RIFORMARE LA COSTITUZIONE CON 4 GATTI – IL GOVERNO RENZI AL SENATO RISCHIA GROSSO E SE LA CAVA CON GLI ASSENTI – UN EMENDAMENTO PASSA CON APPENA 143 VOTI, CONTRO I 161 DELLA MAGGIORANZA BASE – LE OPPOSIZIONI SCRIVONO A MATTARELLA E ACCUSANO GRASSO

In una serie di votazioni, stamani, Renzi e soci hanno prevalso con poco più di 140 voti. Maurizio Gasparri: “E’ vergognoso. Così non si riscrive la Costituzione. Siamo all'esproprio delle istituzioni». Le opposizioni chiedono al capo dello Stato di intervenire sul tema delle riforme istituzionali…

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da “il messaggero.it

maria elena boschi in senato maria elena boschi in senato

 

Prosegue l'esame del ddl sulle riforme e la maggioranza è a rischio.

Il primo voto sul ddl Boschi vede la maggioranza a quota 145, uno dei risultati più bassi da quando si è cominciato ad esaminare il testo. Si trattava di un emendamento soppressivo all'art.12 che è stato bocciato con 145 no, 75 sì e un astenuto. Nelle votazioni successive la maggioranza oscilla tra i 145 e i 148.

 

Il secondo emendamento al ddl Boschi per il quale è stato concesso il voto segreto è stato respinto nell'Aula del Senato con 144 no, 131 si e 4 astenuti. L'emendamento che prevede la votazione segreta all'articolo 12 del ddl Boschi viene bocciato invece dall'aula del Senato con soli 143 no. I sì sono stati 130 e 4 gli astenuti.

 

L'articolo 12 del ddl Boschi, quello che riscrive l'art.72 della Costituzione disciplinando l'iter di un progetto di legge nella sorta di nuovo bicameralismo che si sta delineando, è stato poi approvato con 168 si, 103 no e 4 astenuti.

 

«Vergognoso. Vanno avanti con poco più di 140 voti. Così non si riscrive la Costituzione. Siamo all'esproprio delle istituzioni», dichiara il senatore Maurizio Gasparri (FI).

piero grasso in senato piero grasso in senato

 

Le opposizioni intanto scrivono al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiedere il suo intervento sul tema delle riforme costituzionali.

 

«Il combinato disposto di questa revisione costituzionale unilaterale e di una legge elettorale che consegna a una singola lista un'ampia maggioranza in Parlamento, delinea un possibile deficit democratico». Lo si legge nella lettera che le opposizioni al Senato stanno mettendo a punto per denunciare e ribadire la «mancanza di confronto» imposta da governo e maggioranza.

PIERO GRASSO SENATO PIERO GRASSO SENATO

 

«L'assenza di un clima di confronto che sarebbe doveroso in un passaggio fondamentale di una Repubblica parlamentare, sta determinando un testo costituzionale non privo di errori materiali, incongruente nelle sue diverse parti e in aperta contraddizione - continua la lettera - con quei principi fondamentali, richiamati anche recentemente da pronunciamenti della Corte Costituzionale».

 

«Dobbiamo rilevare il venir meno del ruolo di arbitro super partes del presidente del Senato che, esprimendosi costantemente a favore delle istanze della maggioranza, ha portato a gravi violazioni del regolamento in merito alla presentazione degli emendamenti, in particolar modo quelli sottoposti a voto segreto sulla delicata materia delle minoranze linguistiche, pregiudicando così la corretta gestione dell'aula», si legge ancora nella lettera.

maurizio gasparri maurizio gasparri

 

Nel pomeriggio sono previste le riunioni dei gruppi di opposizione che dovranno approvare il testo e dare il via libera alla trasmissione del testo al Quirinale. La Lega Nord, a quanto si apprende, ha già dato un parere favorevole.

 

«Il mio gruppo ha già scritto una lettera a Mattarella sul tema delle riforme costituzionali: a rischio non è solo la democrazia ma anche l'impunità perché la riforma Renzi-Verdini darà l'immunità a sindaci e consiglieri». Così il vicepresidente della Camera M5s Luigi Di Maio.

sergio mattarella sergio mattarella

 

A Renzi, ricorda Di Maio «ho chiesto tre cose: eliminare i vitalizi, eliminare l'immunità parlamentare ed eliminare la possibilità di cambiare casacca. Tre modifiche da mettere in Costituzione. Renzi ci ha detto di no. Ora sta approvando una riforma per salvare la casta: se la voti allora da solo insieme al suo degno alleato Verdini e a quei villani dei senatori che fanno gesti sessisti verso le nostre senatrici».

 

 

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