SOVRANISTI DI TUTTA EUROPA, UNITEVI! - A METÀ APRILE AL CIRCO MASSIMO DI ROMA MEGA RADUNO CON ORBAN E LE PEN PER LANCIARE SALVINI COME CANDIDATO ALLA GUIDA DELLA COMMISSIONE UE - IL LEADER LEGHISTA ATTACCA IL PPE CHE POTREBBE CACCIARE ORBAN: “SAREBBE BIZZARRO SE VENISSE ESPULSO DAL PPE SOLTANTO PERCHÉ DIFENDE LE FRONTIERE DEL SUO PAESE…”

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Mario Ajello per “il Messaggero”

 

Non solo il nuovo responsabile Esteri del partito, nominato ieri da Salvini e si tratta dell'europarlamentare Marco Zanni eletto con M5S, è stato strappato dalla Lega ai 5Stelle.

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Ma anche un luogo simbolico delle adunate grilline, il Circo Massimo, potrebbe diventare il set - Quo Vadis? A Bruxelles, per espugnarla e stravolgerla! - del mega evento che Salvini ha deciso di far organizzare a Zanni a Roma, a metà aprile. In cui arriveranno tutti i sovranisti continentali, per lanciare in pompa magna la corsa alle Europee. E per celebrare Salvini come capo di tutti, come Euro-Capitano dei nazional-populisti, e probabilmente - l' ipotesi sale e scende e ora è di nuovo in fase di salita - come candidato alla guida della commissione Ue.

manifestazione a milano contro salvini e orban 4

 

Molti, anche Marine Le Pen, stanno spingendo in questo senso: «Matteo, il nostro portabandiera non puoi che essere tu». Perché il Carroccio, e il suo leader, sono al momento quelli di gran lunga più in spolvero tra i tanti della famiglia sovranista.

 

Dunque, dopo le bighe toccherà al Carroccio di correre al Circo Massimo? La location del super evento potrebbe ancora cambiare, visto che la macchina organizzativa e appena partita, ma la scelta è caduta su Roma e il fatto che da Roma parte l' operazione per conquistare Bruxelles - così ieri spiegavano confidenzialmente nel quartiere generale leghista di via Bellerio dove Salvini ha riunito il consiglio federale del partito - ha una valenza simbolica particolare: «L'Italia vuole riprendersi, a partire dalla sua Capitale, quella piena sovranità nazionale che anni di vassallaggio dei nostri governi al diktat di Bruxelles ci hanno scippato». Salvini punta molto su questa manifestazione per cui si sta pensando al titolo: «L'Europa che cambia e che sogna».

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MADRINA E BOMBER

Ci sarà anche Orban? Nel caso venga espulso dal Ppe, la decisione è prevista il 20 marzo, il premier ungherese non soltanto ci sarà ma sarà la guest star della grande parata nel cuore antico di Roma. La madrina è la Le Pen. Salvini il bomber. E forse lo spitzenkandidaten, pronto poi a dialogare con «la parte migliore del Ppe».

 

Ovvero anzitutto con Orban, se egli non viene cacciato dai popolari (e Berlusconi si sta sbracciando perché ciò non avvenga) e comunque il capo leghista ha appena voluto rendere pubblica la sua continua frequentazione con il collega ungherese: «Ci siamo proprio poco fa - ha detto Salvini - scambiati dei messaggi con Orban. Sarebbe bizzarro se venisse espulso dal Ppe soltanto perché difende le frontiere del suo Paese. È un leader democratico, eletto democraticamente e mandarlo via non mi pare il massimo della democrazia».

matteo salvini viktor orban 3

 

Alla festa della nuova Europa, oltre al Rassemblement National francese, ci sarà il Pvv olandese di Geert Wilders che a settembre a Cernobbio, davanti al lago con Salvini, aveva celebrato così il Capitano: «Matteo è il numero uno». Ed è anche, il mese prossimo, il padrone di casa della manifestazione contro lo strapotere della «tecno-burocrazia finanziaria di Bruxelles»: questo sarà il frasario pronto a sbarcare nell' Urbe da ogni angolo dell' Europa.

 

BENEDIZIONE DI TRUMP

WILDERS

Ma anche la benedizione di Trump potrebbe arrivare. La Lega, anche sulla vicenda cruciale del trattato commerciale con la Cina, sta in fase di grande simpatia con l' amministrazione americana. E il buon rapporto con Oltreoceano, coniugato alla attenuazione pubblica del legame con la Russia di Putin, serve al leader leghista per stringere l' alleanza con tutti i super-atlantisti dell' est Europa, a cominciare dal partito polacco del presidente Kaczynski.

 

Se il patto Lega-Pis si chiude, anche il leader di Varsavia o i suoi colonnelli potrebbero essere sul palco a Roma. E ancora: gli austriaci di Fpo, i tedeschi di Afp, i fiamminghi di Vlaams Belang, gli inglesi di Ukip. Non si esclude la partecipazione dei sovranisti finlandesi e di quelli svedesi. Alcuni di questi gruppi sono stati convocati, per il 29 marzo sempre a Roma, alla festa dei giovani sovranisti. Ma adesso il vero evento è quest' altro. E comunque i sondaggi che si trovano sulla scrivania del leader a via Bellerio attestano il Carroccio per il 26 maggio tra il 32 e il 36%. Così - viene spiegato si porterebbero a casa almeno 8-9 seggi nel nord-Ovest e 7 nel nord-Est.

 

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Mentre nel Mezzogiorno il partito, in vista del voto europeo e delle continue tornate amministrative dopo quella delle regionali del 24 marzo in Basilicata, va strutturato meglio. Non a caso Stefano Candiani, fedelissimo di Salvini che si occupa di queste cose, ieri era in Sicilia. Il local e il global insomma convivono nella strategia leghista. E l' adunata dei sovranisti europei sarà il trionfo di questo meticciato (ma guai a usare, da quelle parti, questa espressione).