CONTROPIEDE REAL – EMOZIONI, BRIVIDI, SPETTACOLO. LA FINALE ANTICIPATA DI CHAMPIONS NON DELUDE LE ATTESE: IL BAYERN FA POSSESSO PALLA MA IL REAL-ANCELOTTI LO ASPETTA E POI LO TRAFIGGE IN CONTROPIEDE: E’ IL RISCATTO DELLA SCUOLA ITALIANA CONTRO IL TIKI-TAKA – GUARDIOLA: "GLI ABBIAMO NASCOSTO LA PALLA" (SÌ, NELLA TUA PORTA!)

Guardiola l’aveva definita una partita da wow!: non ha sbagliato le previsioni - Ancelotti: ‘Tutto resta aperto, l’uno a zero è un piccolo vantaggio che proveremo a sfruttare. Cristiano Ronaldo? Non era al 100 % ma per martedì sarà al massimo’…

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Francesco Persili per ‘Dagospia'

REAL BAYERN BERNABEUREAL BAYERN BERNABEU

E pensare che fino alla rivoluzione di Sacchi eravamo odiati in tutto il mondo per il catenaccio e contropiede. Ma qualcosa è cambiato dopo le semifinali di andata di Champions. L'antico marchio di fabbrica del made in Italy pallonaro declinato nella formula contemporanea dell'arrocco & ripartenza conosce una nuova primavera di successi.

Prima la grande Mou-raglia del Chelsea, poi il Real Carlo che lascia il possesso palla al Bayern e lo trafigge in contropiede. Scacco matto al tiki taken, saludos amigos.
Guardiola l'aveva definita una partita da wow. La finale anticipata, Real-Bayern, non delude le attese. Emozioni, brividi, spettacolo.

REAL BAYERN BENZEMA GOLREAL BAYERN BENZEMA GOL

14 Champions in campo, 9 per i blancos 5 per i bavaresi. Il duello tra i re di coppe, Ancelotti e Guardiola, e in campo la sfida tra il Pallone d'Oro in carica (Cristiano Ronaldo) e quello mancato (Ribery) mentre Bale e Muller, capocannoniere del Bayern in Champions, partono dalla panchina .

La Noche de Campeones, come l'ha ribattezzata Marca, si apre con l'immagine dei tifosi merengues in festa all'arrivo allo stadio del pullman del Real. Cori, sciarpe al vento. Un rito propiziatorio, un modo per esorcizzare la dittatura sportiva del Bayern allenato dalla bestia nera Guardiola.

Forse anche Javier Marias, tessera numero uno del madridismo letterario, avrebbe difficoltà nel trovare le parole giuste per descrivere l'atmosfera del Bernabeu quando le due squadre entrano in campo. Sembra di essere tornati agli anni d'oro del grande Real, alla Quinta del Buitre e alla fusione totale tra squadra e tifo, quando prima della partita con l'Inter Juanito arringava i madridisti alla sua maniera: «Al Bernabeu novanta minuti sono molto lunghi».

REAL BAYERNREAL BAYERN

Non sembra risentire del ‘miedo escénico' la squadra bavarese che parte schiacciando i blancos nella loro metà campo. Un dominio che partorisce solo un tiro deviato da Robben e una conclusione respinta di Kroos che innesca il contropiede perfetto del Real rifinito da Coentrao per Benzema. Tap in facile e blancos in vantaggio.

Ancelotti respira e sussurra a Zidane: «Ci siamo svegliati». Il Bayern riprende a macinare gioco ma senza il guizzo del campione il possesso palla (73% alla fine del primo tempo) resta una pratica masturbatoria che finisce con avvalorare le critiche del presidente onorario Beckenbauer al gioco noioso dei rossi di Germania. Pragmatico ed essenziale, invece, il Real Carlo che difende ‘col coltello tra i denti' e ha due occasioni per raddoppiare. Con Ronaldo, che divora un'occasione davanti a Neuer, e Di Maria, allo scadere del tempo.

benezemabenezema

Nei secondi 45 minuti, partita meno palpitante ma il copione non cambia. Il Bayern continua a ruminare gioco ma gira a vuoto mentre il Real chiude ogni linea di passaggio e si fa sentire con CR7 che va a caccia del record assoluto di marcature in Champions. Guardiola mette in campo Muller, tra i più pericolosi nel concitato finale insieme a Goetze il cui tiro a botta sicura è troppo centrale ed esalta le qualità di Casillas. Finisce con Guardiola che mastica amaro: «Il risultato è quello che è, non segnare fuori casa è un po'. Penalizzante. Loro sono la squadra più forte del mondo. Ti aspettano e ti colpiscono in contropiede. Ma noi gli abbiamo nascosto la palla...».

guardiola ancelottiguardiola ancelotti

Dall'altra parte Ancelotti tiene fede al nomignolo affibbiatogli da ‘Marca', ‘Tranquelotti': «Tutto resta aperto, l'uno a zero è un piccolo vantaggio che proveremo a sfruttare. Cristiano Ronaldo? Non era al 100 % ma martedì sarà al massimo». In attesa del miglior CR7, Carletto si può consolare con le statistiche: tra Milan e Real è imbattuto col Bayern (5 successi e due pareggi). Ma prima di giocare la finale per la Decima ci sono ancora novanta minuti. E saranno più lunghi di quelli del Santiago Bernabeu.

juan carlos rummeniggejuan carlos rummenigge

 

 

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