SAPETE QUANTO COSTANO LE FOTO DI LUIGINO DI MAIO? 35MILA EURO – QUALCHE SETTIMANA FA TRA IL PERSONALE DI DIRETTA COLLABORAZIONE DEL MINISTRO DEGLI ESTERI (PER MANCANZA DI PROVE) È SPUNTATO ROBERTO DIA – SPECIALIZZATO IN MATRIMONI (SI DEFINISCE “WEDDING STORYTELLER”) SARÀ IL NUOVO FOTOGRAFO UFFICIALE DELL’EX BIBITARO VANITOSO, MENTRE IL FRATELLO GIUSEPPE È CONSULENTE DI PALAZZO CHIGI…

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LUIGI DI MAIO CON MASCHERINA TRICOLORE LUIGI DI MAIO CON MASCHERINA TRICOLORE

Carmine Gazzanni per “la Verità”

 

Non sarà Steve McCurry o Sebastião Salgado ma, considerando perlomeno il suo profilo Instagram, in fatto di matrimoni sa cogliere e trasmettere le giuste emozioni. E forse è proprio per questo che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha deciso di assumerlo quale suo fotografo ufficiale.

 

Lui si chiama Roberto Dia, e si definisce «wedding storytelling». Il suo nome è spuntato da qualche settimana tra il personale di diretta collaborazione (anche se l'atto di conferimento dell'incarico risale al 4 maggio), accanto a consiglieri diplomatici, portavoce e segretaria particolare.

 

roberto dia 1 roberto dia 1

Il suo ruolo? Una collaborazione part-time «per l'elaborazione digitale delle immagini e web designing» dal compenso di 35.000 euro lordi l'anno. Non male per un fotografo che afferma di andare «alla ricerca della bellezza». Il salto dagli eventi mondani a quelli istituzionali, insomma, pare essere stato più immediato di quanto si pensi.

 

Restando in tema di matrimoni, sembra proprio che in realtà il legame con il Movimento Cinque stelle non nasca oggi. Il fotografo 34enne, esperto in «street photography, fotografia landscape e storytelling» come recita il suo curriculum vitae, arriva da Alcamo, in provincia di Trapani, dove ha aperto il suo studio fotografico. Nel 2016 l'iniziale «contatto»: Dia segue la campagna elettorale di Domenico Surdi, prima candidato pentastellato e poi eletto sindaco di Alcamo.

 

roberto dia roberto dia

La grande occasione, sempre stando al cv, arriva qualche anno dopo con la nomina del primo governo Conte. È proprio Dia a collaborare ad alcuni «shooting» per i neoministri pentastellati, ritraendo Giulia Grillo, Danilo Toninelli, Alberto Bonisoli, Sergio Costa e Riccardo Fraccaro.

 

Un'ottima esperienza, tanto che oggi lo ritroviamo al ministero degli Esteri. Ed è lo stesso staff di Luigi Di Maio che, interpellato da Panorama, conferma il ruolo di Dia quale fotografo ufficiale del ministro, «ruolo che è organicamente assente alla Farnesina in virtù di una partnership che il dicastero condivide con l'agenzia Ansa per l'ausilio, occasionale, dei fotografi dell'agenzia.

 

Si è ritenuto pertanto opportuno assumere nella segreteria particolare del ministro un fotografo professionale che desse disponibilità completa in occasione degli eventi istituzionali a cui il ministro partecipa quotidianamente». [] Un'esperienza che segnerà di sicuro il giovane artista, considerando la sua passione per le arti visive che l'ha portato sin dal 2007, anche come grafico pubblicitario, a lavorare nell'agenzia pubblicitaria del fratello (con cui, peraltro, oggi condivide il numero civico dell'ufficio).

il profilo instagram di roberto dia il profilo instagram di roberto dia

 

Parliamo di Giuseppe Dia. Un nome che, ovviamente, ai più non dirà nulla, ma non a Palazzo Chigi dove invece è piuttosto conosciuto. Anche il fratello maggiore di Roberto, infatti, gode di una collaborazione ad hoc. Direttamente con Giuseppe Conte.

 

Il ruolo? «Esperto» dell'Ufficio stampa e del portavoce del presidente Rocco Casalino. Per un compenso di 40.000 euro lordi. Avranno di che confrontarsi i due fratelli siciliani, non c'è che dire. Anche perché le casualità (se così si vogliono chiamare) non finiscono qui. Nonostante il sito della Dia communication (la società di comunicazione diretta dal Dia maggiore e in cui lavora anche il Dia minore) sia ora offline per un restyling, fino a pochi giorni fa nel portfolio spiccavano interessanti lavori.

luigi di maio luigi di maio

 

Uno su tutti? La campagna di comunicazione per la prevenzione dal contagio di coronavirus proprio per Palazzo Chigi e il ministero della Salute. Stesso discorso per la grafica e il logo «For Lybia to Lybia» pensati e ideati sempre per la presidenza del Consiglio e riguardanti l'incontro che si tenne a novembre 2018 a Palermo tra Conte, Khalifa Haftar e Fayez al-Sarraj per la stabilizzazione del Paese nordafricano.Anche in questo caso, però, non c'è da sorprendersi.

 

giuseppe dia giuseppe dia

Il rapporto dura da anni: la Dia communication ha curato il look grafico del Movimento non solo in Parlamento, ma anche in tanti eventi fuori dal palazzo. Ultimo: la kermesse «Italia 5 Stelle» che si è tenuta a Napoli nell'ottobre 2019. Ma anche l'evento di presentazione dell'ipotetica squadra di governo di Di Maio prima delle elezioni politiche del 2018 (tra gli altri sedeva anche un allora sconosciuto Giuseppe Conte, indicato dal leader pentastellato quale ministro per «la pubblica amministrazione, la deburocratizzazione e la meritocrazia») fu «architettata» tra gli altri dalla Dia communication.In un periodo sempre più social, d'altronde, è meglio affidarsi a chi riesce a costruire il giusto storytelling.

 

il profilo instagram di roberto dia 1 il profilo instagram di roberto dia 1

Che sia per un ministro, un governo o un matrimonio. Negli ultimi anni, in effetti, le collaborazioni istituzionali pensate e predisposte per il mondo video e social non sono poche. Se restiamo a Palazzo Chigi, per esempio, accanto all'art director di fiducia del Movimento e di Conte, troviamo anche Dario Adamo, fedelissimo «responsabile editoriale del sito web e social media» con uno stipendio che supera i 100.000 euro.

 

FILIPPO ATTILI FILIPPO ATTILI

Curiosa anche la collaborazione del videomaker ad hoc Filippo Attili (da 40 mila euro), che oggi registra, inquadra e fotografa Conte, mentre ieri faceva lo stesso con Matteo Renzi. Eppure una volta Attili non godeva della benevolenza dei Cinque stelle: nella scorsa legislatura fu oggetto di ben due interrogazioni parlamentari (firmate tra gli altri da Di Maio, da Roberto Fico e da chi oggi è o ministro o sottosegretario) per chiedere i motivi per cui «un ex appartenente alla polizia di Stato (proprio come Attili, ndr) accompagni il presidente, con funzioni di foto-cameraman, venendo distratto dai propri compiti istituzionali». Tutto passato, a quanto pare. Meglio riderci su. Magari davanti a un obiettivo fotografico.

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