SALVINI SI VUOLE BERE LA RAI – DAL TRENTINO IL TRUCE LANCIA LA STRATEGIA PER LE NOMINE DEL SERVIZIO PUBBLICO: “DOBBIAMO VALORIZZARE LE RISORSE INTERNE E NON LOTTIZZARE. NON SIAMO EPURATORI, ANZI, QUALCUNO DEI NOMINATI DA RENZI DOVRÀ RESTARE” – MA DAL M5S S’INCAZZANO: “LE NOMINE NON LE FA LUI. BASTA FARE I FENOMENI. LA RAI DEVE RESTARE LIBERA DA PRESSIONI POLITICHE…” – CHI SALE E CHI SCENDE NELLE QUOTAZIONI: BORSINO DEI PAPABILI DIRETTORI

-

Condividi questo articolo


1 – RAI: FONTI M5S, NOMINE NON LE FA SALVINI

salvini alla festa di castelrotto in trentino alto adige 3 salvini alla festa di castelrotto in trentino alto adige 3

(ANSA) - "La Rai deve restare libera dalle pressioni politiche. Questo è l'unico modo per rilanciarla realmente. Fabrizio Salini e Marcello Foa sono garanzia di imparzialità e competenza. Le nomine non le fa Salvini. Basta fare i fenomeni". E' quanto affermano fonti del M5S commentando alcune dichiarazioni di Salvini sulla Rai riprese anche da "Il Messaggero".

 

2 – RAI, LA STRATEGIA DI SALVINI: PUNTEREMO SUGLI INTERNI

Mario Ajello per “il Messaggero”

 

«Noi non siamo degli epuratori. Anzi, per me in Rai qualcuno di quelli nominati da Renzi dovrà restare». Questa la strategia di Matteo Salvini. Insieme a Di Maio, con cui si sono già visti per parlare di Rai, e manca soltanto un ultimo confronto prima del grande annuncio delle nuove nomine, l' obiettivo è quello di «valorizzare le risorse interne e non di lottizzare».

 

foa foa

Salvini sembra avere le idee chiare, anche se i nomi giusti nelle caselle giuste ancora vanno messi uno per uno. La partita dei direttori di reti e di tiggì comunque si chiuderà a fine settimana, nel Cda di giovedì o di venerdì.

 

LE ROSE

Il presidente Marcello Foa e l' ad Fabrizio Salini hanno dato una serie di nomi di papabili ai due vicepremier, loro ci stanno «serenamente» ragionando e il via libera sta per arrivare. Anche se per il Tg1 ci sono due o tre nomi, interni Rai e considerati di solida professionalità, tra cui scegliere ma il nominato per ora non c' è e certamente Salvini non si sbilancia nel derby che secondo i boatos sarebbe Di Mare-Sangiuliano.

FABRIZIO SALINI FABRIZIO SALINI

 

Anche per il Tg2 il nome secco manca e così per la radio. E a quest' ultima Salvini - in linea con la teoria di Steve Bannon per cui le emittenti radio sono culturalmente e politicamente decisive, e in America sono per lo più d' orientamento conservatore - tiene particolarmente, nella sua convinzione così riassunta a tavola: «Va cambiato e rinfrescato il racconto del Paese, senza strappi, senza faziosità».

 

Il leader della Lega, che in Trentino Alto Adige si prepara ad avere un' altra vittoria nel voto di domenica, beve una lunga weiser beer, mangia un pezzo di pollo e si gode con migliaia di persone in un pratone sotto l' Alpe di Siusi il concerto dei Kastleruther Spatzen, gli adiratissimi passerotti del folk sud-tirolese, e gente arrivata anche dalla Germania, dall' Austria e dalla Svizzera li applaude pazzamente ma anche Salvini è adorato: «I am german and I love you», gli dicono in tanti.

salvini alla festa di castelrotto in trentino alto adige 1 salvini alla festa di castelrotto in trentino alto adige 1

 

E poi lo spingono ad andare sul palco per un saluto, lui lo fa in tedesco (traduzione: «Un grande saluto e buona musica a tutti») e prosit! anche con la campionessa di sci Denis Karbon. Mamma Rai, matrona romanesca, è lontanissima da qui, ma da quassù qualche elemento per capire che cosa abbia in mente Salvini si può avere.

 

«Occorre valorizzare non sempre gli stessi, ma anche altri, e valorizzare non significa chiedere obbedienza politica - questa la convinzione del capo del Carroccio - ma augurarsi un po' più di equilibrio dal servizio pubblico. Lo pagano tutti e tutti hanno il diritto di avere una televisione che non faccia gli interessi di alcuni contro altri». Ancora una ventina di selfie e poi: «Come Vasco Rossi, e questa è una citazione, ho il fegato spappolato». Oddio, no: troppa birra?

 

franco di mare franco di mare

Macché, roba di televisione: «Tutti i tiggì, anche quelli Mediaset, non fanno che attaccarci. E non è giusto, nel caso della televisione pubblica, per chi paga il canone e che vorrebbe magari un racconto più completo». Nella Rai che ha in mente Salvini ci saranno le voci di tutti, anche di quelli che comandavano prima.

 

I nomi per ora Di Maio e Salvini li tengono per sé, ma dopo che tutti hanno visto tutti - il contatto tra i due vicepremier e i due capi azienda Rai è stato tanto riservato quanto fitto in queste settimane - l' ultima scrematura è questione di poco tempo. Le indicazioni arrivate loro da Foa e da Salini sono apprezzate da Salvini, anche perché in buona parte si tratta, come auspica lui, di persone che hanno decenni di esperienza in Rai e conoscono questo mondo. Modo.

 

gennaro sangiuliano (2) gennaro sangiuliano (2)

Ma è un gioco d' incastri in cui chi ora sembra stare dentro il puzzle dei nuovi direttori alla fine potrebbe non esserci, e viceversa. Una convinzione Salvini sembra averla: «Va ridimensionato lo strapotere degli agenti esterni nella produzione dei programmi. Non è possibile appaltare una parte rilevante del palinsesto della televisione pubblica a società private, per programmi che potrebbero farsi in casa, grazie ai 13.000 dipendenti professionisti che ha la Rai e che spesso sono molto qualificati. Si tratta di tutelare i soldi degli italiani, senza inutili sprechi».

 

MATTEO SALVINI CON UN FUCILE DI PRECISIONE DEL NOCS MATTEO SALVINI CON UN FUCILE DI PRECISIONE DEL NOCS

Dunque, la linea di Salvini sulla Rai non è quella del non faremo prigionieri. Ma c' è un' altra cosa - prima di andare a Bolzano nei giardini degli immigrati, dove qualche nero lo fischierà e qualche altro farà i selfie con lui sorridendo e chiamandolo Il Capitano - che Salvini confida a tavola: «Spero di avere la fortuna, che ho avuto finora, di non dover telefonare mai a un direttore di telegiornale, anche se negli ultimi mesi questa tentazione mi è venuta, vendendo come ci trattano».

salvini alla festa di castelrotto in trentino alto adige 2 salvini alla festa di castelrotto in trentino alto adige 2

 

Ora la musica, o meglio il racconto, dovrebbe cambiare. E se Salvini davvero non farà mai il numero telefonico di Saxa Rubra, almeno da questo punto di vista - ma è possibile? - si potrà parlare di discontinuità.

SALVINI ALLA FESTA DI CASTELROTTO IN TRENTINO ALTO ADIGE SALVINI ALLA FESTA DI CASTELROTTO IN TRENTINO ALTO ADIGE

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…

DAGOREPORT –  PER SALVARE IL "CAMERATA" ROSSI, PROSSIMO A.D. RAI, UNA MELONI INCAZZATISSIMA VUOLE LA TESTA DEL COLPEVOLE DEL CASO SCURATI PRIMA DEL 25 APRILE: OGGI SI DECIDE IL SILURAMENTO DI PAOLO CORSINI, CAPO DELL'APPROFONDIMENTO (DESTINATO AD ESSERE SOSTITUITO DOPO LE EUROPEE DA ANGELA MARIELLA, IN QUOTA LEGA) – SERENA BORTONE AVEVA PROVATO A CONTATTARE CORSINI, VIA TELEFONO E MAIL, MA SENZA RICEVERE RISPOSTA - ROSSI FREME: PIÙ PASSA IL TEMPO E PIU’ SI LOGORA MA LA DUCETTA VUOLE LE NOMINE RAI DOPO IL VOTO DEL 9 GIUGNO SICURA DEL CROLLO DELLA LEGA CON SALVINI IN GINOCCHIO…)