VAI AVANTI TU, CHE IO PROVO A FAR RIDERE - HILLARY CONTINUA LA SUA CAMPAGNA-SIMPATIA AL ''SATURDAY NIGHT LIVE'' (VIDEO), TRUMP RESTA IN TESTA NEI SONDAGG: ''NIENTE CONTROLLI SULLE ARMI, LE STRAGI SONO UN PROBLEMA DI MALATTIE MENTALI. I RIFUGIATI SIRIANI? LI RIMANDERO' A CASA'' (VIDEO)


 

1. VIDEO - L'APERTURA DI ''SATURDAY NIGHT LIVE'' CON HILLARY CLINTON CHE IMITA TRUMP

 

 

 

ANSA - Ruolo inedito per Hillary Clinton al Saturday Night Live. Nel popolare show della Nbc, la candidata alla nomination democratica ha recitato la parte della barista di nome Val in una gag ambientata in un locale, insieme alla comica Kate McKinnon, che interpretava invece il ruolo dell'ex segretario di Stato Usa.

hillary clinton a saturday night live

 

Nella gag sono stati presi in giro alcuni aspetti della campagna elettorale: quando la comica si e' presentata come Clinton, una nonna, la barista Hillary ha detto di chiamarsi Val, "una normale cittadina che crede che l'oleodotto Keystone distruggerà il nostro ambiente", riferendosi al controverso progetto per trasportare fino alle raffinerie del Nebraska il petrolio estratto in Canada e al quale Clinton si è dichiarata contraria solo poco tempo fa.

 

La candidata ha inoltre scherzato sul fatto che avrebbe potuto mostrare il suo sostegno ai matrimoni gay molto tempo fa. Poi imita anche Donald Trump. Quando McKinnon sostiene che tutti quanto non vogliono far altro che parlare del miliardario americano Hillary risponde, imitando la voce di Trump: "Sono tutti dei perdenti".

 

 

2.USA 2016: TRUMP IN TESTA IN IOWA E NEW HAMPSHIRE

Andrea Barbuto per www.america24.com

hillary clinton a saturday night live

 

Donald Trump continua a rimanere in testa nei sondaggi tra i repubblicani. Il magnate americano è infatti ancora al primo posto nelle preferenze degli elettori del Gop in Iowa e New Hampshire, i due stati che daranno il via alle prossime primarie. Eppure, nonostante questa nuova conferma il sondaggio congiunto elaborato in da Nbc News e Wall Street Journal ha evidenziato un calo percentuale rispetto al mese precedente.

 

hillary clinton a saturday night live

Trump ha infatti ottenuto in Iowa il 24% dei consensi seguito da Ben Carson, neurochirurgo conservatore e antiabortista, ormai saldo al secondo posto con il 19% mentre lo scorso mese il tycoon newyorchese aveva raggiunto il 29% dei consensi. Al terzo posto si è piazzata Carly Fiorina con l’8% scalzando cos" Jeb Bush, che è invece sceso al 7% e rischia un’ulteriore caduta dopo le frasi sulla strage nella scuola dell’Oregon (evento che ha commentato dicendo “stuff happens”, cose che capitano).

 

Il magnate del real estate è primo anche in New Hampshire dove invece è a quota 21%, seguito da Fiorina che ha conquistato la fiducia del 16% degli elettori a fronte dell’11% di Jeb Bush. Anche qui, però, il sondaggio di Wsj e Nbc ha evidenziato un calo nei confronti di Trump che lo scorso mese aveva ben 16 punti percentuali di distacco dal secondo rispetto agli attuali 5.

donald trump

 

Sul versante democratico restano invariate le posizioni. Hillary Clinton comanda in Iowa mentre Bernie Sanders mantiene la testa in New Hampshire. L’ex segretario di Stato ha un vantaggio di undici punti percentuali che come ricorda il Wsj è invariato dallo scorso mese ma che scenderebbe a soli cinque punti qualora l’attuale vice presidente degli Stati Uniti, Joe Biden sciogliesse le riserve sulla sua candidatura. Il vantaggio di Sanders in New Hampshire è invece di nove punti e potrebbe addirittura arrivare a 14 con la discesa in campo di Biden.

 

 

3.VIDEO - TRUMP INTERVISTATO DA GEORGE STEPHANOPOULOS

 

 

 

“TASSE, ARMI E LOTTA AL TERRORE COSÌ RILANCERÒ GLI STATI UNITI”

L'intervista di George Stephanopoulos (ABC) pubblicata da la Stampa

 

donald trump come mussolini

Signor Donald Trump, dopo la strage nel college dell’Oregon, lei non vorrebbe leggi più severe sulla vendita delle armi? 
«Non è una questione di armi, ma di malattie mentali. Ci sono luoghi negli Stati Uniti, tipo Chicago, che hanno leggi molto dure sui controlli delle vendite, eppure in termini di violenza stanno peggio di tante altre città. Non è politicamente corretto, ma il problema sono le malattie mentali».


Parliamo del suo piano di tagli alle tasse: molti americani non pagherebbero nulla, ma secondo la Conservative Tax Foundation il deficit aumenterebbe di 10 trilioni in dieci anni.
«Non sanno di cosa parlano. Non aumenterà il deficit perché l’effetto sarà produrre posti di lavoro, e l’economia crescerà in maniera esponenziale. Poi faremo grandi tagli alla spesa, soprattutto al ministero dell’Istruzione».

donald trump


In base alla sua dichiarazione dei redditi, lei ha guadagnato 250 milioni di dollari l’anno scorso.
«No, 605 milioni».


Non otterrà un vantaggio personale dal suo piano fiscale?
«Tutti ci guadagneranno, e i soldi serviranno per investimenti».


Parliamo di politica estera. La Russia sta bombardando in Siria, Hillary Clinton e John Kasich hanno proposto di creare una no fly zone. E’ d’accordo?
«Non credo. Ci conviene sederci e vedere cosa accade. La Russia, quando si chiamava Urss, rimase impantanata in Afghanistan».

donald e melania trump


Pensa che sia caduta in una trappola?
«Penso che non andrà alla grande per loro. Con l’Afghanistan finirono in bancarotta e l’intervento distrusse l’Urss. Ora vanno in Siria, dove ci sono molte trappole. Quando ho sentito che volevano combattere l’Isis, ho pensato: grande, lasciateli fare».


Ma non stanno bombardando l’Isis.
«Non ancora. Ma non vogliono neppure che l’Isis vada in Russia. L’altra cosa a cui guardo poi è Assad. E’ un cattivo soggetto, ma tutti lo sono. Noi appoggiamo i ribelli, ma non sappiamo neppure chi sono».


Allora sarebbe meglio il diavolo che conosciamo?
«Ho parlato con un generale che conosce bene la situazione, mi ha detto che non sappiamo chi sono queste persone: potrebbero essere peggio di Assad. Poi probabilmente dovremo andare contro l’Iran, che sta mandando truppe di terra, e grazie alla fine delle sanzioni ha 150 miliardi in più ed è ricco. E dobbiamo combattere per gente che nemmeno conosciamo? Guarda alla Libia con Gheddafi, l’Iraq con Saddam: pensi che ora stiamo meglio? Io non credo».

donald e marla marple il giorno del matrimonio


C’è anche la crisi dei migranti. Qualche settimana fa lei aveva detto che bisognava aiutarli, ora vuole rimandarli tutti indietro. Cosa è cambiato?
«Non sappiamo chi sono. Tutti uomini: dove sono le donne e i bambini?».

 

Sono la metà dei rifugiati.
«Scusi, ma molta gente dice la stessa cosa. Prima dovevamo prenderne 3000, poi sono diventati 10.000, ora 200mila. Non sappiamo chi sono, potrebbero appartenere all’Isis. Questo potrebbe diventare il più grande cavallo di Troia, dopo l’originale. Se vinco, torneranno indietro».

hillary clinton jimmy fallon donald trump


Anche i bambini?
«Non dovremmo prenderli. L’Europa dovrebbe accollarsi un po’ di problemi. E poi ci sono i Paesi del Golfo, l’Arabia Saudita, il Bahrain, il Qatar, alcuni dei Paesi più ricchi del mondo che non accolgono nessun rifugiato. Loro sono là, e noi dovremmo prendere 200.000 persone, che non sappiamo neppure chi siano?».

hillary clinton jimmy fallon donald trump


Parliamo dei sondaggi. La maggior parte sono positivi per lei.
«Mi sto divertendo molto con la campagna, ed è ancora più divertente quando hai una popolarità così alta. Credo che dipenda dal dissenso. La gente è davvero insoddisfatta dei politici, e di come hanno gestito male il Paese. Sono solo chiacchiere e niente azione. Li conosco bene, ho avuto a che fare con loro tutta la vita. Penso che noi stiamo avendo un grande impatto. Quando vedi che i dibattiti sulla Cnn o la Fox hanno 23 o 24 milioni di spettatori, significa che molte persone che non avrebbero seguito la campagna ora si stanno interessando. Perciò penso che sto facendo un grande servizio al Paese».

donald trump a the celebrity apprentice


Ma lei ha detto anche che non è masochista: se i sondaggi cambiassero, si ritirerebbe prima di essere battuto?
«Non è una questione di sondaggi. Sono felice perché sto avanti ovunque. In Florida sto ammazzando il governatore e un senatore. Sono avanti in Texas. Vincere, vincere, vincere, sto vincendo in tutti gli Stati. 

DONALD TRUMP CON IL PADRE TYCOON


E vinco alla grande anche a livello nazionale. Se questo cambiasse, e non avessi più la possibilità di vincere, mi ritirerei, perché non sono masochista e non ho bisogno di fare la campagna per altre ragioni. La questione più importante però è che voglio rendere l’America di nuovo grande. Penso che possiamo farla più grande di sempre, e questa è la cosa che mi eccita di più. Non i sondaggi, ma l’obiettivo finale, che è far tornare grande questo Paese».