LA TRAGEDIA DI UN POLITICO RIDICOLO - DOPO LA CAZZATA DEI DUE FORNI, “GIGGINO” ORA SCOPRE DI ESSERE STATO PRESO PER IL CULO DA TUTTI I PARTITI E PROMETTE IL VIETNAM IN PARLAMENTO E DETTA ORDINI A MATTARELLA: “SI PUO’ VOTARE IL 24 GIUGNO”, ANCHE SE LE NORME NON LO PREVEDONO – PENSATE: CONTAVA SU UNA AUTOCRITICA DI RENZI! - E SULLA RAI...

-

Condividi questo articolo


 

Estratto dell’intervista di Luca De Carolis per il Fatto Quotidiano

 

"Berlusconi e Renzi sono d' accordo. Ora sarà Salvini a decidere se aiutarli o meno a fare un governo contro di noi. Stanno già cercando il pretesto, le riforme o una nuova legge elettorale. Ma una nuova legge non si può fare, ci infileremmo in un inferno. Bisogna tornare al voto, il 24 giugno". Luigi Di Maio parla con toni da trincea […]: "Noi diciamo no a un nuovo Nazareno, magari con Giorgetti premier come ho letto oggi sul Corriere della Sera. E sarebbe ancora peggio un governo di scopo, di tregua o con qualsiasi altra formula: se con 120 parlamentari abbiamo fatto perdere la metà dei voti al partito di governo, con 338 eletti non gli faremmo passare neanche un provvedimento".

MATTARELLA E LUIGI DI MAIO MATTARELLA E LUIGI DI MAIO

 

Di Maio, il Colle valuta un governo di tregua.

I retroscena lasciano il tempo che trovano […] e con il presidente della Repubblica siamo sempre stati molto chiari. Abbiamo fatto il massimo per arrivare a un governo. E i limiti del M5S si conoscevano, dal primo giorno.

 

Ma un governo tecnico potrebbe essere necessario.

Aspettiamo cosa deciderà il Quirinale. Però ricordo che questo tipo di esecutivi hanno solo tagliato diritti sociali […].

 

Lei ha posto tanti veti e una condizione irrinunciabile: lei a Palazzo Chigi. Non ha agevolato, non crede?

Rivendico con orgoglio il no a Berlusconi. E il mio nome come premier non è mai stato il problema.

 

Salvini non le ha mai chiesto un passo indietro?

berlusconi salvini berlusconi salvini

Lui mi ha sempre proposto un accordo con tutto il centrodestra, per un governo guidato da un esponente della loro coalizione […] La più grande bugia è che tutto sia saltato perché io volevo fare il premier a tutti i costi.

 

Il segretario della Lega non le ha mai promesso un passo di lato di Berlusconi? Durante il secondo giro di consultazioni sembrava vicino.

Mai. Mi ha sempre ripetuto: 'Troveremo una soluzione'. Ma non è mai arrivata. E con Berlusconi nel governo non avremmo mai portato a casa nulla per i cittadini.

 

Però lei durante le consultazioni è arrivato ad ammettere che avrebbe accettato un appoggio esterno di Berlusconi e Meloni. Ergo, trattavate anche con loro.

No, ho solo detto che avremmo considerato non ostile il sostegno esterno a un governo con i nostri programmi.

 

Non parlavate più di conflitto di interessi […]. Volevate convincere B. a farsi da parte.

Non è così. La legge sul conflitto d' interessi è fondamentale per noi […]  

 

BERLUSCONI SALVINI BERLUSCONI SALVINI

Perché con Salvini non avete rotto prima?

Noi abbiamo provato a formare un governo, basandoci su un contratto con cose da fare per gli italiani. Ma è ormai chiaro che in tutti questi giorni Renzi, Berlusconi e Salvini si sono sempre sentiti con lo scopo di impedirci di governare. Volevano solo perderete tempo, per arrivare alle Regionali in Friuli.

 

La vostra base si è infuriata per la trattativa con il Pd.

Lo so. Era l' ultima cosa che volevamo fare, perché sui territori combattiamo i loro governatori e sindaci […]. Infatti li volevo vincolare a un accordo, non era un' alleanza.

 

I vostri attivisti preferiscono la Lega: perché?

Perché Salvini è sembrato una novità. Ma ora lo stiamo conoscendo.

 

Però sembravate credere a un' intesa col Pd.

salvini di maio salvini di maio

Pensavo che il senatore semplice Renzi potesse permettere un processo di rinnovamento nel Pd, accettando un' autocritica dopo la batosta elettorale. Poi però è andato in tv e ha rotto tutto, prima della direzione del Pd. Ma anche il Colle aspettava la loro direzione: i dem avevano fatto capire di attenderla.

 

In Friuli siete andati malissimo. Brutto segnale, no?

Il risultato è in linea con le Amministrative del 2017 […] .

 

E ora? Renzi, Lega e FI faranno un governo assieme?

I due sconfitti, Renzi e Berlusconi, stanno provando in tutti modi a fare un esecutivo per tenere fuori il Movimento. E Salvini glielo permette.

 

Salvini rifiuta il Pd.

MATTEO SALVINI E MATTEO RENZI MATTEO SALVINI E MATTEO RENZI

Io so che lui non può liberarsi di Berlusconi, per motivi politici e probabilmente anche personali. Non è libero.

 

Il leghista Fedriga ha aperto a un governo a tempo per la legge elettorale.

Ma quale tempo? Se iniziano, non mollano il governo neanche morti.

 

Ma una nuova legge serve, non crede?

Non si può fare, perderemmo anni a discuterne. Già mi immagino Salvini dirmi: 'Io sono per il premio di lista, ma Berlusconi lo vuole per la coalizione'.

 

Quindi nuove elezioni? A giugno non si può, le norme sul voto all' estero impongono un preavviso di almeno 60 giorni.

No, si può votare il 24 con i ballottaggi. Quelle norme sono in un regolamento ministeriale, che non può impedire l' esercizio del diritto al voto, diritto costituzionale.

 

BEPPE GRILLO - DI MAIO - DAVIDE CASALEGGIO BEPPE GRILLO - DI MAIO - DAVIDE CASALEGGIO

Lei invoca il voto a breve anche per poter fare più facilmente una deroga all' obbligo dei due mandati.

Non è certo un problema. Su questo dovrà decidere il garante, Beppe Grillo […]. Ma io auspico che la regola possa rimanere.

 

In una email ai parlamentari si lamenta dei tg Rai e promette che presto sostituirete tutti i direttori. Sarà vendetta, con lottizzazione.

No, ho solo detto che applicheremo una legge per eleggerli con criteri meritocratici e non più politici. Quindi qualcuno potrebbe anche non restare.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...

FLASH! – COSA DIREBBE LA “VECCHIA” DANIELA SANTANCHÈ DELL’ATTUALE MINISTRO DEL TURISMO? LA “PITONESSA” NEGLI SCORSI ANNI HA CHIESTO LE DIMISSIONI DI TUTTI: DA FINI A BOSCHI, DA LUCIA AZZOLINA FINO AI SUOI BERSAGLI PREFERITI, I GRILLINI DI MAIO, CONTE E BONAFEDE. BASTAVA CHE VENISSE APERTA UN’INDAGINE E LA SOLERTE (EX) PROPRIETARIA DEL TWIGA PARTIVA ALL’ASSALTO. ORA CHE UN’INCHIESTA TOCCA DA VICINO LEI, PERÒ, NIENTE, NON MOLLERÀ PERCHÉ “NESSUNO HA CHIESTO LE MIE DIMISSIONI…”