LA RAGGI NON NE AZZECCA UNA! L’ANTITRUST BOCCIA UNA MAXIGARA DEL COMUNE PER LA SCUOLA: AVREBBE FINITO PER AGEVOLARE UN’UNICA AZIENDA “ROMA MULTISERVIZI” – SUL BANDO DA 475 MILIONI AVEVANO MESSO GLI OCCHI LE PICCOLE IMPRESE E UNA CINQUANTINA DI IMPRENDITORI 

-

Condividi questo articolo


 

Augusto Parboni per “il Tempo”

 

RAGGI AL MERCATO RAGGI AL MERCATO

La prima decisione è stata presa. Una delle tre grane per il primo cittadino della Capitale Virginia Raggi è stata risolta. Ma non a favore del sindaco di Roma. Anzi. L' Antitrust infatti il 3 ottobre si è pronunciato riguardo alla maxi gara da 475 milioni di euro bandita per le Pmi romane dal Dipartimento Scuola del Comune di Roma e che prevede ausiliario, trasporto, pulizie, verde e manutenzioni.

 

fiera di roma virginia raggi pietro piccinetti fiera di roma virginia raggi pietro piccinetti

L' Autorità garante della concorrenza e del mercato ha dato parere negativo sulla gara contro la quale sono scesi in campo cinque associazioni rappresentative delle Pmi Confartigianato Imprese Roma, Associazione nazionale imprese di disinfestazione - Anid, Associazione generale cooperative italiane - Agci Lazio, ConfApi Roma, Collegio Edile regionale Aniem Lazio, oltre a una cinquantina di imprenditori, assistiti dagli avvocati Carlo Contaldi La Grotteria, la professoressa Elisa Scotti, il professor Raffaele Bifuclo e il legale Paolo Pittori.

RAGGI OMBRELLO RAGGI OMBRELLO

 

Secondo l' Antitrust, insomma, il Comune di Roma deve annullare il bando da quasi mezzo miliardo entro 60 giorni. Se questo non dovesse accadere, la stessa Autorità si rivolgerà al Tribunale amministrativo per far bloccare la gara che avrebbe violato la concorrenza.

 

Ci sono inoltre ancora altre due grane che deve risolvere Virginia Raggi. E stavolta si tratta dell' esposto presentato all' Anac e quello al Tar da parte sempre delle piccole e medie imprese. Confartigianato Roma, guidata dal Presidente Mauro Mannocchi, si era già presentato al Tar Lazio, che a gennaio di quest' anno aveva bloccato il maxilotto. Poi il 25 luglio, invece, il Comune di Roma ci ha riprovato. E Confartigianato, assieme a Anid, Agci, Confapi Roma, Collegio Edile Regionale Aniem Lazio, ha presentato un altro ricorso al Tar, che si pronuncerà il 25 ottobre.

 

ROMA MULTISERVIZI ROMA MULTISERVIZI

Secondo quanto sottolineato dai ricorrenti, oltre all' aggiramento della sentenza del Tar 1345 del 2017, che aveva annullato tutti gli atti di gara in quanto violativi delle norme e dei principi posti a tutela della concorrenza, si tratterebbe di una «violazione delle regole del mercato che ha l' effetto di consolidare un monopolio, inefficiente, in capo a un unico soggetto invece che aprire il mercato alle centinaia di Pmi presenti sul territorio». A gestire da anni i servizi milionari per la Capitale è ancora la società Roma Multiservizi.

 

artigiani tappezziere artigiani tappezziere

Con la delibera n. 42 del 2017 l' Assemblea di Roma Capitale ha deliberato di costituire una spa mi sta per la gestione, appunto, di una serie di attività, per un valore di quasi 500 milioni di euro. In base a come è concepito il bando di gara, secondo i ricorrenti, non solo sarà di fatto impossibile alle piccole e medie imprese dei settori indicati partecipare, ma «ciò precluderà per almeno 8 anni, alle stesse, la possibilità di ottenere appalti pubblici da parte del Comune di Roma».

 

artigiani corniciaio artigiani corniciaio

Secondo Confartigianato Imprese Roma, la gara «esclude di fatto il tessuto delle piccole imprese che costituiscono la spina dorsale dell' economia cittadina e altera sensibilmente le regole del mercato disattendendo le direttive della Ue tese a favorire appunto le piccole imprese». Una convinzione che ha dunque poi convinto Confartigianato a chiedere al Tribunale amministrativo di annullare il bando.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…