SE GRILLO ATTACCA NAPOLITANO, ORFINI SI SCAGLIA CONTRO RENZI CHE BLINDA DE GENNARO: “RESTO DELLA MIA IDEA: IL CAMBIAMENTO CHE IL PD STA PROMUOVENDO NEL PAESE NON DOVREBBE FERMARSI DI FRONTE ALLA PORTA DEI SOLITI NOTI” – CHI E’ CLAUDIO DE VINCENTI, IL SOSTITUTO DI DELRIO A PALAZZO CHIGI


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DE GENNARO NAPOLITANO AMATO

 

Piena fiducia del governo, che «non ha alcun dubbio sulla qualità e la competenza di De Gennaro». Matteo Renzi nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi ha «blindato» l’ex capo della polizia che in molti avrebbero voluto dimissionario da Finmeccanica dopo la sentenza di Strasburgo che ha condannato l’Italia per l’irruzione alla Diaz ai tempi del G8 di Genova. Ma è scontro nel Pd, con il presidente del Partito Matteo Orfini che rilancia la sua idea su Twitter.  

MATTEO ORFINI

 

 

Resto della mia idea: il cambiamento che il Pd sta promuovendo nel paese non dovrebbe fermarsi di fronte alla porta dei soliti noti.

 

ORFINI

Giovanni (Gianni) De Gennaro è oggi al vertice della holding di aerospazio e difesa insieme a Mauro Moretti. E Renzi ha sottolineato che anche «per rispetto di Finmeccanica, dei suoi azionisti e del mercato», l’esecutivo non ha «nessun dubbio sulle qualità e sulle sue competenze». Renzi ha anche ufficializzato la nomina a sottosegretario alla presidenza di Consiglio Claudio De Vincenti. Prenderà il posto di Graziano Delrio che ha sostituito Maurizio Lupi al vertice del ministero delle Infrastrutture.  

raffaele cantone

 

«Ciò che è accaduto a Genova 14 anni fa - ha aggiunto Renzi - ha colpito tutti noi. Ho assistito ai pianti di alcuni ragazzi del movimento scout che sono stati incomprensibilmente picchiati”. Un carabiniere ferito, ha ricordato, «rischiò di perdere un occhio. Conosco bene il dolore di quella vicenda anche per motivi personali. Ciò che è accaduto attiene a una pagina nera nella storia del nostro Paese e se vogliamo affrontare quella pagina nera la prima cosa da fare è introdurre il reato di tortura».  

 

Cantone: «De Gennaro già indagato e assolto»  

Giovanni De Gennaro

«De Gennaro è stato indagato e assolto. L’assoluzione conta pure qualcosa, quindi non può pagare le responsabilità complessive di una macchina intera», aveva sottolineato in un’intervista tv anche Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione: «Non mi piace l’idea che si possa utilizzare questa vicenda bruttissima, drammatica, una delle peggiori immagini dell’Italia all’estero, per `tirare´ sulla polizia, che spesso è la parte più popolare del Paese». 

 

Grillo attacca Napolitano  

«Ora tutti vogliono cacciare De Gennaro da Finmeccanica, ma chi lo ha messo lì non dovrebbe essere cacciato prima di lui? E chi ha avallato la scelta, come Napolitano, non dovrebbe essere chiamato a giustificarla e magari lasciare l’incarico di senatore?», ha chiesto Beppe Grillo sul suo blog.

eugenio scalfari scotto vendola

 

Anche per il leader di Sel, Nichi Vendola, De Gennaro «non si è nominato da solo, penso che chi lo ha nominato a Finmeccanica debba spiegare. Capisco che oggi c’è una spinta autocritica nel Pd ma forse non c’era bisogno di aspettare una sentenza europea che certificasse il fatto che nel nostro Paese abbiamo vissuto alcune notti cilene». «Penso che qualche riflessione De Gennaro e il governo la debbano obbligatoriamente fare», ha riconosciuto il segretario della Cisl, Annamaria Furlan: «quello che è successo a Genova, e adesso la sentenza che ne deriva, sono cose davvero importanti e inquietanti». 

 

beppe grillo intervistato cnbc

Forza Italia e Ncd difendono De Gennaro  

«Nel 2011 De Gennaro è stato assolto dalla Cassazione per insussistenza dei fatti - ha ricordato il deputato di Forza Italia Francesco Paolo Sisto - questa sentenza non è un “minus” rispetto a quella della Corte Europea». «Orfini non si può sostituire alla Cassazione» dal momento che De Gennaro fu assolto, ha ribadito il deputato Ncd, Fabrizio Cicchitto. «Il Pd dimostra ancora una volta di essere garantista solo con i suoi - ha sostenuto Antonio Caridi, del gruppo Grandi autonomie e libertà - De Gennaro ai sensi della legge italiana è innocente, la volontà di rimuoverlo dai vertici di Finmeccanica è solo l’alibi perfetto per dare la poltrona ad un renziano».

DE GENNARO

 

E con De Gennaro si schiera, via Twitter, anche l’ex ministro Maurizio Lupi, nuovo capogruppo di Area popolare (Ncd-Udc) alla Camera: «Per i fatti di Genova De Gennaro fu assolto, ora gli chiedono le dimissioni, forse perché è innocente? Ma in che Paese viviamo?».  

LUPI

 

 

A prendere le distanze dal presidente del partito Orfini era stata ieri sera Debora Serracchiani Otto e mezzo su La7: «Il Pd non ha espresso la propria posizione attraverso quella personale di Orfini». Ma allo stesso tempo la vice-presidente dei dem parla di «responsabilità politica e morale». Sembrava partita così una sorta di moral suasion. Su cui Renzi sembra aver scritto la parola fine.  

 

2. MA SONO TECNICI O COMUNISTI? DE VINCENTI: "ERO DEL PCI ORA HO LA TESSERA DEL PD"

LUPI E ALFANO

Domenico Ferrara per "il Giornale" del 21/06/2012

 

Nessuno scrupolo, nessun tentennamento. "Sono iscritto al Partito Democratico". Il che rientra nella libertà delle idee politiche di ogni libero cittadino.

 

Peccato che a fare la candida confessione sia stato un membro del governo: Claudio De Vincenti, sottosegretario allo Sviluppo economico.

 

Ospite della trasmissione di Radio2 "Un giorno da pecora", il componente dell'esecutivo dei prof si è lasciato andare ad ammissioni di militanza. "Sono stato iscritto al Partito Comunista Italiano, nel 1972. Poi sono passato al Pds, poi ai Ds e poi al Pd, a cui sono iscritto e che voto", rivela il sottosegretario.

 

Claudio De Vincenti

Alla domanda dei conduttori Sabelli Fioretti e Lauro che gli hanno chiesto se fosse dunque comunista, De Vincenti ha fornito la sua spiegazione: "No, perché il Pd non è comunista", aggiungendo che il partito di Bersani "è una cosa molto interessante, perché riesce a mettere insieme molte storie diverse".

 

E a proposito di Bersani, De Vincenti, in qualità di iscritto al partito parteciperà alle primarie. Chi voterà? "Chiaramente voterei Bersani", anche se "non ha molto senso che un sottosegretario si esprima su preferenze di questo tipo".

 

Insomma, più volte il Pdl aveva chiesto che il governo Monti annoverasse al suo interno soltanto tecnici e non politici. Una richiesta che è stata esaudita a parole, ma non nei fatti.

 

claudio_de_vincenti
51371_1serracchiani Claudio De Vincenti

L'ammissione di De Vincenti ha destato polemiche. "Il presidente Monti ha costruito molta della sua presunta credibilità sull’assunto di terzietà del proprio esecutivo, già venuto meno in innumerevoli occasioni. Ora gli chiedo se ancora intende propinarci la storiella del governo tecnico o se piuttosto non comprende che - agli occhi del Pdl - molte scelte determinanti (...) sono figlie di impostazioni ideali, culturali e di tifoserie favorevoli ad una parte e contro un’altra", ha dichiarato il vice presidente vicario del gruppo Pdl alla Camera, Massimo Corsaro.