RAZZI AMARI - AIR FRANCE, LUFTHANSA E TUTTE LE COMPAGNIE AMERICANE CANCELLANO I VOLI PER TEL AVIV DOPO CHE UN RAZZO PALESTINESE È CADUTO VICINO ALL’AEROPORTO - ALITALIA NON HA ANCORA DECISO COSA FARE


Roberto Bongiorni per www.ilsole24ore.com

allarme aereo a tel aviv

 

Dopo la tedesca Lufthansa (con il "blocco" per 36 ore), anche Air France ha annunciato la sospensione dei voli da e per Israele. Quanto ai vettori Usa, la Federal Aviation Administration ha sospeso per 24 ore tutti i voli delle compagnie statunitensi verso Israele. Lo ha comunicato la stessa Faa, sottolineando che la decisione è conseguenza del razzo caduto a Yehud, un miglio dall'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv.

sicurezza all aeroporto ben gurion in israele

 

Poco prima il quotidiano israeliano Haaretz aveva dato notizia del fatto che American Airlines, Delta Airlines, U.S. Air e United Airlines avevano sospeso i voli da e verso Israele. Un Boeing 747 della Delta proveniente da New York e diretto a Tel Aviv è stato addirittura dirottato a Parigi con i suoi 273 passeggeri e 17 membri dell'equipaggio. La britannica British Airways ha invece annunciato che continuerà a volare su Tel Aviv ma prestando massima attenzione all'evolversi della situazione.

sicurezza all aeroporto ben gurion in israele

 

BAN KI-MOON (ONU): BASTA COMBATTERE, INIZIATE A PARLARVI

«Il mio messaggio a israeliani e palestinesi è lo stesso, basta combattersi, iniziate a parlarvi. Le operazioni militari non favoriranno la stabilità di Israele». A lanciare questo appello è stato oggi il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon, arrivato in Israele.

Ban ha informato il primo ministro isareliano Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Moshe Yaalon dei colloqui da lui avuti con leader arabi e palestinesi sulla possibilità di una tregua a Gaza. Il segretario generale ha definito «scioccanti» i missili che continuano a venir sparati dalla Striscia di Gaza verso Israele, ma ha anche esortato lo Sato ebraico ad esercitare il «massimo contenimento».

lufthansa aerei

 

BOMBARDAMENTI SU GAZA, MIGLIAIA IN FUGA

Sospinti da intensi bombardamenti israeliani, molte migliaia di abitanti dei rioni di Sheikh Zayed e di Tel Zaatar, a nord di Gaza, sono fuggiti nella notte dalle loro abitazioni. Fonti giornalistiche locali stimano che a Gaza gli sfollati siano 135 mila, 90 mila dei quali ospiti dell'Unrwa, l'ente dell'Onu per i profughi. Nel giro di poche ore, i rioni di Sheikh Zayed e Tel Zaatar si sono svuotati, riferiscono testimoni sul posto, mentre i combattimenti si avvicinano al campo profughi di Jabalya, dove abitano 70 mila persone.

I DANNI DEL RAZZO PALESTINESE SU YEHUD SOBBORGO DI TEL AVIV

 

LE VITTIME PALESTINESI E QUELLE ISRAELIANE

Nel frattempo la conta delle vittime della guerra nella Striscia di Gaza prosegue al rialzo senza sosta. Sette palestinesi sono rimasti uccisi stamattina in nuovi raid aerei israeliani: tra essi una famiglia con quattro donne. Il bilancio delle vittime palestinesi è salito così a 583 morti e oltre 3.640 feriti, al quindicesimo giorno dell'offensiva israeliana contro gli attacchi di Hamas. Secondo fonti palestinesi, cinque vittime sono morte in due raid a Deir el-Balah, una sesta a Khan Yunis e la settima in un bombardamento sul campo profughi di Nuseirat.