RITORNO DI FIAMMA? “NOVELLA 2000” PIZZICA MARIA ELENA BOSCHI CON L’EX FRANCESCO BONIFAZI - I DUE, CHE IN ESTATE ERANO INSIEME A FORMENTERA, ERANO A PRANZO INSIEME A ROMA MA SONO USCITI DAL LOCALE SEPARATAMENTE - CHISSÀ PERCHÉ…

Gisella Desiderato per “Novella 2000”

Ancora loro. Dopo averli visti sorridenti e in costume a Formentera la scorsa estate, ora li pizzichiamo, giacca (lui), collier di perle lei, a pranzo insieme. Il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi e il tesoriere Pd Francesco Bonifazi sembrano legatissimi. Normale: sono della stessa parte politica.

Meno normale forse è il fatto che dal locale escono separati e ignorandosi, come se quel pranzo non fosse mai avvenuto. Manovre politiche da tener segrete? Possibile, sia Boschi che Bonifazi sono stretti e fedelissimi collaboratori di Matteo Renzi, fanno parte di quel “cerchio magico” del premier che protegge e manda avanti l’attività di governo. Ma è innegabile che tra loro ci sia “un’amicizia di vecchia data”, che alcuni son pronti a giurare sia sconfinata in passato in “un’amicizia speciale”.

Di certo, il loro è un rapporto, vivo e solido, che affonda le radici nel tempo: colleghi del prestigioso studio fiorentino Tombari, quando lei era una giovane praticante e lui un rampante avvocato, si sono tuffati in politica insieme. E insieme hanno fatto carriera.

In realtà, all’inizio lui ha fatto la parte del traghettatore di lei, perché è stato Bonifazi, appena eletto consigliere comunale a Firenze nel 2009, con all’epoca Renzi sindaco, a spingere perché la Boschi entrasse a far parte della squadra del Pd toscano. Così è stato, Boschi si è fatta apprezzare, Bonifazi si è allineato sempre più al futuro premier, e sia lui che lei hanno fatto una gran carriera. Sempre insieme.

Vite intrecciate insomma, intrise di solidarietà, stima e rispetto. Difficile capire dove finisca l’amicizia e dove inizi il lavoro. Facile confondere i due piani, quasi naturale farsi sfuggire un pizzico di malizia... Ma l’amore sembra essere un’altra cosa e la Boschi pare non avere tempo per l’amore.

Almeno questo lei dice nell’ultimo libro di Buno Vespa Donne d’Italia in cui la ministra si presenta come una stacanovista che si alza alle 6,30, o alle 5 se c’è da studiare, e va a letto all’una. «Cerco di lavorare molto», ha detto. I corteggiatori? «Per essere corteggiate ci vuole tempo». E lei invece il tempo lo passa a lavorare coi colleghi. Ma chi ha detto che un collega non possa essere anche corteggiatore?