AL VIA LA LEOPOLDA NUMERO 10, QUELLA DI LUCIO PRESTA - IL TELE-AGENTE DEI VIP E’ IL GRAN REGISTA DELLA MANIFESTAZIONE - I RENZIANI GONGOLANO: “ABBIAMO DOVUTO TOGLIERE I GUARDAROBA: STIAMO SUPERANDO LE 20MILA ISCRIZIONI” - IN FERMENTO LA CAMPAGNA ACQUISTI: “A GIORNI ARRIVERANNO NUOVI PARLAMENTARI” (FORSE DAL MISTO E DA FORZA ITALIA) - IL GOVERNATORE ENRICO ROSSI E ZANDA HANNO CONSIGLIATO AI DEM DI NON PARTECIPARE…

-

Condividi questo articolo


matteo renzi lucio presta matteo renzi lucio presta

S. Can. per “il Messaggero”

 

Sarà la prima Leopolda senza il Pd. E dunque la colonna sonora non potrà che non essere questa: Non avere paura, l'ultima canzone di un altro scissionista, Tommaso Paradiso, ex voce dei The Giornalisti. Quella che andrà in scena a partire da oggi fino a domenica è l'edizione numero 10 della kermesse di Matteo Renzi, pronto a battezzare nell'ex stazione ferroviaria di Firenze Italia Viva. «Abbiamo dovuto togliere i guardaroba: stiamo superando le 20mila iscrizioni», dicono dall'organizzazione.

MATTEO RENZI E LUCIO PRESTA DURANTE LE RIPRESE DELLA DOCUFICTION SU FIRENZE MATTEO RENZI E LUCIO PRESTA DURANTE LE RIPRESE DELLA DOCUFICTION SU FIRENZE

 

La regia dell'evento è nelle mani di Lucio Presta, il super agente televisivo ormai inseparabile braccio destro dell'ex premier (nonché allenatore nel duello tv dell'altro giorno con Matteo Salvini). Si parte oggi parlando di strategie green da mettere in manovra con il ministro Teresa Bellanova, domani poi toccherà a un piano per la famiglia con il titolare del relativo dicastero Elena Bonetti. E sarà anche svelato il nuovo logo (messo ai voti in rete). Domenica il finale: con la piantumazione («Per ogni tessera pianteremo un albero») e una serie di scosse ben assestate alla manovra. «Vedrete - racconta un parlamentare - torneremo all'assalto su Quota 100: non ci piace».

teresa bellanova teresa bellanova

 

LE PAROLE

Lo slogan di questa Leopolda è Italia VentiNove perché il nuovo partito guarda ai prossimi 10 anni. Ma dalle parti del leader aggiungono anche con una battuta Italia VentiNuovi. Arriveranno altri parlamentari a rinforzare la pattuglia di Iv? Renzi sta pensando ai tempi dell'annuncio. «Deciderà Matteo, ma è probabile che ci saranno sorprese in questo senso», raccontano dall'organizzazione.

 

«E comunque sia non arriveranno dal Pd». E dunque dal Misto, ma forse anche da Forza Italia e, addirittura, dal M5S? Anche se la linea sembra essere questa: «I nuovi arrivi saranno ufficializzati dopo la Leopolda, d'altronde l'effetto confronto tv ha fatto aumentare le richieste», raccontano i renziani.

MATTEO RENZI E MARIA ELENA BOSCHI MATTEO RENZI E MARIA ELENA BOSCHI

 

Dunque si tratterà di aspettare. Anche Maria Elena Boschi conferma la notizia: «Non so se anche dal Pd, sicuramente ce ne sono di interessati che arriveranno nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Tra un anno saremo a parlare di tutt'altri numeri». L'unico addio al Nazareno sicuro che si paleserà sarà quello di Isabella Conti, sindaco di San Lazzaro di Savena (Bologna), paladina dei nidi gratis. Per il resto in quota Pd ci saranno il sindaco Dario Nardella, a portare i saluti di Firenze, e l'europarlamentare Simona Bonafè.

davide faraone davide faraone

 

La scenografia gioca molto sul numero 10 e sul palco è stato piazzato un albero, come segnale di quanto l'ambiente sarà centrale. Il convitato di pietra sarà il Pd (e il premier Conte). «Sto vedendo un po' di terrorismo in giro, credo che stiano mettendoci attorno un po' di filo spinato per evitare che arrivino dirigenti dem», dice il capogruppo di Iv al Senato Davide Faraone. In effetti, il governatore Enrico Rossi e il senatore Luigi Zanda hanno consigliato di non andare. Nardella ammette: «C'è curiosità da parte di tutti su questa Leopolda».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…