VENERDÌ IL TRIBUNALE CIVILE DOVRA’ ESPRIMERSI SUL CONTRATTO SOTTOSCRITTO DA VIRGINIA RAGGI CON LA CASALEGGIO ASSOCIATI - L’ACCORDO, CHE ORA LA SINDACA DISCONOSCE E CONSIDERA NULLO, PREVEDE UNA SANZIONE O LA DECADENZA IN CASO DI TRASGRESSIONE AI PRINCIPI DEL M5S

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Il.Sa. per il “Corriere della Sera - Edizione Roma”

 

CASALEGGIO RAGGI CASALEGGIO RAGGI

Se non era un impegno, allora perché mai la sindaca lo ha sottoscritto? E se invece era un impegno troppo oneroso, allora la domanda resta: perché la sindaca lo ha sottoscritto? Capita che nessuno ricordi più significato e origine di quel famoso contratto con la penale da 150mila euro che, firmato da consiglieri e sindaca dei Cinque Stelle con la Casaleggio Associati, avrebbe dovuto garantire aderenza ai principi del Movimento e preservarne l'integrità politica pena la sanzione o la decadenza.

 

beppe grillo virginia raggi beppe grillo virginia raggi

Ma siccome non siamo un atollo fuori dalle rotte ma un Paese che ha sue leggi e visto che l'eventuale decadenza di un politico la decide l'elettore (e non la Casaleggio) oggi quel famoso contratto, ad eccezione forse degli militanti che ci credevano, resta un documento ingombrante soprattutto politicamente. Sul quale, fra l'altro, è atteso, venerdì 13, il pronunciamento del giudice civile.

RAGGI GRILLO RAGGI GRILLO

 

Giudice sollecitato dall' avvocato di area Pd Venerando Monello che, sostenendo l'incostituzionalità del contratto, ha finito per trovarsi in sintonia con la stessa sindaca. Virginia Raggi ha infatti appena depositato una memoria sostenendo che il contratto da lei sottoscritto (ma non dalla sindaca di Torino Chiara Appendino, sua collega di Movimento) è nullo in quanto contrasta con le norme civili. Incredibile ma vero, almeno su questo, Raggi concorda con il Pd. E forse oggi che Grillo le ha affiancato un paio di tutor parlamentari la sua riluttanza a riconoscersi in quel contratto è aumentata.

 

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