RAZZI SPARATI A SALVE - IN DIFESA DI KIM JONG UN ARRIVA QUELLA COFANA DAL VOLTO UMANO DI ANTONIO RAZZI: "LAGER IN COREA? TUTTE CAZZATE, SONO SERRE DI POMODORI. I CAMPI RIEDUCAZIONE SONO GIUSTI, CI VORREBBERO ANCHE IN ITALIA" - - - - -


Da “la Zanzara - Radio 24”

BOSCHI E IL BACIO AD ANTONIO RAZZI

 

"Lager in Corea del Nord? Tutte cazzate. Si sono sbagliati, ci sono un sacco di terre di pomodori e frutta tutti coperti. Si sono confusi e dall’alto hanno pensato fossero lager". Lo dice Antonio Razzi, segretario della commissione esteri del Senato e senatore di Forza Italia, a La Zanzara su Radio 24. "Io in Corea - dice Razzi - ci sono stato sette volte, l'ho girata da Nord a sud e non ho mai visto un lager. Ripeto: ci sono serre di pomodori grandissime, mai viste così grandi, saranno quelle, le scambiano per lager".

 

Antonio Razzi

Ma anche i coreani hanno ammesso che esistono i campi di rieducazione, dicono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo?: "Questo può essere, mi sembra anche giusto. Se uno fa qualcosa ha la possibilità di lavorare e produrre per il paese. Automaticamente lavora per lo Stato e si rieduca per come deve vivere. Ci vorrebbero anche in Italia, farebbe bene. Ci sono molti carcerati stranieri che nei loro paesi chissà come vengono trattati,  almeno qui li mandi a pulire i fiumi durante le alluvioni o le strade sporchissime. I detenuti li paghiamo noi, in questo modo sono contenti, escono, fanno del movimento e si rendono utili per il Paese".

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"Domenica prossima porto l'ambasciatore della Corea del Nord a Verona per vedere Chievo- Genoa. Sabato siamo a Pescara per la partita di serie B col Carpi. Saremo in tribuna invitati dal presidente del Chievo Campedelli".

 

"Il Chievo - dice Razzi - è interessato alcuni dei quindici ragazzini coreani che arriveranno fra poco in Italia, a Corciano vicino Perugia. Alcuni sono dei veri fenomeni. L'ambasciatore viene per vedere dove vanno questi ragazzi, è tutto controllato dallo Stato. E’ una cosa normale, vuole essere sicuro di dove vanno i figli visto che la madre e il padre non possono farlo". "E poi - aggiunge Razzi - la notizia dell'uccisione della nazionale dopo la sconfitta con la Corea del Sud era una cazzata. Ma ‘ndo cazzo...sono bugie grosse. Ho chiamato l’ambasciatore e mi ha detto: che era falso e che ce l'hanno sempre con loro. È vero".

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