SPACCANAPOLI SPACCASINISTRA - JENA: “A NAPOLI LA SINISTRA SI DIVIDE TRA UN PREFETTO E UN MAGISTRATO, QUALCUNO CHIAMI I CARABINIERI” - SI SCONTRERANNO IN SEI AL PRIMO TURNO PER LA POLTRONA DI SINDACO - MASTELLA, PASQUINO E LETTIERI SI DIVIDONO IL VOTO DI DESTRA, MA È IL CENTROSINISTRA A SQUAGLIARSI DIVISO TRA MORCONE E DE MAGISTRIS - MASTELLA: \"CHIAMERÒ LA LISTA WHY NOT. DE MAGISTRIS MI HA ROVINATO LA VITA\"...

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1- QUALCUNO...
Jena per \"La Stampa\"
- A Napoli la sinistra si divide tra un prefetto e un magistrato, qualcuno chiami i carabinieri.

MARIOMARIO MORCONE

2- MASTELLA: \"CHIAMERÒ LA LISTA WHY NOT\" - \"DE MAGISTRIS MI HA ROVINATO LA VITA E A DIMETTERMI HO SBAGLIATO\"
\"Chiamerò la mia lista per sindaco a Napoli WHY NOT\". Lo ha detto Clemente Mastella in diretta alla Zanzara in onda da Strasburgo su Radio 24. \"Non saluto De Magistris perché mi ha rovinato la vita volutamente. Io non ho mai fatto schifezze e non le avrei fatte di certo a casa mia, a Catanzaro\". Poi conclude l\'ex ministro di Giustizia a Radio 24: \"Con il senno di poi, non mi sarei dimesso. In Italia solo io e Cossiga ci siamo dimessi e oggi non lo farei\"

3- MORCONE E DE MAGISTRIS CANDIDATI \"SPACCANAPOLI\" - PREFETTO ED EX PM IN CAMPO CON PD E IDV, IL CENTROSINISTRA SI SQUAGLIA...
Carlo Bertini per \"La Stampa\"

LuigiLuigi De Magistris GetContent asp jpeg

Sei candidati in cerca di voti: tanti saranno i cavalli in corsa alle amministrative partenopee il prossimo 15 maggio e solo due resteranno in pista due settimane dopo, perché c\'è da scommettere che la gara si concluderà al ballottaggio. Clemente Mastella è stato il primo mesi fa a entrare in scena, sicuro di riscuotere consensi moderati in una zona dove può ancora spendere il suo nome; gli «amici» dell\'Udc gli oppongono il rettore di Salerno Raimondo Pasquino, con la benedizione di De Mita, Fini e Rutelli.

Il Pdl è orientato su Gianni Lettieri e anche i «grillini» vogliono esser della partita, malgrado la folta concorrenza a sinistra: per archiviare la brutta figura delle primarie di gennaio finite a schiamazzi, il Pd schiera il prefetto Mario Morcone che ieri ha dato il suo placet, candidato di profilo istituzionale che avrebbe dovuto mettere d\'accordo gli alleati.

CLEMENTECLEMENTE MASTELLA SANDRA LONARDO

E invece tempo una settimana e la coalizione si è squagliata, ognuno per la sua strada, come fanno notare i Verdi di Bonelli. De Magistris, appoggiato dagli ex comunisti di Ferrero, non molla, «sono già in campagna elettorale e Morcone è il candidato della conservazione».

GiovanniGiovanni Lettieri

Anche perché Di Pietro lo sostiene a spada tratta, forte del consenso del popolo viola e dello sgambetto regalato come suo costume al Pd di Bersani. E in mezzo i vendoliani, da giorni in crisi non sapendo da che parte stare: una metà non ama De Magistris e non vuole mollare l\'alleanza col Pd, mentre l\'altra non intende lasciare la bandiera dell\'ex pm sventolare sulle teste del proprio popolo. E quindi da ieri sera 150 iscritti a Sel si fronteggiano in un\'assemblea tormentata, pronti a contarsi sabato per sciogliere il dilemma.

VENDOLAVENDOLA

«Io presiedo la riunione e non mi schiero - spiega Gennaro Migliore, braccio destro di Vendola - ma i primi quattro interventi sono stati due a favore di Morcone e due per De Magistris...». Comunque vada, e sembra che tra i vendoliani per ora sia in testa Morcone, la divisione non paga e nessuno dei candidati parte favorito al primo turno. Tanto che Di Pietro chiede al Pd di ripensarci, il Pd accusa l\'Idv di aver lavorato contro l\'unità indebolendo il fronte. E Mastella lancia un anatema, «se vince De Magistris è la fine per Napoli e del Pd», anche perché ha il dente avvelenato con l\'ex pm che lo inquisì nell\'inchiesta «Why Not».

renzirenzi matteo

E se il disastro delle primarie non incoraggerà gli elettori Pd a precipitarsi alle urne, nel caso Morcone al primo turno abbia meno voti di De Magistris e Pasquino, non è escluso che dalla capitale arrivi l\'indicazione di appoggiare al ballottaggio il candidato terzopolista. Ipotesi già valutata, sembra, da Bersani con Casini, e che servirebbe a darebbe corpo alla «Grande Alleanza» in una sfida cruciale come Napoli.

SERGIOSERGIO CHIAMPARINO - copyright Pizzi

Ma mentre il centrosinistra si scanna al Sud, da Roma i due sindaci del CentroNord in vetta alle classifiche di popolarità, Matteo Renzi e Sergio Chiamparino, impartiscono lezioni di bella politica su scala nazionale, bocciando la strategia delle sante alleanze: «Di ammucchiate - sostiene Renzi - ce ne sono state già troppe nella politica italiana».

 

 

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