E’ VERO CHE IL TRIBUNALE DI ROMA HA DATO RAGIONE A BASSANINI GIORGIO CHE ACCUSAVA IL FRATELLO BASSANINI FRANCO DI USARE VOLI DI STATO PER PASSARE IL NATALE IN FAMIGLIA, MA CHE FINE HANNO FATTO LE CONTRO-ACCUSE MOSSE DAL CAPO DELLA CDP?


Chiara Paolin per il "Corriere della Sera"

Franco Bassanini e Linda Lanzillotta

Mastica amaro il grande Franco Bassanini quando deve rispondere allo scoop di Libero. Certo 4.500 euro di spese legali sono niente per chi guadagna più di mezzo milione l'anno da almeno dieci anni a questa parte. Ma sono soldini che sanno di sconfitta amara, e familiare, perchè il potente presidente della Cassa depositi e prestiti, cioè la cassa di sicurezza dello Stato, ha perso la battaglia col fratello Giorgio, reo di averlo accusato via etere di pubblico spreco.

Successe tutto il 4 giugno 2009, quando alla Zanzara, su Radio24, si chiacchierava di casta e costi. Un certo Giorgio Bassanini si presentò al centralino e chiese di parlare in diretta. Sparò un missile aria-aria contro Franco, il di lui fratello, che da responsabile della Funzione pubblica per il governo Prodi se ne andava in giro per l'Italia con l'aereo di Stato portandosi dietro "pure i fratelli".

FRANCO BASSANINI

Dopo qualche minuto, intervenne in diretta l'accusato, imbestialito e colpito nell'onore: lui, già deputato del Partito Comunista, poi socialista critico e infine approdato al Pd, negò di aver fatto un uso privatistico del volo pubblico. Giurò che mai e poi mai, come aveva dichiarato Giorgio, s'era accomodato "per andare a passare il Natale in famiglia, presso Varese, e aveva approfittato dei mezzi a sua disposizione per trasportare anche un terzo fratello".

Scosso dalle fraterne rampognate, Franco - anche professore universitario e consigliere giuridico per Monsieur Sarkozy - annunciò immediata querela e totale vendetta. Ma la storia è finita male, perchè il tribunale civile di Roma ha scoperto che - effettivamente - il ministro Bassanini usò in due occasioni l'aereo di servizio per necessità familiari, caricando in un caso altri tre passeggeri a cognome Bassanini.

cruciani sgarbi x

"Il giudice ha riconosciuto che quei passaggi aerei erano debitamente autorizzati e pienamente legittimi, dovendo rientrare immediatamente a Roma per urgenti ragioni istituzionali (riunione del consiglio dei ministri convocata d'improvviso in giorno festivo o semifestivo; non disponibilità di voli di linea in tempo utile)" commenta oggi Bassanini Franco spiegando che il suo comportamento fu "del tutto legittimo" mentre a Giorgio restava il diritto "di critica politica".

Il dettaglio che non sfugge è grosso così: il presidente ha fatto causa al fratello sostenendo fosse un bugiardo, mentre il giudice ha confermato le coordinate di volo (con bagaglio molto personale). Evitando, per carità domestica, di approfondire le controaccuse sbocciate nel famoso match radiofonico: Franco disse allora che l'unico intento di Giorgio era "rovinargli la reputazione" quando in realtà il cattivo era lui, il fratello capace di "depredare" la mamma nella lunga e ricca storia della famiglia Bassanini.

L'Impero nacque con papà Antonio, orfano a 4 anni e in cantiere a 16, diventato un colosso del mattone lombardo e non solo, cattolico e vicino alla Dc. Ora l'eredità (con patrimonio immobiliare da 100 milioni di euro) si gioca tra i figli Franco, Giorgio, Piero, Chiara e Marco: evidentemente, non è facile andare d'accordo quando in ballo ci sono tanti soldi e zero fiducia reciproca.

GIUSEPPE CRUCIANI