SARANNO I MILIONARI A SALVARE L’ITALIA? – DOPO AIRONE PASSERA E MARCHINI ARRIVA ANCHE LO SCARPARO DELLA VALLE – MR. TOD’S LA BUTTA TUTTA SULLA SOLIDARIETÀ, PAROLINA MAGICA CHE FA MOLTO FILANTROPO AMERICANO


Alberto Statera per “Affari&Finanza - la Repubblica

 

E tre. Con Diego Della Valle salgono a tre i ricchissimi imprenditori e grandi manager che, con i loro "partiti non partiti", giurano di volersi impegnare in politica per l'amore del proprio paese.

della valle noi italiani


Alfio Marchini per restituire dignità alla capitale oltraggiata, Corrado Passera (Italia Unica) per salvare l' Italia tutta, Diego Della Valle con un progetto prepolitico (Noi Italiani) fondato su una parola che è difficile sentire pronunciare dai suoi colleghi imprenditori: solidarietà.

 

E' scontato che dopo un ventennio di Berlusconi, che si presentò come "un imprenditore che fa miracoli", le nuove "scese in campo" suscitino diffidenza. E che le precedenti esperienze non siano state incoraggianti: da Umberto Agnelli negli anni Settanta, a Luca Cordero di Montezemolo, che nel 2008 con il "partito non partito" Italia Futura teorizzò che "se vuoi parlare di politica devi entrare in politica. E se la situazione continua a peggiorare beh, allora, cresce veramente la tentazione". Ma la tentazione di Montezemolo fu frustrata e lui scelse altre strade.

lapo elkann diego della valle


Premesso che i nuovi arrivati in politica sono ben diversi da Berlusconi, che per sua stessa ammissione fondò Forza Italia per salvare le sue aziende sull' orlo della bancarotta, e che si presume abbiano veramente a cuore il destino del loro paese, la prima spiegazione dell' impegno in politica può essere psicanalitica.

 

Ad alcuni straricchi di buoni sentimenti i milioni non bastano più e vogliono il consenso, prima attraverso il mecenatismo, l' arte e la beneficenza, come osserva il saggista John Kempfner in "Storia dei ricchi" (Feltrinelli), poi con la politica.

 

alfio marchini (2)

Con il mecenatismo Della Valle ha avuto esperienze deliranti: sponsor del Colosseo, non ha trovato interlocutori all'altezza nei governi: "Ho incontrato sei ministri, di cui due bravi e quattro emeriti deficienti", cosa di cui non si fatica a credergli. Lui è abituato a non mandarle a dire tanto che nel corso degli anni ha litigato con quasi tutta la classe dirigente economica: da Geronzi a Bernheim, da Bazoli a Elkann, fino a Marchionne.

 

corrado passera giovanna salza e la nonnina

Se Della Valle promette di impegnarsi nella solidarietà e nell'aiutare le persone in difficoltà, Marchini, di antica schiatta comunista, che è già stato una sorpresa nelle elezioni amministrative del 2013 raccogliendo 115.000 voti di romani, è centrato sulla missione impossibile di far funzionare la capitale e un po' su se stesso: "Con un po' di sana follia - dice- ho fatto una scelta di vita: la politica è una delle cosa più belle e gratificanti che abbia mai fatto. Insomma, faccio politica perché mi piace".

CORRADO PASSERA IMBAVAGLIATO


Ma che gli piaccia non piace tanto a molti suoi colleghi, a cominciare dal presidente della Confindustria Giorgio Squinzi che, ingeneroso, ha detto: "Bene gli imprenditori in politica, ma non ne vedo tanti. Di Marchini mi sfuggono le sue prodezze come imprenditore".


Corrado Passera non è un imprenditore, ma un grande manager, anche lui molto ricco, che è stato padre-padrone di aziende e della banca più importante d' Italia. Lui ambisce a fare "il nuovo Berlusconi in meglio". Ma i numeri del suo "non partito" che partito vuole diventare e che promette risorse per 400 miliardi di euro contro il declino, sono da prefisso telefonico e, per ora, si accontenta di correre come sindaco di Milano.
Diciamolo, speriamo di sbagliarci, ma un po' di sano realismo ci induce purtroppo a pensare che non saranno i milionari a salvare l' Italia. 

MATTEO RENZI E DIEGO E ANDREA DELLA VALLE ALLO STADIO
RENZI E DELLA VALLE A FIRENZE FOTO ANSA