CHI VIENE DOPING - BEPPE BERGOMI, DOPO VENT'ANNI DALLA SUA ULTIMA PARTITA, AMMETTE DI ESSERE PREOCCUPATO PER LE SOSTANZE ASSUNTE AI TEMPI DELL'INTER – ‘’DICO CHE MAGARI ALCUNE SOSTANZE CHE ADESSO SONO DOPING, NEL 1979-80 QUANDO HO INIZIATO IO, SI POTEVANO PRENDERE’’

L'ex difensore dell'Inter e della Nazionale ha poi precisato a La Gazzetta dello Sport che si riferiva ad uno stimolante cardiovascolare preciso: il Micoren: "che all'epoca non era conosciuto: all'Inter ce lo davano e ci dicevano che serviva a spaccare il fiato, poi, anni dopo, si è scoperto che è una sostanza pericolosa"...

Condividi questo articolo


Liberoquotidiano.it

 

L'ex difensore della nazionale e campione del mondo nel 1982 Beppe Bergomi sconvolge il calcio. L'ex capitano interista, ai microfoni della televisione della svizzera italiana RSI ha rilasciato alcune dichiarazioni scioccanti sulla sua carriera professionista. Dopo vent'anni dalla sua ultima partita, Beppe ha ammesso di essere preoccupato per le sostanze assunte ai tempi dell'Inter.

BERGOMI BERGOMI

 

"I messaggi che sono usciti sono messaggi importanti, per ottenere determinati obiettivi non devi passare per determinati sotterfugi. Questa è una cosa che ho sempre cercato di inculcare nei giovani. A livello professionistico, facendo anche tanti passi indietro, io non è che sia esente. Dico che magari alcune sostanze che adesso sono doping, nel 1979-80 quando ho iniziato io, si potevano prendere. A volte sono anche preoccupato per quello che ho preso o mi hanno dato", ha ammesso alla tv al termine di un convegno sull'intreccio sport, doping e giovani tenutosi ad Expo.

 

caressa bergomi caressa bergomi

Gli spogliatoi adesso sono cambiati -  Bergomi però si è detto sollevato del cambiamento della situazione: "Le società adesso sono cresciute e danno un livello di informazione elevato. Poi penso che un giocatore debba sempre chiedere al suo medico. Qui sta anche nell'intelligenza dell'allenatore e di chi ti guida nel distribuire i carichi di allenamento. Se hai caricato oggi, domani non puoi proporre determinati allenamenti. Questo anche se penso che nel calcio ci si possa allenare molto di più, i tennisti per esempio si allenano di più, lo vedo da mio figlio che è tennista. Bisogna lavorare sulle carenze per migliorare nelle prestazioni ma sempre nel rispetto delle regole".

 

CARESSA E BERGOMI CARESSA E BERGOMI

Serviva a spaccare il fiato - L'ex difensore dell'Inter e della Nazionale ha poi precisato a La Gazzetta dello Sport che si riferiva ad uno stimolante cardiovascolare preciso: il Micoren. "Quando ho parlato dei farmaci che ci davano quando ho iniziato la mia carriera da calciatore, mi riferivo proprio al Micoren, che all'epoca non era conosciuto: all'Inter ce lo davano e ci dicevano che serviva a spaccare il fiato, poi, anni dopo, si è scoperto che è una sostanza pericolosa. Il Micoren lo davano a tutti e in tutte le società", ha sottolineato.

 

per abatantuono bergomi guarda caressa come i vecchi guardano i cantieri per abatantuono bergomi guarda caressa come i vecchi guardano i cantieri

Doping non solo all'Inter - Molti calciatori, da Fabio Capello a Cesare Prandelli, hanno più volte denunciato di averlo assunto e per questo Bergomi ha tenuto ad evidenziare: "Era una considerazione di carattere generale: io sto bene, tranquilli. Ho pensato alle conseguenze, che ancora non conosciamo, che potrebbero esserci per aver preso quei farmaci. E poi ci sono i tanti casi di Sla tra i calciatori per i quali ancora non si riesce a trovare una spiegazione. Non alludevo a nulla di specifico: è una paura in senso generico. L'ho detto per lanciare soprattutto un messaggio ai giovani: noi all'epoca eravamo più ingenui, oggi invece i ragazzi devono sempre chiedere informazioni su tutto quello che gli viene dato e devono puntare su una sana alimentazione. Noi quel Micoren lo abbiamo preso ingenuamente, perché ci dicevano che ci aiutava".

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...