RAGGI AMARI - VIRGINIA COSTRETTA AL DIETROFRONT SUI SUPERSTIPENDI AL CAPO SEGRETERIA E AL COORDINATORE DELLO STAFF: M5S IN RIVOLTA, ALLO STUDIO UNA RIDUZIONE DEI COMPENSI. OGGI LA NOMINA DI STEFANO BINA A CAPO DELL’AMA E UN’ALTRA INFORNATA DI INCARICHI DI STAFF

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Mauro Favale per ''la Repubblica''

 

virginia raggi paola muraro virginia raggi paola muraro

Un post su Facebook, sulla pagina del Movimento 5 Stelle di Roma, sospeso, "congelato" in attesa di «chiarimenti» e di «atti concreti » da parte della sindaca. Una nota, chiesta dalla comunicazione del Movimento, che l' altro ieri avrebbe dovuto smentire le polemiche interne al M5S in Campidoglio e che, invece, è stato stoppato da molti consiglieri. Non è un ammutinamento ma è un segnale, l' ennesimo, che il gruppo 5 Stelle lancia a Virginia Raggi e al suo "cerchio magico".

 

DIRETTORIO ROMANO 5 STELLE VIRGINIA RAGGI PAOLA TAVERNA ROBERTA LOMBARDI DIRETTORIO ROMANO 5 STELLE VIRGINIA RAGGI PAOLA TAVERNA ROBERTA LOMBARDI

Un' impuntatura che potrebbe portare presto a un primo risultato: un "ritocco" al ribasso delle retribuzioni di Salvatore Romeo e Andrea Mazzillo, rispettivamente capo segreteria e coordinatore dello staff della prima cittadina.

 

Un taglio dei compensi che, soprattutto per quanto riguarda Romeo, dovrebbe evitare il possibile faro da parte della magistratura contabile sulla retribuzione del funzionario capitolino promosso a dirigente (seppur a tempo determinato) con uno stipendio più che raddoppiato: da 40.000 a 105 mila euro.

 

Nella prima delibera che lo nominava capo segreteria, per altro, non era specificato l' importo dei suoi emolumenti, rimandato a una criptica tabella. Ora potrebbe arrivare l' importo esatto (pare di poco inferiore ai 90 mila euro) in base alle prescrizioni dell' articolo 90 del testo unico degli enti locali. Idem per Mazzillo, il cui passato (candidato nel centrosinistra, nella civica di Walter Veltroni) ha provocato più di un malumore nel gruppo dei 5 Stelle in Campidoglio. Anche per la sua retribuzione si pensa a un aggiustamento verso il basso.

 

VIRGINIA RAGGI E PAPA BERGOGLIO VIRGINIA RAGGI E PAPA BERGOGLIO

In questo momento, dunque, i nodi da sciogliere all' interno del M5S sono sempre gli stessi e riguardano le nomine e le figure che stanno attorno alla prima cittadina della capitale. Uno staff che sta creando fibrillazioni interne tenute sopite con grande fatica ma pronte a emergere se non ci sarà un maggiore raccordo tra giunta e consiglio.

 

Anche per questo oggi la Raggi anticiperà il rientro in città (per lei appena tre giorni di pausa col figlio, in campagna, in Toscana) per presiedere la riunione del suo esecutivo: all' ordine del giorno c' è non solo la nomina del nuovo direttore generale di Ama, scelta caduta su Stefano Bina, già ai vertici della municipalizzata ai rifiuti di Voghera, provincia di Pavia (una curiosità: in passato ha donato 1000 euro al Pd), ma anche il via libera a un nuovo pacchetto di assunzioni, dallo staff dell' assessore al Bilancio Marcello Minenna a due o tre altre figure nel gruppo della comunicazione.

STEFANO BINA STEFANO BINA

 

Pare proprio che non ci sarà, invece, una delibera ad hoc su Romeo e Mazzillo. Negli uffici del Campidoglio stanno studiando la soluzione amministrativa più adatta per ritoccare quelle nomine e rispondere così sia alle fibrillazioni interne sia agli attacchi che arrivano dall' esterno, dalle opposizioni, pronte a rivolgersi alla Corte dei conti.

 

«Non mi risultano malumori sulle nostre chat solo normali discussioni. Il gruppo è coeso attorno alle scelte del Campidoglio», ha detto ieri Paolo Ferrara, capogruppo M5S in Aula Giulio Cesare. La linea di comunicazione, a tutti i livelli, è questa: tenere bassissima la vivace dialettica interna ai 5 Stelle per evitare un boomerang sul Movimento, impegnato nella campagna per il No al referendum costituzionale.

virginia raggi roberta lombardi virginia raggi roberta lombardi

 

Eppure i 5 componenti del direttorio non hanno apprezzato le prime mosse della Raggi e la scelta di mantenere come vicecapo di gabinetto Raffaele Marra, già collaboratore sia di Gianni Alemanno sia di Renata Polverini. Su di lui pesa ancora il veto di Beppe Grillo, sceso a Roma a metà luglio per chiedere alla sindaca di rimuoverlo. Un mese dopo, Grillo è in vacanza in Sardegna. Marra, invece, è al suo posto in Campidoglio.

 

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