TAVECCHIO DI BIAGIO
Francesco Saverio Intorcia per la Repubblica
Niente alibi, stavolta. Il giorno dopo la sconfitta dell' Under 21 azzurra contro la Repubblica Ceca, che ne ha compromesso profondamente il cammino all' Europeo in Polonia, non è ancora maturo il tempo dei processi, ma le regole sull' impianto probatorio sono chiare da tempo: quest' Italia, che ha potuto contare su tutti gli uomini migliori, ottenendo prestiti importanti dalla Nazionale di Ventura, non avrà scuse.
Se esce al primo turno, come due anni fa, la spedizione potrà considerarsi fallimentare e l' esperienza quadriennale del ct Di Biagio definitivamente chiusa. Lunedì è convocato il consiglio federale: potrebbe celebrare la disfatta o il miracolo degli azzurrini.
BERARDI
Raccontano che Tavecchio, già a caldo dopo la partita, e nuovamente ieri, tornato in Italia, abbia confessato alle persone più vicine qualche perplessità sul turnover realizzato dal tecnico. Ma anche che abbia recriminato per le occasioni sciupate sull' 1-1, consapevole che, al di là delle scelte tecniche, la partita poteva essere vinta comunque.
L' agitazione di queste ore si spiega con le tensioni delle settimane precedenti, l' aspra dialettica fra Ventura e Di Biagio alla ricerca di un' intesa sul pacchetto dei convocati, e la consapevolezza che, comunque vada l' Europeo U21, da settembre l' Italia vivrà il brivido di una qualificazione Mondiale da conquistare sul filo.
EVANI
C' è già un' idea sul nuovo ciclo dell' Under. Verrà affidata a un tecnico federale, com' era accaduto con lo stesso Di Biagio, che arrivava dall' U20. In pole c' è Paolo Vanoli, molto stimato per il lavoro svolto un anno fa con l' U19, portata in finale europea: per questo la Federcalcio decise di inserirlo quasi d' ufficio nello staff di Ventura. Nelle ultime ore sono cresciute anche le quotazioni di Chicco Evani, tecnico dell' U20 arrivata terza al Mondiale.
Entrambi hanno il vantaggio di aver già lavorato con i ragazzi che comporranno il nuovo gruppo. La nuova U21 è già qualificata come squadra di casa all' Europeo 2019, dove dovrà conquistare il pass olimpico per Tokyo, per riportare il calcio azzurro alle Olimpiadi dopo Pechino 2008. Avrà davanti due anni di amichevoli, un lungo percorso naturale di crescita.
VANOLI
Intanto, però, non è ancora finito questo, di ciclo: domani a Cracovia con la Germania c' è la prova d' appello. Lorenzo Pellegrini ricorda che «il destino è nelle nostre mani, se vinciamo 3-1 passiamo». E il dg Michele Uva rifiuta di commentare qualsiasi scenario futuro: «Le somme si tirano alle fine, e noi siamo ancora dentro l' Europeo, concentrati, uniti dalla stessa parte - dice Uva -. Forse c' è stata troppa pressione alla vigilia, e indubbiamente la formula attuale è molto dura: infatti lavoriamo per un torneo a 16 squadre dal 2021.
Ma intanto c' è Italia-Germania, una partita che va sempre onorata: pensiamo a vincerla bene, abbiamo ancora chance di passare. Una sconfitta sola non può pregiudicare la valutazione su un programma più ampio che va al di là dei risultati. E poi, finché siamo in corsa, ricordiamoci che siamo l' Italia e dobbiamo fare l' Italia».
TAVECCHIO UVA
