CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE: L’ITALIA HA SCELTO COME ‘BASE’ IN BRASILE UN RESORT MOLTO PIÙ COSTOSO DI QUELLI PRESI DALLE ALTRE NAZIONALI: PER UN MESE 806 MILA EURO - E POI LA NOSTRA E’ LA DELEGAZIONE PIÙ CORPOSA: 90 PERSONE

La sola partecipazione al Mondiale vale circa 6,8 milioni per gli Azzurri, che ne spenderanno 4,7 in Brasile: basta la presenza per fare cassa, il bilancio vero, quello non sportivo, è già in attivo - La Figc Federcalcio non ha ancora fissato i premi legati al risultato: scatteranno solo per il podio, in tutto 5 milioni lordi…

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1 - L’ITALIA VINCE IL MONDIALE DEI RESORT CON LA DELEGAZIONE PIÙ NUMEROSA

Rocco Cotroneo per il “Corriere della Sera

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Le immagini del resort incastonato tra foresta e oceano già fanno parte dell’attesa per l’esordio degli azzurri, evocano mollezze da tropico e qualche perplessità. Ma siamo davvero la nazionale che si tratta meglio in questo Brasil 2014? «In linea con le grandi del calcio mondiale», dicono alla Federcalcio, che fornisce tutti i numeri di Mangaratiba. In realtà le altre squadre di prima linea hanno opzioni di ritiro più economiche: o in alberghi comuni (senza l’isolamento assoluto voluto da Prandelli) o affittando ritiri di club brasiliani.

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E con 90 membri siamo di gran lunga la delegazione più numerosa. In ogni caso c’è da sottolineare che quelli spesi per gli azzurri non sono soldi pubblici, ma verranno scalati dal contributo che la Figc riceve dalla Fifa per questi Mondiali (9,5 milioni di dollari). Comunque vada sul campo, l’operazione Brasile finirà in utile, attorno ai 2-3 milioni di euro. Ma che non ci facciamo mancare nulla — oltre alle proverbiali forme di parmigiano in arrivo da casa — questo è certo. 

Trecento euro a notte è il costo delle 90 stanze (singole) al Portobello. Totale per un mese 806 mila euro, ma se si torna a casa dopo la prima fase il resort potrà rivendere le abitazioni. L’Italia non ha avuto trattamenti di favore, 300 euro è in linea con le tariffe normali (tra 800 e 1.100 reais a seconda della stagione), dice l’amministrazione. Vediamo gli altri. L’Inghilterra (64 stanze) ha scelto due piani di un ex cinque stelle decaduto a Rio, dove pare abbia spuntato 150-200 euro a notte.

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Ma deve pagare il campo di allenamento in altra zona della città, mentre per gli azzurri è incluso. La stampa inglese dice che ci sono gli scarafaggi, la favela è troppo vicina e l’hotel è appena al 93° posto a Rio nelle recensioni di TripAdvisor. Gli olandesi si trattano meglio, il caro Caesar Park a Ipanema, ma sono un cinquantina e hanno poche pretese. Condividono l’hotel con gli ospiti, e ieri si sono persino allenati sulla spiaggia, in piena città. Spending review feroce per la Francia, confinata in un complesso a Ribeirão Preto, stato di Sao Paulo ma lontanissimo dalla capitale.

Il mare? A 400 chilometri. Le stanze costano appena 90 euro a notte — rivela Le Monde — il quale ricorda le spese faraoniche nel resort lussuoso in Sudafrica, quattro anni fa, le polemiche feroci che ne seguirono e la brutta eliminazione. Stavolta i Blues devono tirare la cinghia: appena 50 stanze da dividere. 

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Sobri anche i campioni del mondo: la Spagna ha scelto il ritiro dell’Atletico Paranaense, principale squadra di Curitiba, nel fresco sud del Brasile. Abitazioni singole ma semplici, da casa le furie rosse si portano appena prosciutto e olio. Non è stato reso noto il costo, ma è certamente inferiore a quello di una struttura turistica. Stanze prenotate 67. In un ritiro da calciatori normali anche gli argentini, riuniti a Belo Horizonte nella sede dell’Atletico Mineiro. I giocatori dovranno dividersi le venti stanze del complesso.

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Unica e originale, infine, la scelta della Germania. La federazione tedesca ha rifiutato le proposte della Fifa e si è praticamente comprata un resort appena costruito su una spiaggia dello stato di Bahia. L’operazione ha suscitato inizialmente qualche dubbio, ma pare sia stata un ottimo investimento perché la spesa verrà integralmente coperta dagli sponsor, e alla Dfb resterà in mano un interessante attivo patrimoniale. Giocatori e accompagnatori si divideranno le 13 casette del complesso. Anche i tedeschi sono assai meno degli italiani, appena in 62. 

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Insomma, come noi nessuno. «Ma non si tratta di una spesa folle. La federazione paga appena 90 delle 152 stanze del Portobello, le altre vanno a uno sponsor e ai familiari dei calciatori — spiega il responsabile organizzativo Figc Stefano Balducci —. E abbiamo tutto dentro. Il desiderio di privacy del c.t. è stato rispettato senza dover affittare l’intero complesso».

Unica l’esigenza italiana di tenere la stampa a debita distanza, anche per poche ore al giorno: Casa Azzurri, la sede delle conferenze stampa, è in un altro albergo del litorale, altre strutture affittate. Infine una curiosità legata ai soldi. L’affare migliore la nostra federazione lo fa se usciamo ai quarti. Perché passando gli ottavi riceve altri 5 milioni di dollari dalla Fifa ma non deve pagare i premi ai giocatori, che scattano solo in caso di passaggio alle semifinali. 

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2 - AZZURRI, NIENTE PREMI FOLLI LA FIGC PROSEGUE L’AUSTERITY

Francesco Saverio Intorcia per “la Repubblica”


L’importante è partecipare, diceva quel signore lì che non immaginava di legare lo sport agli sponsor e a premi con tanti zeri. Invece il gol più pesante, almeno per l’Iban della Federcalcio, Mario Balotelli lo ha già segnato, alla Repubblica Ceca a settembre, quando l’Italia ha staccato in anticipo il biglietto Mondiale. La sola partecipazione vale infatti circa 6,8 milioni per gli Azzurri, che ne spenderanno 4,7 in Brasile: basta la presenza per fare cassa, il bilancio vero, quello non sportivo, è già in attivo.

MONDIALI - TWEET DI BONUCCI DAL BRASILE - SALA RELAX DELLA NAZIONALE MONDIALI - TWEET DI BONUCCI DAL BRASILE - SALA RELAX DELLA NAZIONALE

Un po’ per scaramanzia, un po’ per situazioni contingenti, la Federcalcio non ha ancora fissato i premi legati al risultato: scatteranno solo per il podio, in tutto 5 milioni lordi. Stesso budget del Sudafrica che allora ovviamente restò nelle casse federali, vista la precoce eliminazione. Tutto al lordo dell’inflazione.

«Di premi parleremo solo dopo Manaus», spiegava ieri il capo delegazione Demetrio Albertini, e il motivo è semplice: il presidente Abete intanto sarà a San Paolo per alcuni appuntamenti istituzionali e per la gara inaugurale. A ogni giocatore verranno promessi circa 200mila euro lordi, in buona parte da destinare in beneficenza. La virtù dell’umiltà, in fondo, si è palesata già nel volo d’andata, con un velivolo più piccolo e i giocatori più giovani in classe più economica.

MONDIALI - SELFIE TWEET DAL BRASILE CON VERRATTI CERCI PERIN E RANOCCHIA MONDIALI - SELFIE TWEET DAL BRASILE CON VERRATTI CERCI PERIN E RANOCCHIA

L’austerity è in linea col governo, anche se dalla Figc è stata introdotta nel 2006, quando Matteo Renzi era ancora alla Provincia di Firenze e Marcello Lippi sulla panchina azzurra. Quell’anno, l’Italia scelse il ritiro sobrio di Duisburg, con stanze da 110 euro a notte, per dimenticare gli sfarzi sciagurati del Pestana Palace di Lisbona (420 euro) nella precedente spedizione europea. Ora l’alloggio al Portobello Resort & Safari di Mangaratiba costerà in tutto 806 mila euro. I prezzi sono predeterminati dalla Fifa.

Il montepremi per le 32 nazionali è passato da 410 milioni di dollari a 576 milioni. In euro, sono circa 422 milioni totali, 25 per chi vince la coppa, 18 per la seconda classificata, 16 per la terza, 14,5 alla quarta. Chi esce subito porta a casa 5,8 milioni di euro (più 1 di partecipazione), chi va fuori agli ottavi 6,5. L’affare vero, sempre sul piano economico, è uscire ai quarti: s’incassano 10 milioni e non si devono pagare premi.

MONDIALI - TWEET DI ANDREA RANOCCHIA DAL BRASILE MONDIALI - TWEET DI ANDREA RANOCCHIA DAL BRASILE

C’è poi la fetta che spetta ai club: 52 milioni di indennizzi distribuiti alle squadre che vanno al Mondiale (per l’Italia, la Juve ne ha 12, di cui 6 in azzurro). Ci sono 2800 dollari al giorno per atleta, poco più di 2000 euro.

 

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