Giulio Cardone per “La Repubblica”
Balotelli al Liverpool, Cerci al Milan. I rossoneri lavorano su queste due clamorose operazioni, convinti di chiuderle entro il fine settimana. «Ci serve un altro attaccante», l’annuncio di Brendan Rodgers subito dopo la vittoria contro il Southampton. E il suo obiettivo è proprio Mario Balotelli, riempito di elogi dal tecnico del Liverpool in occasione della sfida con il Milan negli Usa: «È un talento vero, sa fare tutto, può giocare in qualsiasi club» e così via. Dalle parole ai fatti: i Reds si sono mossi, c’è l’offerta per il centravanti.
La cifra è intorno ai 22 milioni tra prestito oneroso e diritto di riscatto, contro i 25 cash chiesti dal Milan. Distanze assolutamente colmabili. D’altronde il manager Raiola da tempo sta lavorando all’affare: per Balotelli pronto un quadriennale da oltre 6 milioni netti a stagione, mentre il suo contratto ora ne prevede 4 più bonus all’anno fino al 2017. Altro risparmio importante per il Milan, che già si è liberato dei 6 milioni lordi di Robinho.
20140707 73657 99 438153 000025h
Se l’operazione con il Liverpool verrà concretizzata, Balotelli tornerà a giocare nel suo campionato preferito, la Premier League vinta con il City di Mancini. Nei Reds di Brendan Rodgers, Mario sfiderebbe per il posto di titolare Sturridge, centravanti dell’Inghilterra ai Mondiali. A 24 anni appena compiuti, si annuncia quindi una nuova sfida per il discusso attaccante azzurro: di sicuro il Milan da lui si aspettava di più.
Proprio dall’offensiva del Liverpool per Balotelli nasce il rilancio su Cerci. Ieri a Forte dei Marmi Galliani si è presentato più rilassato e convinto al pranzo- vertice di mercato con Cairo. Un momento decisivo della trattativa che porterà l’ala granata in rossonero entro il week end. L’ad del Milan, con l’ok di Berlusconi (e grazie a Brendan Rodgers), ha alzato l’offerta da 12 a 14 milioni più 2 di bonus legati alla vittoria del campionato e alla qualificazione in Champions.
Superata quindi la proposta dell’Atletico Madrid, ferma a 12 più 2. Stavolta Cairo si è mostrato possibilista perché nell’affare rientreranno contropartite tecniche gradite al Toro: intanto Nocerino diventerà tutto granata, poi sono in ballo Zapata, Zaccardo, Albertazzi e Cristante, quest’ultimo in particolare molto stimato da Ventura.
Insomma si procede spediti verso la chiusura, con una valutazione complessiva intorno ai 18 milioni: Cerci firmerà un quadriennale da 2 milioni a stagione più bonus.
Per il Toro una plusvalenza niente male, visto che l’ala era stata acquistata dalla Fiorentina per 7,6 milioni. Dell’accelerata è stato subito avvisato Inzaghi, che ha in mente un tridente tutto italiano: Cerci-Pazzini-El Shaarawy. Formula gradita a Berlusconi: oggi previsto un suo blitz a Milanello.
A centrocampo arriverà Dzemaili. Il nodo è l’alternativa a Balotelli: il sogno è lo stesso della Juve, cioè farsi prestare Falcao dal Monaco. Ma nel Principato non sono ancora impazziti, quindi è difficile che si realizzi. Resta in ballo quel Campbell che a Inzaghi piace da pazzi: Wenger vorrebbe trattenerlo, ma con i soldi della cessione di Balotelli il Milan tornerà all’attacco. Il ripiego è Pandev, il più facile da prendere.
C’è anche la pista Hernandez, il Chicharito dello United, altro obiettivo della Juve. Che intanto parla con il Benfica per Luisao: abbattuto il muro del club portoghese, ora si tratta. Così come la Roma tratta con Benatia per il rinnovo, ma il Bayern prepara l’offerta: servono 30 milioni.