WOJTYLA E IL MISTERO DEL TERZO PROIETTILE - L’EX PM MARINI SMONTA L’IPOTESI DEL LIBRO “UCCIDETE IL PAPA” DI MARCO ANSALDO - DELL’ESISTENZA DI UNA TERZA PALLOTTOLA NON FURONO MAI TROVATE PROVE - DI CERTO FU UN COMPLOTTO, MA NESSUNA PISTA (DALLA BULGARA ALLA PIÙ PROBABILE PISTA TURCA) PORTÒ A QUALCOSA - ANCHE LA PRESENZA IN PIAZZA SAN PIETRO DI ORAL CELIK NON FU MAI DIMOSTRATA - “LA VERA DOMANDA È: CHI ERA ALLORA ALI’ AGCA?”…


Attenta Papa Piazza San Pietro

(Adnkronos) - Il 13 maggio 1981 in piazza San Pietro furono sparati tre colpi, anziche\' due, nell\'attentato a papa Wojtyla? \"E\' stata fatta un\' inchiesta a 360 gradi ma del terzo proiettile non abbiamo mai trovato traccia\", afferma Antonio Marini, pm nel secondo processo per l\'attentato a Wojtyla Le ultime novita\' sull\'attentato di Wojtyla contenute nel volume\'Uccidete il Papa\' non convincono l\'allora pm che, interpellato dall\'Adnkronos, spiega: \"si sono fatte tante ricostruzioni ma i complice, cosa che si vorrebbe dimostrare con l\'esistenza della terza pallottola, non e\' mai stato accertato.

ali agca

L\'accusa all\'epoca aveva anche ipotizzato la presenza di Oral Celik in piazza San Pietro al momento dell\'attentato ma non sono mai state trovate prove sufficienti. E non perche\' la magistratura abbia indagato approssimativamente ma semplicemente perche\' non sono state trovate prove\".

Il magistrato ripercorre la vicenda. Marini entro\' in scena dopo la prima inchiesta che si concluse con l\'arresto di Ali\' Agca e la sua condanna all\'ergastolo. \"Con la seconda inchiesta - ricorda l\'ex pm - si affaccio\' la pista bulgara ma si concluse con una assoluzione degli accusati per insufficienza di prove. Ci fu addirittura una terza inchiesta che riguardava la pista turca. Oral Celik venne interrogato una infinita\' di volte e ci parlo\' anche di una pista vaticana. Tutto verificato ma tutto concluso nel nulla di fatto\". Sicuramente, dice Marini, \"la pista turca fu la piu\' valida d tutte, ma anche questa si concluse con un nulla di fatto\".

Antonio Marini

A distanza di trent\'anni Marini ritiene che l\'attentato fu un\"complotto ma non siamo mai riusciti a trovare altre prove. All\'infuori di Ali\' Agca, in piazza San Pietro non emersero prove che attestassero la presenza di altre persone. Puo\' anche darsi che qualcosa ci sia sfuggito - ammette Marini - ma occorre anche umilta\' senza accanimento. In ogni caso prove di un terzo proiettile non sono mai emerse. La vera domanda che a mio avviso resta ancora insoluta e\' chi era allora Ali\' Agca? All\'epoca su di lui non venne mai fatta una perizia psichiatrica nemmeno quando delirava. Era apparso a tutti un pazzo lucido\".