SI SBUCCIANO I “MANDARINI”? - NELLA SCELTA DELLO STAFF LEGA E M5S TENTENNANO: NON SANNO SE FARE PIAZZA PULITA DEI VECCHI BUROCRATI DEI MINISTERI O TENERLI IN SELLA PER NAVIGARE TRA LE PALUDI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - AL TESORO POTREBBE ARRIVARE ANTONIO GUGLIELMI, SPONSORIZZATO DA DI MAIO - CONFERME PER GAROFOLI E DANIELE FRANCO (MA SOLO PER UN ANNO)

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Fabio Martini per “la Stampa”

 

matteo salvini luigi di maio

Destra, sinistra e centro, su un punto non c'è mai stata differenza: ai piani alti dei Ministeri romani ha sempre vinto la "legge del Gattopardo" e cioè l'inossidabile continuità, nei decenni, nella scelta dei super-burocrati. E cioè personaggi che per il loro "know how", talora hanno "guidato" tanti ministri, alla fine risultando più potenti dei politici. Davanti alla possibilità di far piazza pulita della esecrata burocrazia romana, da 35 giorni il governo Conte sta oscillando tra la vocazione alla discontinuità e tentazione a ricorrere a consumati "mandarini" di Stato, pur di navigare tra le acque perigliose della pubblica amministrazione.

 

MOAVERO DI MAIO SALVINI CONTE MATTARELLA

Mancano ancora 8 settimane al termine entro il quale i ministri possono confermare o far decadere i principali alti dirigenti dei dicasteri e l' esito della partita - tra continuità e discontinuità - è ancora incertissimo. Con una novità: nell' epicentro del governo, il ministero dell' Economia, stanno maturando alcune sorprese che potrebbero dare una svolta a tutta questa partita. Il ministro Giovanni Tria sta riflettendo su come coprire le tre figure centrali (Direttore generale, Ragioniere generale, capo di gabinetto) quelle capaci di dare l' imponta alla madre di tutte le leggi (quella di Stabilità) e non soltanto a quella.

 

SALVINI DI MAIO CONTE

Certo, Tria sa di essere un "osservato speciale" dei due leader del governo - Di Maio e Salvini - e dunque tiene le sue carte coperte. Ma si è rafforzato nella convinzione di nominare alla Direzione generale del Tesoro - postazione a suo tempo occupata da Mario Draghi - un personaggio come Antonio Guglielmi. Una lunga "militanza" a Mediobanca, attualmente alla guida dell' Equity market di piazzetta Cuccia, Guglielmi grazie ad un buon rapporto personale con Gianroberto e Davide Casaleggio, è "portato" da Di Maio.

 

GIOVANNI TRIA

Una scelta con un segno originale: nel cuore del dicastero caratterizzato dalla continuità di Tria, sta per insediarsi un personaggio diverso dal classico super-burocrate romano. Probabile ma non ancora certa la conferma di Roberto Garofoli, un fuoriclasse dell' alta burocrazia, che della continuità è un simbolo: capo di gabinetto con Padoan, Segretario generale a palazzo Chigi con Letta, capo dell' Ufficio legislativo alla Farnesina con D' Alema.

Roberto Garofoli

 

In ballo anche il posto del Ragionier generale dello Stato, colui che "bollina" le Finanziarie. Daniele Franco, nominato da Letta nel 2103 dovrebbe restare, ma soltanto per un anno. Originale la discontinuità decisa dalla ministra della Difesa Elisabetta Trenta: la Segreteria del ministro, da molti anni composta da civili, è stata riempita di militari, alcuni di grado non elevato. In un ambiente gerarchico come quello militare, gradi bassi che si preparano a trattare con generali e ufficiali più alti è una scelta che alla Difesa ha suscitato sorpresa.

 

DANIELE FRANCO

E sono invece nel segno della perfetta continuità le scelte di Luigi Di Maio e del presidente del Consiglio. Di Maio allo Sviluppo economico ha chiamato come capo di gabinetto Vito Cozzoli, stesso incarico nel governo Pd con la ministra Guidi. E quanto a Giuseppe Conte ha scelto come Segretario generale Roberto Chieppa, che aveva lo stesso incarico all' Antitrust, una scelta gradita al Quirinale.