LA VIA CRUCIS DI VIRGINIA RAGGI – L’ASSESSORE MAZZILLO VERSO L’ADDIO, RIMPASTO DI GIUNTA IN VISTA, CASALEGGIO AVVISA LA SINDACA: "BASTA SCUSE, CI VUOLE UN CAMBIO DI PASSO" - E A RAGUSA DEBUTTA LA STRANA COPPIA DI MAIO-DI BATTISTA: PROVE GENERALI DI UN TICKET PRESIDENZIALE?

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Ilario Lombardo per “la Stampa”

RAGGI MAZZILLO

 

L' addio di Andrea Mazzillo è questione di ore.

È lo scalpo che i vertici del M5S e gli uomini di Davide Casaleggio pretendono da Virginia Raggi per dimostrare che è in grado di tenere in mano il comando del Campidoglio e dare inizio a quella sterzata che le chiedono da tempo.

 

Ora o mai più, è il messaggio recapitato alla sindaca: «Virginia adesso ci vuole un cambio di passo vero, devi iniziare la fase 2. È passato un anno, non abbiamo più scuse». Sono parole definitive pronunciate allo stesso modo da Casaleggio, da Luigi Di Maio e i deputati-tutor Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede.

 

VIRGINIA RAGGI ANDREA MAZZILLO COLOMBAN

Ieri nelle chat dei grillini che si occupano di Roma è girato nervosamente l' editoriale di Antonio Padellaro sul Fatto , un giornale che rispecchia la pancia dell' elettorato del M5S e che agli occhi dei 5 Stelle funziona da sentinella. Il titolo è esplicito: «Ultima occasione per la sindaca». Padellaro non si risparmia e consiglia a Raggi di sfruttare il mese di agosto per salvare Roma ed evitare di affondare assieme alla città.

 

Per Di Maio e Casaleggio è il campanello d' allarme definitivo. Questa volta però pure Raggi sembra reattiva, pronta ad assumere di persona iniziative muscolari contro un suo fedelissimo come Mazzillo, anche a costo di dover affrontare la corsa alla chiusura del bilancio di consolidamento, a fine settembre, senza l' assessore che ne ha seguito l' iter.

 

 

VIRGINIA RAGGI E ANDREA MAZZILLO

La frattura su Atac e la cacciata di Mazzillo sono l' occasione per un rimpasto di giunta che segnerà l' avvio della tanto agognata fase 2. Che prevede una moltiplicazione delle poltrone. Lo schema delle prossime mosse è già appuntato su carta, con un solo punto interrogativo: l' assessorato alle Partecipate. Come annunciato, Massimo Colomban, il vero avversario di Mazzillo, lascerà prima di settembre. Il piano sulla razionalizzazione delle municipalizzate è già pronto.

 

raggi casaleggio

Bisogna solo applicarlo. Chi lo farà? Molto dipende se l' assessorato di Colomban verrà accorpato al Bilancio, come era in origine. E allora ad occuparsi delle partecipate, a cominciare dalla disastrosa Atac, sarà il successore di Mazzillo. Di sicuro ci saranno nuovi assessori ad hoc per Lavori pubblici e per Patrimonio e politiche abitative, altre deleghe che appartenevano al titolare del Bilancio. Pezzo dopo pezzo lo scorporo servirà a evitare il concentramento di potere in poche mani.

 

È la stessa logica usata lo scorso ottobre, quando, dopo un mese di commedia degli equivoci per la ricerca del sostituto di Marcello Minenna (il primo dei vari assessori al Bilancio caduti), e dopo rifiuti e dimissioni lampo, alla Casaleggio decisero di assegnare le partecipate al fedele Colomban e imposero a Raggi di trovare subito un uomo per il Bilancio.

 

CASALEGGIO RAGGI

La scelta, di ripiego, ricadde su Mazzillo, mandatario economico in campagna elettorale. «Questa volta abbiamo già i nomi dei nuovi assessori» assicurano oggi dal M5S e nel rimpasto dovrebbe anche spuntare il nuovo capo della segreteria politica della sindaca, ruolo che ricopriva Salvatore Romeo.

 

La via crucis di Raggi cominciata un anno fa, sempre e solo sulle nomine, non si è mai interrotta. Mazzillo paga la sua contrarietà al concordato preventivo come soluzione per Atac.

 

GRILLO DI MAIO DI BATTISTA

L' operazione promossa da Colomban vuole far saltare alcune teste tra i dirigenti e paradossalmente è in linea con le critiche mosse prima dell' addio dall' ex dg Bruno Rota, anche lui inviato da Milano. Ha stravinto la linea lombardo-veneta di Casaleggio Jr che oggi sarà a Roma, per presentare nella sede della stampa estera la piattaforma Rousseau e la nuova funzione che permetterà anche ai non iscritti al M5S di partecipare da osservatori alle composizioni delle leggi. Una piccola rivoluzione per il M5S, fatta anche per allargare la platea dei possibili elettori in vista del voto.

 

Ci sarebbe poca voglia di parlare di Roma, le ultime convulsioni capitoline sono parte di un incubo di cui non si vede mai la fine. Per questo i grillini preferiscono concentrarsi sulla campagna siciliana che partirà ad agosto e servirà a tenere alta l' attenzione fino alla proclamazione del candidato premier a fine settembre. Sabato, da Marina di Ragusa parte il tour in coppia di Di Maio e di Alessandro Di Battista. Le prove generali - chiediamo alla Camera a Di Maio - di un ticket presidenziale? Il grillino sorride.

di maio di battista