SVEGLIATE DIBBA SULL'AMACA IN MESSICO: LA TAV PROCEDE SPEDITA! - LA CORTE DEI CONTI HA FIRMATO LA DELIBERA DEL CIPE, ORA È TUTTO PRONTO PER LA GARA DA 2,3 MILIARDI - SE DAVVERO LA GARA INTERNAZIONALE SARÀ LANCIATA FRA POCHE SETTIMANE SARÀ POSSIBILE RISPETTARE IL CRONOPROGRAMMA CONCORDATO CON L' UNIONE EUROPEA E NON CORRERE IL RISCHIO DI PERDERE IL FINANZIAMENTO DI BRUXELLES

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Maurizio Tropeano per ''la Stampa''

 

alessandro di battista in messico alessandro di battista in messico

Il via libera della Corte dei Conti è arrivato il 19 di luglio pochi giorni prima che il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, minacciasse di considerare ostile ogni avanzamento della Torino-Lione. Il parere positivo dei giudici contabili su due delibere del Cipe, tra gli ultimi atti firmati da Paolo Gentiloni come presidente del Consiglio, e la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sono un passo in avanti per chi vuole realizzare la Torino-Lione perché completano, anche da un punto di vista formale, l' iter autorizzativo legato all' accordo internazionale firmato, e poi ratificato dai parlamenti di Italia e Francia.

 

In quelle delibere, infatti, si dà il via libera allo spostamento del cantiere per lo scavo del tunnel di base da Susa a Chiomonte e vengono fissate nero su bianco circa 150 prescrizioni messe a punto dai ministeri dell' Ambiente e dei Beni culturali e dalla Regione Piemonte.

 

Prescrizioni relative, fra l' altro, alla pianificazione paesaggistica e urbanistica, alla gestione delle terre e delle rocce da scavo, all'«area del cantiere di Salbertrand», alle opere sul Torrente Clarea, al monitoraggio ambientale, alla tutela della fauna e alla valorizzazione del territorio.

 

TAV TORINO LIONE TAV TORINO LIONE

La pubblicazione del documento di fatto rende più agevole il percorso - si stanno completando le valutazioni tecnico-giuridiche in vista della pubblicazione degli appalti sulla Gazzetta Europea - che dovrebbe portare il consiglio di amministrazione di Telt a bandire entro settembre la gara da 2,3 miliardi per l' avvio dei cantieri della mega-galleria di 57,5 chilometri in Francia. Se davvero la gara internazionale sarà lanciata fra poche settimane sarà possibile rispettare il cronoprogramma concordato con l' Unione europea e non correre il rischio di perdere il finanziamento di Bruxelles.

 

Due parlamentari di Forza Italia, Osvaldo Napoli e Daniela Ruffino, si dicono convinti che mentre «il governo traccheggia, tergiversa e prende tempo la Tav» vada «avanti come dimostra la pubblicazione della delibera 30 del Cipe». La stampa sulla Gazzetta Ufficiale, invece, sicuramente non basterà per superare l' ostacolo politico rappresentato dal No dei Cinque Stelle ma renderà più complicato bloccare l' opera.

alessandro di battista in messico alessandro di battista in messico

 

Adesso, infatti, l' ampliamento del cantiere di Chiomonte previsto dalla delibera del Cipe viene autorizzato da un atto pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale, avvallato dai giudici contabili, che autorizza le modifiche spiegando anche che «non comportano variazioni di costo dell' opera né alcun ulteriore onere».

 

Dunque, per chi vuole bloccare la realizzazione della Torino-Lione sarà necessario un passaggio in Parlamento per modificare il trattato internazionale con la Francia. Senza il sì della Lega, che ad oggi non c' è, il M5S non ha i numeri parlamentari per arrivare allo stop. A meno che non si arrivi ad una revisione parziale, a cui stanno lavorando i pontieri tecnici e politici, che prevede la realizzazione del tunnel di base ma punta alla cancellazione della stazione internazionale di Susa e al blocco del tunnel alle porte di Torino con risparmi complessivi per 1,6 miliardi.

CANTIERE TORINO LIONE TAV VAL DI SUSA CANTIERE TORINO LIONE TAV VAL DI SUSA

 

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