1. LA RAI DI RENZI NON STA SOLO EPURANDO I ‘NEMICI’ MA CENSURA E SOPISCE COME LA TV SOVIETICA: NASCONDE LE CONTESTAZIONI E LE PERNACCHIE AI MINISTRI DEL GOVERNO
2. LA PIÙ FISCHIATA E’ ‘MADONNINA’ BOSCHI MA I TG RAI NE HANNO MAI DATO CONTO? CERTO CHE NO! COME L’ULTIMA SUA APPARIZIONE, TRE GIORNI FA, ALLA FESTA DELL’UNITÀ VICINO PISTOIA: UNA DELEGAZIONE DI RISPARMIATORI DI BANCA ETRURIA SI È PRESENTATA CON STRISCIONI E URLANDO “VERGOGNA” E “LADRI” MA LE TELECAMERE SI SONO VOLTATE DA UN' ALTRA PARTE
3. CONTESTAZIONI SIMILI SI SONO RIPETUTE A REGGIO EMILIA, A PIOMBINO, AL LAGO D'ISEO E A NAPOLI. SPAZIO SU TG E GIORNALI? ZERO. PER TROVARNE NOTIZIA PER FORTUNA C'È INTERNET
4. L’ULTIMA CAZZATA DI MARIA ‘ETRURIA’: “CHI PROPONE DI VOTARE NO AL REFERENDUM E BUTTARE VIA DUE ANNI DI LAVORO, NON RISPETTA IL LAVORO FATTO DAL PARLAMENTO”
 

Condividi questo articolo


LE CONTESTAZIONI A MARIA ELENA BOSCHI LE CONTESTAZIONI A MARIA ELENA BOSCHI

1 - BOSCHI FISCHIATA E FELICE LA RAI OSCURA TUTTO PER COMPIACERE IL CAPO

Giuseppe Marino per “il Giornale”

 

Una Maria Elena Boschi sorridente, scortata da militanti Pd, illuminata dai flash dei fotografi. È l'immagine a tg unificati andata in onda negli ultimi giorni. Del resto anche prima delle ultime nomine, che siano epurazioni o meno, di rado l' informazione Rai ha dato fastidio al ministro più in vista del governo Renzi. Ma gettare la croce sulle spalle dei colleghi della tv di Stato sarebbe iniquo. Perché in realtà lo scudo dei media intorno alla Boschi è molto più ampio.

maria elena boschi lago d iseo maria elena boschi lago d iseo

 

Il ministro è da mesi impegnato in una campagna di incontri e interventi per portare acqua al mulino del referendum-ordalia voluto dal suo governo. Ieri ha anche propalato la singolare tesi costituzionale che «chi propone di votare no al referendum e buttare via due anni di lavoro in Parlamento, vuol dire che non rispetta il lavoro fatto dal Parlamento», salvo poi innestare una affannata retromarcia.

 

alberto bianchi maria elena boschi alberto bianchi maria elena boschi

Quasi sempre si tratta di apparizioni protette, con pubblico simpatizzante. O pre-addomesticato, come nello scorso marzo all' università La Sapienza di Roma, dove gli studenti ammessi al cospetto di Madonna Boschi erano stati selezionati e perfino le domande filtrate in precedenza. Nel volantino che annunciava l'iniziativa era specificato che gli interessati dovevano preventivamente inviare via mail alla presidenza della facoltà di Economia la domanda e due alternative. I fortunati ammessi all'incontro avrebbero poi ricevuto una mail di conferma. Un vero inno alla libertà accademica, una lectio magistralis di democrazia.

maria elena boschi maria elena boschi

 

E nonostante questo, un gruppo di contestatori si era presentato, opportunamente tenuto alla larga dalle forze dell' ordine, ovvio. Le contestazioni contro Maria Elena Boschi in realtà sono praticamente un appuntamento fisso, soprattutto da quando è scoppiato lo scandalo di famiglia legato a Banca Etruria. Ma sulla quasi totalità dei mezzi di informazione non se ne trova traccia.

 

Come nell' ultimo caso, alla Festa dell' Unità regionale a Santomato, vicino Pistoia, e non lontano anche dalle case dei risparmiatori traditi da Boschi e compagni. E infatti una piccola ma rumorosa delegazione si è presentata alla festa del partito con striscioni e urlando «Vergogna» e «Ladri, ladri». Le telecamere e i fotografi però hanno guardato da un' altra parte.

maria elena boschi come la thatcher maria elena boschi come la thatcher

 

Lei, dal palco, ha irriso con condiscendenza i manifestanti: «Chi contesta è qui perché non sa dove andare, perché solo il Pd ha appuntamenti come questi». Contestazioni simili in precedenza si sono ripetute puntualmente a Reggio Emilia, a Piombino, al lago d' Iseo e a Napoli. Spazio su tg e giornaloni? Zero. Per trovarne notizia per fortuna c' è Google.

 

Incredibilmente anche le agenzie di stampa glissano sull' argomento. Del resto in ballo ci sono i contratti con Palazzo Chigi che le tengono in piedi. E con il ddl editoria Renzi si prepara ad accentrare nelle sue mani anche i fondi per i giornali in crisi.

Chi scrive è perduto.

 

2 - BOSCHI INCOSTITUZIONALE, RENZI SI VENDE I POVERI

Silvia Truzzi per il “Fatto quotidiano”

maria elena boschi maria elena boschi

 

La frase - tenetevi forte - è questa: "Chi propone di votare No al referendum e buttar via due anni di lavoro del Parlamento non rispetta il lavoro del Parlamento". Chi l' ha detto? Il ministro Maria Elena Boschi. Per completezza, prima aveva dichiarato: "Abbiamo scelto di rispettare in toto la procedura prevista dall' art. 138 della Costituzione per modificarla, questo ha significato scegliere la strada più dura". Che un povero cittadino si domanda: di grazia, che procedura avrebbero dovuto seguire? Una incostituzionale? Una illegittima?

Il ministro Maria Elena Boschi e il presidente del Consiglio Matteo Renzi Il ministro Maria Elena Boschi e il presidente del Consiglio Matteo Renzi

 

Del resto, il Parlamento che ha votato la riforma, proprio legittimo non è (vista la sentenza della Consulta sul Porcellum). Bisogna dire che negli ultimi tempi il ministro ci ha abituati ad affermazioni bizzarre. [...] In serata è arrivata la "precisazione" da parte dello staff del ministro Boschi: la frase "è stata riportata male dalle agenzie. Non si riferiva ai cittadini che legittimamente voteranno no ma solo a quelli che oggi propongono di ripartire da capo, pensando di fare un' altra riforma in sei mesi".

maria elena boschi (3) maria elena boschi (3) maria elena boschi al mare con la madre stefania agresti maria elena boschi al mare con la madre stefania agresti FEDERICA GUIDI E MARIA ELENA BOSCHI FEDERICA GUIDI E MARIA ELENA BOSCHI

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

FLASH – COME MAI ANTONIO ANGELUCCI VUOLE COMPRARE L’AGI E “LA VERITÀ” (DA BELPIETRO VUOLE SOLO IL QUOTIDIANO E NON LE ALTRE TESTATE, DA “PANORAMA” IN GIÙ)? IL DEPUTATO DELLA LEGA, ORMAI MELONIZZATO, VUOLE AVERE IL CONTROLLO DI TUTTI I GIORNALI DI DESTRA CON L’OBIETTIVO DI ORIENTARE I PARTITI AL GOVERNO. VUOLE DIVENTARE IL “DEUS EX MACHINA” DELLA LINEA POLITICA DI GIORGIA MELONI, COME MURDOCH FECE CON TRUMP – ANGELUCCI STA PENSANDO A SECHI COME DIRETTORE EDITORIALE DI TUTTO IL GRUPPO (MAGARI TORNANDO ANCHE ALLA GUIDA DI AGI) E VITTORIO FELTRI TORNEREBBE ALLA DIREZIONE DI “LIBERO”