TU VO’ FA L’AMERIKANO - RENZI SNOBBA I POTERI MORTI DI CERNOBBIO E CONFINDUSTRIA, MA CORRE A NEW YORK PER IL “COUNCIL ON FOREIGN RELATIONS”. SPONSOR? IL SUO AMICONE MARPIONNE


Giuliana Ferraina per “il Corriere della Sera

 

Matteo Renzi

No a Cernobbio, ma sì al Council on Foreign Relations. Matteo Renzi non è andato al Forum Ambrosetti di imprenditori, economisti e banchieri organizzato a inizio settembre sul lago di Como. Ma non rinuncia al rituale di presentarsi a uno dei think tank più influenti in America, nonché editore del bimestrale «Foreign Affairs», che per le sue analisi e i dibattiti è considerata da molti una delle riviste più autorevoli di politica estera ed economia. Sono passati di qui, nel primo periodo del proprio incarico, anche Mario Monti ed Enrico Letta, che però da presidenti del Consiglio in passato sono andati anche a Cernobbio (e continuano ad andarci da ex).

 

MARCHIONNE AL MEETING DI RIMINI

L’appuntamento con il premier italiano è fissato per mercoledì 24 settembre, nell’antico edificio che ospita il Cfr, tra la 68a Strada e Park Avenue, nell’Upper East Side a Manhattan. Gli inviti sono già arrivati, l’altra sera via email. Per confermare la presenza, bisogna registrarsi online o al telefono. Il titolo dell’incontro è «Crescita e posti di lavoro: sfide comuni per Europa e Stati Uniti».

 

A discutere con Matteo Renzi ci sarà Ruth Porat, la donna più potente di Wall Street, classe 1957, dal 2010 chief financial officer e vice presidente esecutivo di Morgan Stanley. Non c’è tantissimo tempo: il programma inizierà alle 11.45 con una reception di 15 minuti. Poi alle 12 comincerà il meeting con Renzi.

ruth porat

 

E, com’è tradizione, sarà aperto alle domande dei membri del Council, solitamente gli unici invitati a partecipare (gli inviti rigorosamente non trasferibili, come viene immancabilmente ricordato in ogni occasione). Ma l’evento, in questo caso, sarà «on the records» senza obbligo di riservatezza quindi. A seguire, un pranzo, velocissimo: dalle 13 alle 13.30.

foreign affairs

 

Tra i 4.900 membri del Council, sparsi in tutti gli Usa, ma soprattutto residenti di New York e Washington, qualcuno perfino all’estero, figura anche Angelina Jolie. Ma a sentire Renzi l’attrice non ci sarà. Dovrebbe esserci invece Sergio Marchionne, numero uno di Fiat Chrysler, e presidente del Consiglio per le relazioni tra Italia e Usa, che è tra gli sponsor dell’avvenimento, insieme all’Institute of International Finance. 

council on foreign relations sede di new york