ebbe a dire: «L’Italia è il paese dei più furbi.

 

Ieri ero a Roma, sono salito su un autobus e ho timbrato il biglietto: tlic-tlac. Il guidatore

si è girato e ha detto: “Cosa c… è questo rumore?“». Adesso che tocca a lui pagare il

biglietto piagnucola come un bambino. Ancora una volta viene da dire che aveva ragione

Montanelli quando sosteneva che gli italiani non si dividono in furbi e fessi ma sono

l’unico popolo che è contemporaneamente furbo (quando governa) e fesso (quando vota).

Alessandro Sallusti

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LA GAFFE DI ROCCO CASALINO IN CHAT
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MESSAGGIO DI ROCCO CASALINO PUBBLICATO DA MICHELE ANZALDI