WIKI-WIKI TRA CAZZI, SCAZZI E SCUSE - ASSANGE A “TIME”: HILLARY CLINTON SI DEVE DIMETTERE - PUTIN: GLI USA SI FACCIANO I CAZZI LORO - DIPLOMATICI USA: SULLE NAZIONI UNITE SOLO RICHIESTE DI ROUTINE, NIENTE SPIONAGGIO - PAKISTAN: BASTA CON I PREGIUDIZI SU DI NOI, IL NOSTRO ARSENALE NON ANDRÀ AI TERRORISTI - SARKÒ AMAVA BUSH - ARABIA SAUDITA: NON È VERO CHE VOLEVAMO L’ATTACCO ALL’IRAN - AMBASCIATORE AMERICANO SI SCUSA CON IL KENIA - CONSIGLIERE PREMIER CANADESE: BISOGNA ASSASSINARE ASSANGE …


nazioni unite

1 - ASSANGE A TIME, CLINTON SI DEVE DIMETTERE...
(Adnkronos/Dpa) -
Hillary Clinton si deve dimettere dopo le rivelazioni riguardo al piano del dipartimento di Stato per spiare le Nazioni Unite. E\' quanto afferma Julian Assange in un\'intervista a Time magazine. \"Deve fare un passo indietro se si puo\' dimostrare che e\' stata responsabile dell\'aver ordinato alla diplomazia americana di spiare le Nazioni Unite violando le convenzioni internazionali firmate dagli Stati Uniti\" ha detto il fondatore di Wikileaks intervistato ieri in collegamento Skype da un localita\' segreta.

2 - DIPLOMATICI USA, SU ONU SEMPLICI RICHIESTE DI ROUTINE CIA...
(Adnkronos)
- Il dispaccio a firma Hillary Clinton in cui si chiede ai diplomatici americani di \'spiare\' di colleghi alle Nazioni Unite non e\' altro che un messaggio di routine che contiene una \"lista di desiderata\" da parte delle agenzia di intelligence. Con richieste che nella maggioranza dei casi vengono disattese. Cosi\' diplomatici americani, interpellati dalla Cnn, difendono Hillary Clinton, della quale oggi Julian Assange ha chiesto le dimissioni per il \'cablegate\', affermando che di fatto non ha mai ordinato di spiare le Nazioni Unite.

ASSANGE

\"La sola idea e\' ridicola e fondata su informazioni sbagliate\", ha dichiarato P.J. Crowley il portavoce del dipartimento di Stato, commentando il documento del luglio 2009 con un ordine in arrivo dal \"SecState WashDc\" firmato \"Clinton\" in cui si danno indicazioni ai diplomatici di avviare un\'azione di raccolta di informazioni. Un documento di cui Crowley non puo\' contestare l\'autenticita\' ma che cerca di ridimensionare, definendola una \"lista di desiderata\" arrivata da \"agenzie esterne\" che di di fatto non chiede ai diplomatici di fare nulla di nuovo o nulla di diverso. E certamente non sono spie.

Affermazioni che vengono confermate da un diplomatico americano alla Cnn: \"questo tipo di dispacci sono una routine e non solo alle rappresentanze presso le Nazioni Unite, sono una lista di priorita\' che sono gli interessi del governo americano\", spiega sottolineando che le agenzie di intelligence americano non comunicano al dipartimento di Stato quale sia l\'interesse nell\'ottenere informazioni e dati sui diplomatici stranieri.

sarkozy NYPD

3 - NEI DISPACCI I TIMORI USA E GB SU ARSENALE PAKISTAN - IL TIMORE CHE MATERIALE NUCLEARE FINISSE IN MANO AI TERRORISTI...
(Adnkronos)
- I diplomatici americani e britannici temevano che materiale nucleare in possesso del Pakistan potesse finire in mano ai terroristi. Questo quanto rivelano i file confidenziali di Wikileaks: in un dispaccio inviato nel 2009 da un alto funzionario britannico, si legge che Londra nutriva \"profonde preoccupazioni circa la sicurezza delle armi nucleari in possesso del Pakistan\".

In uno dei dispacci il cui contenuto e\' appena stato rivelato - si legge sul sito della BBC - l\'ambasciatore americano a Islamabad Anne Patterson comunicava a Washington: \"La nostra principale preoccupazione non consiste nell\'avere militanti islamici che si impadroniscono di un\'intera arma quanto nella possibilita\' che qualcuno che lavora all\'interno di sedi del governo pachistano riesca a contrabbandare all\'esterno mateiale sufficiente a produrre un\'arma\".

George w Bush

4 - NEI DISPACCI L\'AMMIRAZIONE DI SARKOZY PER BUSH...
(Adnkronos)
- Nicolas Sarkozy il presidente piu\' filo-americano dalla seconda guerra mondiale, a sua volta seguito per molto tempo nella sua ascesa passo dopo passo da Washington, che ne adora il \"liberalismo e l\'atlantismo\". I file di Wikileaks descrivono un rapporto di fascino reciproco tra il successore di Jacques Chirac e l\'amministrazione americana. A riferirne e\' oggi \'Le Monde\', precisando che dai dispacci diplomatici del Dipartimento di Stato emerge anche che Sarkozy e i suoi consiglieri frequentano assiduamente l\'ambasciata americana di Parigi, cosi\' come i rappresentanti americani di passaggio nella capitale francese.

E a testimonianza di quanto il rapporto fosse stretto, scrive \'Le Monde\', Sarkozy annuncia la propria candidatura alle presidenziali agli americani il primo agosto 2005, sedici mesi prima dell\'annuncio del 26 novembre 2006 al popolo francese. \"Saro\' candidato nel 2007\", conferma Sarkozy all\'ambasciatore americano Craig Stapleton ed al consigliere economico del presidente Bush, Alan Hubbard. Per la Francia la cosa e\' gia\' evidente, ma non ancora ufficiale, per gli americani, questa conferma anticipata e\' una testimonianza di fiducia, scrive il quotidiano francese.

stephen harper

5 - CONSIGLIERE PREMIER CANADESE, BISOGNA ASSASSINARE ASSANGE...
(Adnkronos)
- \"Credo che Julian Assange debba essere veramente assassinato\". E\' questa l\'affermazione shock rilasciata durante un\'intervista alla televisione canadese Cbc da Tom Flanagan, un consigliere del premier Stephen Harper, che - di fronte ad un esterrefatto giornalista - ha aggiunto che Barack Obama dovrebbe \"assoldare un killer o forse usare un drone o qualcosa del genere\".

A questo punto il conduttore ha interrotto il suo ospite facendogli notare che stava dicendo \"cose particolarmente pesanti\". Flanagan ha scherzato rispondendo di \"sentirsi molto macho\" e poi ha ribadito: \"non sarei per nulla infelice se Assange scomparisse\".

Il consigliere di Harper ha duramente criticato le rivelazioni di Wikileaks: \"questa e\' veramente roba che non dovrebbe essere pubblica, anche se in maggioranza si tratta di una serie di pagine probabilmente innocue, vi sono delle cose che veramente possono complicare le relazioni internazionali e possibilmente portare ad una guerra\".

6 - RIAD, FALSE RIVELAZIONI SU PRESSIONI PER ATTACCO USA A IRAN...
(Aki) -
L\'Arabia Saudita non ha mai esercitato pressioni sugli Stati Uniti per spingerli ad attaccare l\'Iran. E\' quanto sostiene l\'ambasciata saudita a Teheran, smentendo il contenuto di alcuni documenti riservati svelati nei giorni scorsi da Wikileaks. \"L\'Arabia Saudita respinge queste notizie - ha affermato l\'incaricato d\'affari in Iran all\'agenzia Mehr - Non la prima volta che i media sollevano questioni del genere\".

AHMADINEJAD

Per la fonte, la diffusione di questo genere di informazioni è destinata esclusivamente a creare tensioni tra l\'Arabia Saudita e la Repubblica Islamica. Anche il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad nei giorni scorsi ha liquidato le rivelazioni di Wikileaks come \"non credibili\". \"Siamo amici dei nostri paesi vicini e queste mosse maliziose non produrranno effetti sulle nostre relazioni\", ha detto.

7 - PAKISTAN: \"FUORI LUOGO\" TIMORI USA SU ARMI NUCLEARI...
(Apcom)
- Islamabad bolla come \"fuori luogo\" i timori espressi da Stati Uniti e da altri Paesi sul rischio che le armi nucleari pachistane finiscano nelle mani di terroristi islamici, emersi nei documenti americani diffusi da Wikileaks.

Asif Ali Zardari

\"I loro timori sono fuori luogo - ha detto alla France presse Abdul Basit, portavoce del ministero degli Esteri pachistano - non c\'è mai stato un solo incidente che abbia interessato il nostro materiale fissile, a indicare quanto siano serrati i nostri controlli sugli impianti\". In un documento datato 4 febbraio 2009, l\'allora Ambasciatrice Usa Anne Patterson scrisse che \"la nostra maggiore preoccupazione non è data da un singolo militante islamico che ruba un\'arma, quanto piuttosto dalla possibilità che qualcuno che lavora nelle strutture del governo possa pian piano portare via materiale sufficiente per fabbricare un\'arma\".

Stati Uniti e governi occidentali hanno più volte espresso timori riguardo all\'arsenale nucleare pachistano, ma in pubblico hanno sempre affermato di ritenerlo sicuro. \"E\' arrivato il momento che facciano a meno dei loro pregiudizi verso il Pakistan\", ha aggiunto il portavoce.

Da un altro telegramma pubblicato oggi dal Guardian, in cui sono citati funzionari russi, emergono i timori di Russia e Regno Unito: \"Gli islamici non mirano solo al potere in Pakistan, ma vogliono anche entrare in possesso del materiale nucleare. Tra 120.000 e 130.000 persone lavorano sul programma nucleare e sui missili del Pakistan. E\' impossibile garantire al 100% la loro affidabilità e lealtà\".

8 - PUTIN: USA NON INTERFERISCANO IN SCELTE POPOLO RUSSO...
(Apcom-Nuova Europa)
- Vladimir Putin, come prevedibile, non ha gradito l\'opinione del segretario alla Difesa Robert Gates, emersa da uno dei dispacci diplomatici diffusi dal sito internet Wikileaks, in cui il membro dell\'amministrazione Usa sostiene che \"la democrazia russa è scomparsa e il governo è un\'oligarchia retta dai servizi segreti\".

Putin a caccia

Il primo ministro russo, indicato come l\'uomo forte della Russia, considera l\'opinione di Gates \"profondamente fuorviante\" e ha posto dubbi sulla rappresentatività democratica del sistema elettorale statunitense. \"Quando noi parliamo con i nostri amici americani e gli diciamo che ci sono problemi a questo riguardo, possiamo sentire da loro: \'Non interferite nei nostri affari.
Questa è la nostra tradizione e continueremo così\'. E noi non interferiamo\", ha premesso Putin. \"Ma - ha aggiunto - ai nostri colleghi voglio dare questo consiglio: anche voi non interferite con le scelte sovrane del popolo russo\".

9 - KENYA, SCUSE WASHINGTON DOPO RIVELAZIONI...
(ANSA)
- Imbarazzo diplomatico fra Washington e Nairobi. Il governo degli Stati Uniti si e\' scusato con il Kenya per alcune rivelazioni da parte di Wikileaks emerse dai \'cable\' tra l\'ambasciata Usa a Nairobi e il Dipartimento di Stato e che riguardano le leadership del Paese africano. Johnny Carson, ex ambasciatore a Nairobi, ed attuale responsabile per gli affari africani, ha telefonato al primo ministro keniano Raila Odinga avvisandolo delle imminenti rivelazioni e portando le \'scuse\' del governo Usa.

Il governo di Nairobi si e\' detto sorpreso per le rivelazioni e ha definito il rapporto che dipinge il Kenya come un Paese dove \'dilaga la corruzione\', un \'totale travisamento criminale della realta\' del Paese e dei suoi leader\'. I file riguardano la rielezione dell\'ex presidente Daniel Arap Moi, il suo ritiro dalla scena politica nel 2002 dopo le elezioni generali, fino alle recenti elezioni del 2007 e le violenze post elettorali seguite al voto nel 2008. Gli ambasciatori Usa che hanno operato nel Paese africano in quel periodo sono Aurelia Brazeal, Prudence Bushnell, Johnny Carson, William Bellamy e l\'attuale Michael Ranneberger.