SILENZIATORE A 5 STELLE – L’ALA ORTODOSSA DEL M5S CONTRO SALVINI (E DI MAIO) - IL POST DI ACCUSE DI NOGARIN EVAPORA DA FACEBOOK. “SI TRATTA DELLA MIA POSIZIONE PERSONALE” – LO SFOGO DI FICO E DEL MINISTRO COSTA: “LA SALVAGUARDIA DELLE VITE UMANE È LA PRIMA COSA”
-Francesco Lo Dico per "il Messaggero"
LA TENSIONE
«Alzare la voce paga», festeggia Matteo Salvini. «Da oggi l' immigrazione non è più un business», esulta Luigi Di Maio. «La musica sta cambiando», commenta Danilo Toninelli.
Eppure, la colonna sonora che ha accompagnato le drammatiche ore dell' Aquarius in balia del mare, non è piaciuta a tutti in casa del Movimento. Men che meno al sindaco di Livorno, Filippo Nogarin.
Che in mattinata, mentre la destinazione dei migranti resta ancora sconosciuta, sfida Salvini in campo aperto. «Siamo pronti ad aprire il porto di Livorno e accogliere la nave Aquarius», è il post che affida a Facebook il primo cittadino.
Che si produce poi in un duro affondo contro il leader della Lega. «Io capisco perfettamente che si voglia dare un segnale all' Europa - chiosa Nogarin - ma questo braccio di ferro con Bruxelles non può essere fatto sulla pelle di centinaia di uomini, donne e bambini».
LA RETROMARCIA
Ma dopo qualche minuto il j' accuse evapora dalla bacheca, tra le polemiche delle opposizioni che accusano il M5s di averlo silenziato. Come che sia, Nogarin torna a fare capolino sui social alle 13, con parole che suonano come una parziale retromarcia.
«Si tratta della mia posizione personale», spiega il sindaco. Il post è stato rimosso «per evitare di creare casi diplomatici e mettere in difficoltà il governo», ammette imbarazzato. L' ala ortodossa del Movimento non resta però a guardare.
E parte lancia in resta a tutela dei diritti umani. «Non credo che sia questa la strada per richiamare altri paesi alle proprie responsabilità», è lo sfogo che affida ai social la deputata fichiana, Gilda Sportiello.
«Noi non possiamo dire: questi migranti devono tornare a casa loro. Il mondo si deve prendere carico di questa gente», avverte la senatrice Paola Nugnes.
Le ore che precedono l' annuncio del premier spagnolo Sanchez, sono ore di fibrillazione. Tanto che il senatore napoletano del M5s, Gianluca Ferrara, lancia un vibrante appello: «Se Salvini vuole fare dichiarazioni che vanno al di là del contratto per parlare alla pancia del Paese, lo faccia a titolo personale e non a nome del governo».
Ma tra le voci di quanti non condividono la linea di rottura dell' inquilino del Viminale, si iscrive anche quella del ministro dell' Ambiente, in quota M5s, Sergio Costa.
«La salvaguardia della vita umana ammonisce il generale dei carabinieri - è la prima cosa, così come l' assistenza alle persone è indiscutibile». Roberto Fico invece per questa volta preferisce restare dentro il perimetro del suo nuovo ruolo istituzionale. Il presidente della Camera dice che «da tempo l' Italia chiede all' Europa di farsi carico con solidarietà degli sbarchi», e che «il gesto della Spagna va in questa direzione».
CONFUSIONE
Ma che la situazione sia confusa lo testimonia anche quanto avvenuto a Carrara: un consigliere comunale di Forza Italia ha proposto una mozione di sostegno all'«inversione di tendenza nella politica del governo sugli sbarchi, ma la mozione non è passata perché la maggioranza Cinquestelle ha votato contro.