\"la repubblica\" annuncia trionfante: \"IL CASO RUBY E L´IMBARAZZO DI BERLINO: LA MERKEL RINVIA IL VERTICE CON BERLUSCONI\" - \"corriere\" punta sul mancato incontro fini-merkel: La visita a Berlino di Gianfranco Fini, giovedì scorso, non si è caratterizzata per una grande intensità di rapporti politici. Un’approssimazione, forse, da parte sua il dire di essere stato dalla Merkel\"....

Condividi questo articolo


1- IL CASO RUBY E L´IMBARAZZO DI BERLINO: LA MERKEL RINVIA IL VERTICE CON BERLUSCONI
Andrea Tarquini per \"la Repubblica\"

Berlusconi Berlusconi e la Merkel a Onna

Sa quel che dice, Gianfranco Fini, affermando «ero in Germania quando l´affaire è esploso, vi lascio immaginare i commenti». Qui a Berlino le frasi sussurrate dietro le quinte dell´establishment sono dure. Senza clamore esterno. Ma traendo chiare conseguenze, come si conviene a una grande potenza: un vertice a due Berlusconi-Merkel, dopo l´incontro preparato per la primavera scorsa a Hannover e saltato a causa della nube del vulcano islandese, non è in programma vincolante e definito, nonostante gli ottimi rapporti bilaterali.

BerlusconiBerlusconi Sarko Merkel Nonleggerlo blog

Non fanno premio solo gli impegni in politica interna, o i faccia a faccia con Sarkozy e (ieri) con Dave Cameron, con Putin, con Obama o con i leader cinesi. Passano avanti anche leader africani, o di piccoli paesi asiatici o latinoamericani. L´imbarazzo appare evidente. Sembra quasi un gelo di fatto al massimo livello, con il nostro primo partner politico, economico, commerciale. Incontri e immagini a due forse sono troppo imbarazzanti.

Interrogate da Repubblica, fonti dell´establishment tedesco sono state chiare. È in programma - abbiamo chiesto - un vertice Berlusconi-Merkel dopo quello saltato ad aprile a causa della nube vulcanica? «Keine feste Planung». Tradotto: non c´è nessun programma vincolante, è stata la prima risposta. Poi una piccola correzione: «Il concetto \"feste\" (cioè l´aggettivo che tradotto vuol dire vincolante) può anche cancellarlo». In altre parole: non c´è assolutamente nessun programma di riorganizzare entro la fine dell´anno un summit a due.

FiniFini

Piccole frasi allusive, ma che pesano. Sullo sfondo di un mondo politico e mediatico tedesco sempre più sconcertato dalle notizie romane. Ormai non è più solo la stampa scandalistica, come la popolare Bild a parlare di Bunga bunga. La storia è approdata ieri su Spiegel online, che tra i media digitali tedeschi è il più seguito ai piani alti del potere: ampio il risalto dedicato all´affaire Ruby dal titolo \"Scandalo per una escort: Berlusconi e il Bunga Bunga\".

La situazione è tanto più paradossale in quanto di per sé lo stato dei rapporti bilaterali appare ottimo. Vola l´interscambio, la comunità di vedute su molti dossier europei è evidente, vanno bene i rapporti diplomatici, la Confindustria di Emma Marcegaglia s´intende benissimo col Bdi tedesco. La diplomazia italiana, rappresentata al meglio all´ambasciata di qui, ce la mette tutta, e raccoglie successi e plausi.

BELLEBELLE FINIANE

Ma un faccia a faccia tra i due leader, davanti alle telecamere, è un´altra cosa. Non solo per le ultime notizie. Si coglie nel centrodestra tedesco anche fastidio per quel continuo presentarsi come salvatore della pace, dell´Europa, dell´economia mondiale. L´apparente imbarazzo di Angela Merkel è taciuto, ma evidente.

Secondo fonti tedesche, ogni volta che la parte italiana chiede lumi su una nuova proposta di data per il vertice bilaterale, a volte non raccoglie risposta. Altre volte si sente dire che l´agenda della Cancelliera è troppo fitta: non solo consulti con Obama o Cameron, Sarkozy o Putin, o col leader polacco Tusk o col greco Papandreou: vengono elencati anche i premier mongolo, costaricano o simili.

Ospite applaudito invece è stato proprio Fini, giovedì scorso, in un dibattito internazionale. Nell´ambito dell´Unione europea, e dei membri-chiave della Nato, insomma nel mondo libero, si profila una situazione senza precedenti, tra l´Italia e il suo partner numero uno in Europa.

2- QUEL GIORNO NON INCONTRÒ LA CANCELLIERA
Danilo Taino per il Corriere della Sera

VincinoVincino su senatori finiani

La visita a Berlino di Gianfranco Fini, giovedì scorso, non si è caratterizzata per una grande intensità di rapporti politici. È avvenuta però in un giorno di alta intensità della cronaca politica italiana, quello in cui sono uscite sulla stampa italiana rivelazioni sulla vicenda di Ruby, la ragazza marocchina, e sul suo rilascio dalla questura di Milano. La ragione del viaggio era la partecipazione del presidente della Camera a un dibattito organizzato dal quotidiano Die Welt sull\'Europa e il suo futuro.

Nei programmi, Fini avrebbe dovuto approfittarne per avere uno scambio di opinioni con il suo omologo tedesco, il presidente del parlamento Norbert Lammert. L\'incontro però saltò, a causa di un impegno di Lammert al Bundestag. Arrivato nella capitale tedesca, dunque, Fini si è recato all\'ambasciata italiana dove è rimasto fino a quando non ne è uscito per andare al dibattito previsto.

FINIFINI E TULLIANI - PRESEPE VincinoVincino su Fini hooligan

Nella sede dell\'editore Axel Springer, poco prima delle 18, ha risposto ad alcune domande dei giornalisti e poi ha avuto un incontro di tre o quattro minuti con il ministro della Difesa tedesco, Karl-Theodor zu Guttenberg, che dopo pochi istanti avrebbe tenuto il discorso di apertura al convegno. Finito il dibattito, il presidente della Camera è ripartito per l\'aeroporto dove lo aspettava il suo aereo.

Fini, sicuramente, quel giorno non ha avuto un incontro con la cancelliera Angela Merkel. Non risulta nemmeno che le abbia parlato per telefono. Certo, un po\' tutti, soprattutto gli italiani, discutevano del nuovo caso che dal mattino agitava la politica a Roma. E anche per Fini questa sarà stata la questione del giorno.

Non è dato sapere se, su questo, abbia avuto uno scambio di opinioni quando ha incontrato Guttenberg. Ma con la signora Merkel quel giorno non ne ha parlato. Un\'approssimazione, forse, da parte sua il dire di essere stato dalla Merkel. Ieri, qualcuno sosteneva che la cancelliera fosse irritata per essere stata coinvolta in un affare che non la riguarda: conferma della sua irritazione, però, non è stato possibile trovarla.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – L’INSOFFERENZA DI AMADEUS VERSO LA RAI È ESPLOSA DURANTE IL FESTIVAL DI SANREMO 2024, QUANDO IL DG RAI  GIAMPAOLO ROSSI, SU PRESSIONE DEI MELONI DI PALAZZO CHIGI, PROIBI' AI RAPPRESENTANTI DELLA PROTESTA ANTI-GOVERNATIVA DEI TRATTORI DI SALIRE SUL PALCO DELL'ARISTON - IL CONDUTTORE AVEVA GIÀ LE PALLE PIENE DI PRESSIONI POLITICHE E RACCOMANDAZIONI PRIVATE (IL PRANZO CON PINO INSEGNO, LE OSPITATE DI HOARA BORSELLI E POVIA SONO SOLO LA PUNTA DELLA CAPPELLA) E SI È LANCIATO SUI DOLLARONI DI DISCOVERY – L’OSPITATA “SEGRETA” DI BENIGNI-MATTARELLA A SANREMO 2023, CONSIDERATA DAI FRATELLINI D’ITALIA UN "COMIZIO" CONTRO IL PREMIERATO DELLA DUCETTA, FU L'INIZIO DELLA ROTTURA AMADEUS-PRESTA…

DAGOREPORT - DOVE VA IL PD, SENZA LA BANANA DELLA LEADERSHIP? IL FALLIMENTO DI ELLY SCHLEIN È SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI. GENTILONI È UNA “SAPONETTA” SCIVOLATA DA RUTELLI A RENZI, PRIVO DI PERSONALITÀ E DI CARISMA. QUALITÀ ASSENTI ANCHE NEL DNA DI FRANCESCHINI, ORLANDO E GUERINI, PER NON PARLARE DI BONACCINI, CHE HA LO STESSO APPEAL DI UNA POMPA DI BENZINA - ECCO PERCHÉ, IN TALE SCENARIO DI NANI E BALLERINI, SOSTENUTO DAI MAGHI DELL’ULIVO BAZOLI E PRODI, BEPPE SALA POTREBBE FARCELA A RAGGRUPPARE LA SINISTRA E IL CENTRO E GUIDARE LE ANIME DIVERSE E CONTRADDITTORIE DEL PD. NELLO STESSO TEMPO TROVARE, ESSENDO UN TIPINO PRAGMATICO, UN EQUILIBRIO CON L’EGO ESPANSO DI GIUSEPPE CONTE E SQUADERNARE COSÌ UNA VERA OPPOSIZIONE AL GOVERNO MELONI IN CUI SCHLEIN HA FALLITO