1. C’E’ UN UNICO, GRANDE AVVERSARIO AL GOVERNO M5S DI LUIGINO DI MAIO: E’ BEPPE GRILLO!
2. “MA CHE GOVERNO E PARLAMENTI: CREDETE ANCORA A QUESTE FAVOLE QUI? IO NON CAPISCO PIÙ COSA È VERO E COSA FINTO, SE SONO ANCORA IL PADRE SPIRITUALE DI UN MOVIMENTO OPPURE NO. NON MOLLO, MA ORA UN CAPO POLITICO C'È E CERTE RISPOSTE DEVE DARLE LUI”
3. “SONO COME UNA PROSTITUTA IN UNA CITTÀ SENZA MARCIAPIEDI: NON SO DOVE COLLOCARMI. NON ASSISTERETE A UNA MUTAZIONE GENETICA DEL MOVIMENTO. L'EPOCA DEL VAFFA È FINITA, MA QUELLA DEGLI INCIUCI NON COMINCERÀ". E' IL CONFLITTO SOTTERRANEO NEL M5S TRA L'ALA 'DEMOCRISTONA' DI CASALEGGIO-DI MAIO E QUELLA BARRICADERA DI GRILLO-DI BATTISTA...
 

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GRILLO CASALEGGIO DI MAIO DI BATTISTA GRILLO CASALEGGIO DI MAIO DI BATTISTA

1 - I GOVERNI SONO SOLO FAVOLE

Davide Orsato per il Corriere della Sera

 

«Ma che fare il governo governi, parlamenti: credete ancora a queste favole qui?». Al primo spettacolo post elezioni, Grillo delude quanti si aspettavano un'indicazione, un'esternazione, qualsiasi cosa possa essere correlata alle grandi manovre in vista della formazione dell' esecutivo. Invece nulla, o pochissimo. «Voi credete ancora a queste storie? I governi non servono».

 

LUIGI DI MAIO DAVIDE CASALEGGIO LUIGI DI MAIO DAVIDE CASALEGGIO

La prova? «La stagione più importante per le riforme in Italia è stata quella dal 1968 al 1980. C'erano le Brigate Rosse. Hanno fatto 15 governi ed è stato fatto tutto quanto c'era bisogno: la riforma fiscale, il divorzio, la riforma della scuola». L'indicazione che arriva al palasport di Villafranca sembra essere chiara: se non c'è una maggioranza, non è un dramma. La prima bordata agli avversari politici arriva dopo un' ora di show: «Sono andato a farmi una gastroscopia, ho chiesto un dvd. Si vedono tutti i tessuti belli rosa. Poi si ingrigiscono: è perché sono entrato in politica, ho visto Napolitano».

GRILLO DI MAIO CASALEGGIO GRILLO DI MAIO CASALEGGIO

 

E ancora, sulle macchine che si guidano da sole: «In America stanno facendo gli esperimenti, testano la loro morale. Privilegiano la sicurezza di chi è dentro o di un bambino che attraversa la strada? Figuriamoci se la progetta un leghista, cosa fa se passa un immigrato?». Grillo gioca sul suo nuovo ruolo di battitore libero. «Chi sono? Un padre spirituale? Sono entrato, uscito, non si capisce bene».

 

BEPPE GRILLO LUIGI DI MAIO ALESSANDRO DI BATTISTA BEPPE GRILLO LUIGI DI MAIO ALESSANDRO DI BATTISTA

Poi difende con i denti una battaglia simbolo: il reddito di cittadinanza. «Chi l' ha detto che il lavoro è il centro della vita? Aumentare l'occupazione non serve a un c…Vi do una notizia: la maggior parte dei poveri lavora». La sinistra? «Un'idea meravigliosa, ma perché sta scomparendo? Perché è rognosa, tetra e non sa far sognare i giovani». Al temine arriva il commento sul voto: «Sono contento. Quando un'idea è condivisa da 11 milioni di persone non è più solo un sogno e diventa anche un incubo per tutti gli altri...»

 

2 - INTERVISTA A BEPPE GRILLO

Giampaolo Visetti per “la Repubblica”

 

«L'Italia ora deve riconquistare una visione lunga, a vent' anni. La sfida è cambiare il sistema culturale, il modo di pensare. Siamo rimasti alle idee e alle parole di mezzo secolo fa. Anche i meccanismi di comunicazione, dei media e della gente, sono gli stessi. Penso che dopo quello è successo sia tempo di uscire in mare aperto e di rovesciare gli schemi».

GRILLO FICO DI MAIO DI BATTISTA GRILLO FICO DI MAIO DI BATTISTA

 

Beppe Grillo è seduto nel camerino del Palasport di Villafranca di Verona, a cavallo tra Veneto e Lombardia, nel cuore del Nordest e del leghismo di Matteo Salvini. È rilassato, gentile, pronto alla battuta: sbircia le mille persone, alcune con il fazzoletto verde nel taschino, che aspettano il suo rientro agli show, dopo la campagna elettorale. Sta per cominciare "Insomnia", lo spettacolo che venerdì e sabato andrà in scena a Roma, proprio mentre Camera e Senato cercheranno di eleggere i loro presidenti. «Non parlo di politica - dice a Repubblica il fondatore del Movimento 5 Stelle - ma va bene, due chiacchiere stavolta le faccio».

GRILLO - DI BATTISTA - DI MAIO GRILLO - DI BATTISTA - DI MAIO

 

Pensa che Di Maio e Salvini debbano continuare a telefonarsi?

«Vi conosco, una smorfia e voi tirate conclusioni. Non ci casco. Io non capisco più cosa è vero e cosa finto, se sono ancora il padre spirituale di un movimento oppure no. Non mollo, ma adesso un capo politico c' è e certe risposte deve darle lui».

 

Le responsabilità però ora sono cambiate: anche le sue?

«Sì, ma sono come una prostituta in una città senza marciapiedi: non so dove collocarmi. E il mio problema, anche prima del 4 marzo, è sempre stato non digerire. Così non dormo e non mi resta che pensare, pensare, da solo con me stesso. E dico che adesso la responsabilità di tutti è dare all' Italia una visione per i prossimi vent'anni».

GRILLO DI MAIO E DI BATTISTA A GIULIANOVA GRILLO DI MAIO E DI BATTISTA A GIULIANOVA

 

Sembra difficile anche un accordo minimo per far funzionare le istituzioni: a chi spetta il compito di dare un futuro al Paese?

«La politica oggi è priva di narrazione, non ha un linguaggio contemporaneo, è noiosa, inconcludente. Tra vent'anni saremo una nazione di vecchi e nessuno ci pensa: tutti a chiedersi chi fa il presidente, chi il ministro, chi il premier. Servono riforme, risorse, a cominciare dalle pensioni. Un anziano ha un costo annuo superiore allo stipendio annuale di suo figlio. Dobbiamo pensare a questo, a cosa fare non alle poltrone».

DI MAIO SALVINI DI MAIO SALVINI

 

M5S è il primo partito italiano, assieme a chi può attuare quella che lei chiama la «rivoluzione»?

«So solo che non assisterete a una mutazione genetica del movimento. L'epoca del vaffa è finita, ma quella degli inciuci non comincerà».

 

Di Maio e Salvini però si parlano e guardano anche al Pd: può nascere una maggioranza?

«Io sono qui per recitare, certe domande vanne rivolte ai leader. Però la specie che sopravvive, anche in politica, non è la più forte, ma quella che si adatta meglio. Noi siamo un po' democristiani, un po' di destra, un po' di sinistra, un po' di centro. Possiamo adattarci a qualsiasi cosa. A patto che si affermino le nostre idee».

 

Perché Parigi, Berlino e Bruxelles sono preoccupati da un patto Lega-M5S? Restate euroscettici e anti-euro?

luigi di maio beppe grillo luigi di maio beppe grillo

«L'Europa deve rimettersi insieme, ma in modo nuovo. Il problema non è lo spazio comune, ma il modo in cui viene interpretato. In ogni caso non vedo ragioni per gli allarmi. Vi sembra che quella attuale sia una Europa difendibile, vicina alle persone? Parla dell' Italia e non vede il mondo».

 

Cosa intende dire?

«Il mondo va verso enormi concentrazioni urbane e del potere. Guardiamo a quanto succede in questi giorni in Cina e in Russia, ormai epicentro di tutto. Ognuno dovrebbe ragionare su questo: invece i primi ministri si preoccupano di chi in Italia viene incaricato, democraticamente, di risolvere i problemi della gente».

BEPPE GRILLO DURANTE LO SPETTACOLO A MESTRE BEPPE GRILLO DURANTE LO SPETTACOLO A MESTRE

 

Ci sono differenze, tra lei e Di Maio, nella visione di questi problemi? La separazione del suo blog da quello M5S segna una presa di distanza?

«Se il piano è questo, devo salutarla. L'ho ricevuta per un saluto, non di più. Però una cosa è certa: io non mollo, continuerò a essere la voce di chi fatica ad andare avanti e dei militanti che lottano per cambiare l'Italia, l'Europa e il mondo. E terrò gli occhi aperti su tutto, anche su di noi».

 

Come garante dei valori originari M5S, ma non più in prima linea, anche se Di Maio e Salvini facessero insieme in governo?

«Glielo ripeto: a noi preme affermare una visione per i prossimi vent' anni, definire la vocazione e il ruolo dell' Italia nel lungo periodo e in tutti i settori, dalla cultura all' economia. La priorità sono i giovani e gli anziani, chi più è stato lasciato solo. Governare è affrontare il futuro con chi condivide una visione, non dividere le poltrone e poi scoprire di non avere una visione, tantomeno comune».

IL NUOVO BLOG DI BEPPE GRILLO IL NUOVO BLOG DI BEPPE GRILLO

 

Esce dal camerino, sale sul palco e lì parte una frecciata alla Lega: «In America stanno costruendo le automobili che guidano da sole. Se la compra Salvini, quando incontra un immigrato cosa fa?» E poi canta: «Ho veduto una luce, ho sentito una voce che parlava di pace».

BEPPE GRILLO BEPPE GRILLO

 

 

 

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