CALCIOPOLI NON FINISCE MAI – I VERTICI DELLA FIORENTINA (TRA CUI I FRATELLI DELLA VALLE E L’ATTUALE PRESIDENTE MARIO COGNIGNI) IMPUTATI PER FALSO IN BILANCIO – IL  CLUB VIOLA NON AVREBBE ACCANTONATO LA SOMMA DA RISARCIRE ALLA SOCIETÀ CHE CONTROLLAVA IL BOLOGNA – E A TORINO IL GIUDICE DEVE DECIDERE SULLA JUVE…

-

Condividi questo articolo


diego e andrea della valle diego e andrea della valle

Da www.calcioefinanza.it

 

Non si fermano gli strascichi di Calciopoli: i vertici della Fiorentina saranno infatti imputati per falso in bilancio. Al centro della vicenda, il mancato accantonamento a bilancio della somma che il club potrebbe dover corrispondere a titolo di risarcimento per Calciopoli.

 

L’accusa riguarda false comunicazioni per il bilancio chiuso al 31 dicembre 2015, in cui la società toscana non avrebbe accantonato la somma da risarcire alla società Victoria 2000, su cui è in corso un giudizio civile. La Victoria 2000 infatti era la società che controllava il Bologna e che era finita in amministrazione controllata in seguito allo scandalo di Calciopoli, che portò alla retrocessione in Serie B dei rossoblu. Le cause civili per chiedere gli eventuali risarcimenti in seguito alla sentenza definitiva sul processo Calciopoli, infatti, sono ancora pendenti.

gazzoni lucio dalla gazzoni lucio dalla

 

Tra queste, quella di Giuseppe Gazzoni, all’epoca patron del Bologna, che aveva chiesto 113 milioni di euro di danni sia alla Fiorentina sia alla Juventus, e ai loro dirigenti, i fratelli Della Valle, l’ex ad viola Sandro Mencucci, i dirigenti bianconeri Luciano Moggi e Antonio Giraudo, l’ex arbitro Massimo De Santis.

 

DELLA VALLE DELLA VALLE

Il Gip di Firenze Matteo Zanobini non ha quindi accolto la richiesta di archiviazione della Procura nei confronti della Fiorentina, ma ha disposto che venga formulata l’imputazione per 16 persone, tra componenti del Cda e del collegio sindacale della società gigliata. Tra i 16, anche Andrea e Diego Della Valle, Sandro Mencucci e l’attuale presidente Mario Cognigni.

 

Nell’ordinanza con cui il Gip scioglie la riserva dopo l’udienza dell’11 settembre, il giudice cita la consulenza tecnica conferita dalla Procura, dove si osserva che la voce ‘fondo per rischi e oneri’ del bilancio “non prevedeva nessun accantonamento (nessuno!) in relazione alle cinque cause civili pendenti al 31 gennaio 2015 e ben note alla società, connesse e dipendenti dalla vicenda Calciopoli”. Lo stesso bilancio “presenta tre incongruenze matematiche di grosso ammontare nei prospetti contabili” e altre due nella nota integrativa. Cinque casi in cui il bilancio “non permette al lettore di ipotizzare spiegazioni o soluzioni alle anomalie”.

DELLA VALLE DELLA VALLE

 

Si sottolinea, inoltre, che dalla Cassazione era emerso un “quadro chiaro della posizione della società nella vicenda da cui hanno avuto origine il procedimento penale e quello della giustizia sportiva che, per come sostenuto dal consulente del pm, con argomentazioni condivisibili, imponeva una valutazione diversa del rischio potenziale”. Sulla base sempre della Cassazione “non è sostenibile”, quindi, che la condanna in sede civile “abbia una ridotta (o addirittura come sostenuto dalle difese in udienza, una nulla) probabilità di verificazione”.

 

andrea agnelli andrea agnelli

Lo stesso consulente ha indicato come la Juventus Spa, “parimenti convenuta nelle cause civili, anche se non riconosciuta responsabile civile”, ha collocato il rischio di una condanna con probabilità tra il 5 e il 50%, mentre “il rischio di Acf Fiorentina Spa è evidentemente maggiore”. Infine si evidenzia che a fine 2015 la società era vicina al limite massimo di perdite fissato dall’Uefa per ammettere la squadra a future competizioni europee: “Verosimilmente un ulteriore accantonamento al fondo rischi, anche solo di due milioni, avrebbe portato a raggiungere tale limite”.

 

gazzoni gazzetta gazzoni gazzetta gazzoni carraro gazzoni carraro

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...