‘’ROYAL CONCIERGE’’ (SPIATI FINO IN CAMERA DA LETTO) - GLI OO7 INGLESI “SORVEGLIANO” LE PRENOTAZIONI ALBERGHIERE DEI DIPLOMATICI DI TUTTO IL MONDO


Matteo Alviti per "La Stampa"

«Royal concierge». Il nome dell'ultimo programma di spionaggio dei servizi d'intelligence britannici svelato grazie all'archivio di Edward Snowden, la talpa del Datagate, sembra davvero essere uscito dalla penna di Ian Fleming, il creatore di 007. Ma qui la fantasia c'entra poco: grazie alle orecchie del «portiere reale», l'agenzia britannica Government communications headquarters (Gchq) riesce a intercettare le prenotazioni alberghiere delle rappresentanze diplomatiche nei punti più caldi del mondo. Per poi prendere le contromisure.

Hassanal Bolkiah con David Cameron

Oltre 350 hotel di lusso sono tenuti costantemente sotto controllo dal programma a disposizione degli 007 di Sua Maestà. Lo rivela il settimanale tedesco «Der Spiegel», che cita in proposito documenti dell'ex contractor della statunitense National Security Agency (Nsa), Snowden. «Royal concierge», concepito oltre tre anni fa, monitora costantemente i sistemi di prenotazione degli alberghi utilizzati dai diplomatici nei loro viaggi internazionali, permettendo agli agenti britannici di predisporre le misure per non lasciarsi sfuggire nulla di interessante. Il programma ha un logo: un pinguino-concierge con tanto di corona, scettro e mantello regale.

Grazie a Royal concierge la Gchq - che non ha voluto «smentire, né confermare» la rivelazione - filtra in tempo reale tutte le prenotazioni effettuate da indirizzi potenzialmente interessanti, come quelli che contengono il suffisso «.gov». Nei file di Snowden non sono citati i nomi degli hotel nel mirino, tuttavia si parla espressamente di alberghi di Singapore e Zurigo.

david cameron parla alla big society capital

Conoscendo in anticipo le mosse dei diplomatici, amici e non, l'intelligence può organizzare misure adeguate per l'ascolto delle conversazioni nelle camere. Oppure intercettare comunicazioni telefoniche e telematiche. O programmare le operazioni «humint», come viene definito l'impiego di human intelligence, agenti in carne e ossa. «Royal concierge» potrebbe anche permettere ai servizi di «influenzare la scelta degli hotel», si legge nel documento, fino magari ad arrivare all'annullamento di specifiche visite diplomatiche.

Tutto questo pone un ragionevole dubbio sulle dichiarazioni che John Sawers e Andrew Parker, rispettivamente a capo dell'MI6 e MI5, con Iain Lobban, direttore della Gchq, avevano reso lo scorso 7 novembre alla commissione del Parlamento britannico, in diretta tv. «Non passiamo il nostro tempo ad ascoltare le telefonate o a leggere le mail della gente innocente», aveva detto Lobban: l'obiettivo è la lotta al terrorismo.

SNOWDEN IN GITA IN BARCA IN RUSSIA

Gli 007 di Sua Maestà - che secondo quanto emerso nei mesi scorsi dalle carte di Snowden lavorano a stretto contatto con la Nsa, spiando anche gli alleati europei - sembrano però aver chiaro quanto sia scivoloso il terreno sotto il «portiere reale». Lo testimonia il titolo dato a una presentazione del programma: «Storie dal wild, wild west del filtraggio operativo di dati».

MAPPA DELLO SPIONAGGIO