SONO FINITE LE SCORTE - GIANFRY FINI DA UN ANNO NON HA PIÙ LA SCORTA, MA AL SENATORE ALDO DI BIAGIO (IERI FINIANO, OGGI ALFANIANO) NON STA BENE, E PRESENTA UN'INTERPELLANZA PARLAMENTARE - BUBBICO: "NON CI SONO PIÙ ELEMENTI DI RISCHIO" - TRANQUILLI: HA SEMPRE UNA SEGRETERIA E UN UFFICIO IN QUANTO EX PRESIDENTE DELLA CAMERA

Fini ha avuto la scorta dal 1993, come leader di An, fino al 2014, un anno dopo la fine del suo mandato da presidente della Camera - Ora si muove con mezzi propri, ma il suo ex compagno di partito Di Biagio trova la cosa inaccettabile...

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Roberto Grazioli per www.ilfattoquotidiano.it

 

GIANFRANCO FINI GIANFRANCO FINI

Niente più scorta, e da quasi ormai un anno, per Gianfranco Fini. Il governo ritiene che l’ex presidente della Camera protagonista della “svolta di Fiuggi”, ma anche dello scontro con Silvio Berlusconi che pose una pietra tombale sulle sue aspirazioni a diventare il leader del centrodestra, non è più ormai da quasi un anno soggetto esposto a “concreti ed attuali indicatori di rischio”.

 

L’eliminazione di ogni forma di tutela nei confronti di Fini, sotto scorta dal 1993 prima da leader di An e poi come vicepresidente del Consiglio, ministro degli Esteri e, infine, presidente della Camera dei deputati nella scorsa legislatura, viene spiegata in Senato dal viceministro all’Interno Filippo Bubbico con una breve e scarna risposta ad una interpellanza di Aldo Di Biagio, proveniente anche lui dalle file di Alleanza nazionale. Che l’ex presidente della Camera fosse rimasto privo di guardie del corpo, d’altra parte, è cosa nota da circa un anno.

 

roberto menia gianfranco fini roberto menia gianfranco fini

“Dal 1993 in poi – ricorda il rappresentante del Viminale – l’on. Gianfranco Fini è stato destinatario di misure di protezione ravvicinata, prorogate di volta in volta in relazione agli incarichi politici, governativi e istituzionali ricoperti ed alle numerose espressioni di minaccia di cui è stato destinatario nel corso della carriera politica.

 

GIANFRANCO FINI CON JEAN MARIE LE PEN GIANFRANCO FINI CON JEAN MARIE LE PEN

Nel tempo, il profilo di rischio della personalità si è affievolito comportando, di conseguenza, un adeguamento delle misure tutorie disposte in suo favore. In particolare, nel mese di giugno 2013 (a qualche settimana dalla fine della legislatura in cui presiedeva la Camera e dalla sua non rielezione in Parlamento) il prefetto dl Roma ha proposto una prima rimodulazione della misura tutoria da un secondo livello, “scorta su auto specializzata”, ad un terzo livello, “tutela su auto specializzata”.

 

GIANFRANCO FINI CON JEAN MARIE LE PEN ALL ASSEMBLEA MSI GIANFRANCO FINI CON JEAN MARIE LE PEN ALL ASSEMBLEA MSI

Successivamente, nel gennaio 2014, il dispositivo è stato ulteriormente rimodulato ad un quarto livello, “tutela su auto non protetta“. Infine, il 7 agosto 2014, sempre su proposta del prefetto di Roma, è stata disposta la revoca della stessa misura tutoria, espletata dall’Ispettorato di pubblica sicurezza Viminale, “attesa l’assenza di concreti ed attuali indicatori di rischio, direttamente riferibili al dottor Gianfranco Fini, confermati anche da ulteriori approfondimenti”.

Gianfranco Fini Gianfranco Fini

 

Per cui, da allora Fini si muove, a Roma e fuori dalla capitale, con mezzi propri. Anche per recarsi alla Camera dei deputati, dove ancora per qualche anno ha a disposizione, in quanto ex presidente, un ufficio e del personale di segreteria.

FABIO GRANATA ALDO DI BIAGIO FABIO GRANATA ALDO DI BIAGIO ALDO DI BIAGIO LA FINE DI FUTURO E LIBERTA ALDO DI BIAGIO LA FINE DI FUTURO E LIBERTA

 

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