TERRORE GLOBALE – DOPO LE STRAGI, IN ITALIA SCATTA L’ALLARME DEL VIMINALE A TUTTE LE PREFETTURE E ALLE FORZE DI POLIZIA – CONTROLLI A CAMPIONE E VIGILANZA RAFFORZATA NELLE LOCALITÀ TURISTICHE, IN PORTI, STAZIONI E AEROPORTI


Francesco Viviano per “la Repubblica

 

CONTROLLI A FIUMICINO

L’allerta c’è, anche in Italia. E le misure di sicurezza si fanno più stringenti. «Sono stati rafforzati i controlli nelle località di maggior afflusso turistico e di persone su snodi ferroviari e autostradali e negli aeroporti. E saranno effettuati a controlli a campione. Tutto questo potrebbe portare qualche piccolo disagio, ma si avrà cura di evitare ogni allarmismo, confidando nella consapevolezza che qualsiasi misura adottata è finalizzata alla tutela preventiva dell’incolumità di tutti».

 

 Così il prefetto di Venezia, Domenico Cuttaia, informa turisti e cittadini dopo un summit con il procuratore distrettuale antiterrorismo della città, Adelchi d’Ippolito e i vertici delle forze dell’ordine, convocato d’urgenza dopo la circolare del ministro dell’Interno Angelino Alfano, e del capo della polizia, Alessandro Pansa.

 

LINATE

 Il Viminale ha scritto a tutte le prefetture e questure d’Italia per «innalzare il livello di controllo e di sicurezza » dopo i sanguinosi attentati in Tunisia, Francia e Kuwait. Non la solita circolare: stavolta è un vero e proprio allarme perché, come ha detto Alfano, «nessun Paese è a rischio zero ». Per questo va portato al massimo il livello di allerta. Il che vuole dire standard di attenzione più elevati e massimi servizi di vigilanza agli obiettivi sensibili.

 

Da Trieste a Lampedusa, questori, carabinieri, guardia di finanza e tutti i capicentro dei servizi segreti delle città italiane sono stati allertati per fare «squadra», per non sottovalutare qualunque segnale di pericolo perché la situazione è cambiata e anche il nostro Paese potrebbe essere obiettivo dei terroristi dell’Is.

 

POLIZIA STAZIONE TERMINI

 Lo sa anche il governatore della Lombardia ed ex ministro dell’Interno, Roberto Maroni: «Gli attentati rilanciano l’allarme sicurezza per Expo? A gennaio avevo proposto di sospendere Schengen per garantire la sicurezza durante Expo, ma il Governo ha deciso diversamente e mi auguro che ora abbia la capacità di evitare infiltrazioni. Certo, quello che succede sull’immigrazione non va in questa direzione perché i barconi che approdano dalla Libia o dalla Tunisia potrebbero avere a bordo gli stessi che ieri hanno preso parte alla terribile strage avvenuta in Tunisia».

 

CARABINIERI STAZIONE TERMINI

Milano, certo, è tra gli obiettivi sensibili come lo sono il Vaticano (in vista del Giubileo), le sedi istituzionali e le ambasciate. Particolare attenzione viene prestata a quello che accade ai confini con la Slovenia (i Balcani sono considerati un luogo di reclutamento dei jihadisti in partenza per Siria e Iraq). Vigilanza intensificata, infine, nei centri di accoglienza dei migranti e nei porti di Palermo e Trapani dove arrivano e partono navi da e per la Tunisia. Sono proprio porti, stazioni e frontiere i luoghi che preoccupano di più l’intelligence.

 

«Perché in questi posti — commenta un investigatore — i controlli sono più difficili, le automobili imbarcate sulle navi non sempre vengono monitorate. Stessa cosa per stazioni ferroviarie e metropolitane dove sono stati, però, rafforzati i sistemi di sicurezza ».A Roma e Milano, per esempio, è stato già istituito un “filtro”: i passeggeri accedono ai binari solo dopo avere superato un controllo della sicurezza delle Ferrovie dello Stato.

 

AEROPORTO MILANO MALPENSA

Nel porto di Palermo, dopo l’allarme di alcuni sindacati che criticavano il basso livello di sicurezza, lo scalo è stato dotato infatti di piani concordati con la Prefettura. «Abbiamo appena approvato — afferma il presente dell’autorità portuale di Palermo, Vincenzo Cannatella — il piano “Cristoforo Colombo” pianificando le misure di reazione a eventuali atti terroristici. Abbiamo disposto l’acquisto di due moduli abitativi prefabbricati, in cui potranno essere effettuai, con rispetto della privacy, i controlli dei passeggeri in sbarco-imbarco da e per Tunisi ».

 

Sotto controllo anche le navi da crociera: allertate le compagnie per chiedere collaborazione ai loro servizi di sicurezza. «Allo stato — dice un funzionario della nostra intelligence — non ci sono segnali precisi ma quello che temiamo maggiormente sono i “lupi solitari” ».