RICOMINCIO DA TONINO - IL CENTROSINISTRA CANDIDA DI PIETRO A GOVERNATORE DEL MOLISE IL PROSSIMO 22 APRILE - SARA’ SOSTENUTO DA PD, LIBERI E UGUALI E ALTRE SIGLE DI SINISTRA  

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antonio di pietro magistrato

(ANSA) - "Di Pietro non è Frattura". Nel linguaggio della politica basterebbe solo questa dichiarazione per affermare che le quotazioni di Antonio Di Pietro quale candidato del centro sinistra alla carica di Governatore del Molise, ora salgono notevolmente. Parole del senatore uscente del Pd, Roberto Ruta, e leader della coalizione 'Molise 2.0', che stamani in una conferenza stampa ha annunciato anche di ritirarsi dalla competizione elettorale dopo il 'via libera' ricevuto dall'assemblea dei 'mille' che per acclamazione lo aveva 'incoronato' candidato alla presidenza della Regione.

 

Il passo indietro di Ruta arriva a poche ore dall'analoga decisione del Governatore uscente, Paolo di Laura Frattura (Pd), presa nell'ottica di ricompattare il centro sinistra e puntare su un nome che faccia sintesi. Identica anche la 'sostanza': non sarà candidato, come Frattura, nel proporzionale.

ANTONIO DI PIETRO

 

2 - MOLISE, ELEZIONI REGIONALI: DI PIETRO CANDIDATO PRESIDENTE DEL CENTROSINISTRA

Da www.corriere.it

 

Sarà Antonio Di Pietro il candidato presidente del centro sinistra alle regionali molisane del 22 Aprile prossimo. La sintesi è stata raggiunta dalla coalizione la notte scorsa, dopo il passo indietro del presidente uscente, Paolo Frattura.

 

Nella tarda mattinata è arrivato il via libera anche da Liberi e uguali e dalle altre sigle che avevano avviato un percorso autonomo nel segno della discontinuità. Di Pietro, 67 anni, fondatore dell’Ulivo e dell’Italia dei Valori, sarebbe la figura che riconcilia il centro sinistra, come dallo stesso ex pm auspicato nelle settimane scorse.

 

IL DIETROFRONT

ANTONIO DI PIETRO

La scelta di Di Pietro rappresenta una marcia indietro dei partiti di centrosinistra rispetto agli orientamenti iniziali: il 25 febbraio scorso l’assemblea dell’area dell’Ulivo aveva scelto come candidato presidente Roberto Ruta, che aveva incassato il sì di 1.300 votanti. Successivamente si è capito però che l’ex magistrato avrebbe potuto rappresentare una sintesi maggiore per tutta l’area politica che si contrappone a centrodestra e grillini. Alla luce di questa considerazione anche Ruta ha deciso di fare un passo indietro e di lasciare via libera alla candidatura di Di Pietro.

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