SI CHIAMA BALLOTTAGGIO L’INCUBO DEL DUCETTO CAZZARO – SE ALLE PRIMARIE NON ARRIVA AL 51%, PER MATTEO E' FINITA. SE CI RIESCE, VORREBBE COSTRINGERE GENTILONI ALLE DIMISSIONI IN BARBA A MATTARELLA -FURIBONDA, LA MUMMIA SICULA BENEDICE IL BLOCCO ALTERNATIVO CHE SOSTIENE ANDREA ORLANDO, FATTO DA NAPOLITANO, VIOLANTE E FINOCCHIARO (PONTIERI CON LA MAGISTRATURA (BASTA LA PAROLA...) - -

Dagonota

Il Ducetto di Rignano ha un incubo. E non è la vicenda giudiziaria del padre, che pure l’assilla non poco. Il vero terrore di Matteuccio sono le primarie. In modo particolare, quello di non vincerle al primo turno ed essere costretto al ballottaggio.

Al di là con chi dovrà vedersela (se con Emiliano o con Orlando),  il secondo turno rappresenterebbe per lui una profonda umiliazione.  Il Cazzaro non ha affatto perso la boria per cui è diventato famoso. Se possibile, dopo il viaggio in California è tornato “più arrogante che pria”.

Ed un assaggio c’è stato quando s’è accomodato da Fabio Fazio. Davanti alle telecamere si lascia scappare: le elezioni dipendono da Gentiloni. Errore costituzionale: spetta al Capo dello Stato a sciogliere le Camere. Ma non è tanto l’ignoranza costituzionale che ha fatto incazzare Mattarella. Quanto il disegno che c’è dietro. Al Colle sono arrivate le voci delle reali intenzioni di Matteo: far dimettere Gentiloni se vince le primarie al primo turno.

Voci rimbalzate dagli unici interlocutori indiretti del Cazzaro. Vale a dire, Ettore Rosato e Lorenzo Guerini. Indiretti in quanto a mutuare le conversazioni è sempre l’onnipresente Maria Etruria.

Per queste ragioni, sta prendendo corpo una sorta di blocco alternativo al Ducetto pronto a sostenere Andrea Orlando alle primarie. Un blocco fatto da Giorgio Napolitano, Luciano Violante, Anna Finocchiaro; benedetto dal Quirinale. Un fronte che è destinato inevitabilmente ad ingrossarsi in attesa del 30 aprile.