I CONTI IN TASCA A MILANO – MISTER LI NON HA INTENZIONE DI CEDERE LA PROPRIETA’ DEL MILAN MA CERCA NUOVI SOCI – L’INTER LANCIA L’OFFERTA DI UN BOND DA 300 MILIONI: RIMBORSERÀ IL DEBITO - NELLE CASSE DEL CLUB NERAZZURRO NDOVREBBERO ENTRARE 130 MLN...

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Marco Iaria per la Gazzetta dello Sport

 

L' Inter vuole sfruttare l' onda positiva - il primato, i ricavi in crescita, un proprietario solido alle spalle, le favorevoli condizioni del mercato - per provare a conquistare i finanziatori istituzionali.

Come? Lanciando l' offerta di un bond da 300 milioni con scadenza 2022. I dirigenti nerazzurri, assieme ai partner di Goldman Sachs e Latham & Watkins stanno girando diverse piazze europee (Londra, Parigi, Milano, Francoforte, Amsterdam) per un road show che punta a presentare il prodotto ai potenziali creditori. Dall' esito di questi incontri dipenderà il rating e il tasso d' interesse.

 

L' obiettivo principale del prestito obbligazionario è di rimborsare il maxi-finanziamento che l' Inter, ai tempi di Thohir, sottoscrisse con Goldman Sachs dando in pegno gli asset principali, attraverso la Inter Media and Communication, «custode» dei contratti tv e di sponsorizzazione.

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E proprio la controllata è l' emittente del bond. Al 30 giugno il debito residuo con Goldman Sachs era di 208 milioni, con la maxi-rata finale da 184 da pagare entro il 1° luglio 2019. Grazie al bond il debito verrà rimborsato e ci sarà più tempo, fino al 2022, per ripagare il prestito obbligazionario, oltre alla possibilità di avere migliori tassi e più flessibilità nella gestione. Considerando anche gli oneri dell' operazione, dei 300 milioni iniziali ne resteranno circa 80 per «i bisogni aziendali generali di Inter», cioè per la cassa, con la possibilità di attingere a 50 milioni di linea di credito extra (tecnicamente revolving credit facility ): quindi 130 in tutto.

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I FRONTI APERTI DEL MILAN

 

Marco Iaria per la Gazzetta dello Sport

 

Grazie alla doppietta di Bonaventura il Milan ha potuto inaugurare al meglio le feste con la cena in sede offerta ieri sera agli sponsor del club, al sindaco Sala e al presidente della regione Maroni: senza la vittoria sul Bologna il clima sarebbe stato molto meno natalizio. Il successo è una luce accesa sull' albero ma nel Milan - primo l' a.d. Fassone - nessuno si aspetta un Natale particolarmente luminoso: la speranza è semmai festeggiare con il botto l' arrivo del nuovo anno. «Mi aspetto un mese ancora con qualche fatica per poi trovare continuità nel 2018». Fassone si riferiva soprattutto ai risultati della squadra ma il discorso si può estendere anche agli altri campi: ogni momento da oggi fino a massimo venerdì è buono per avere risposta dall' Uefa, anche se il verdetto è ormai scontato.

 

Stavolta oltre a ribadire le pretese della commissione, l' a.d. a Radio Rai entra nel dettaglio e spiega quali sono stati i due punti impossibili da soddisfare: «Uno è completare il rifinanziamento del debito prima di sottoscrivere il voluntary, l' altro è produrre garanzie bancarie, delle fideiussioni relative alle perdite previste nei nostri piani. Richieste che nessun club sarebbe in grado di sostenere. Ma continuo ad aspettare il verdetto con fiducia». L' Uefa è andata oltre e il 19 dicembre, esattamente tra una settimana, si riunirà in conference call con la Covisoc, l' organo di vigilanza sulle squadre italiane: sul tavolo, principalmente, il Milan.

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Pare che il confronto sia stato chiesto dalla stessa Uefa, intenzionata a condividere con la Covisoc le informazioni sul club rossonero. Da via Allegri trapela che riunioni di questo tipo sono ordinarie e fanno parte delle attività di monitoraggio, nel tentativo di allineare i controlli e le normative su scala europea e nazionale. Da Casa Milan filtra lo stesso: sarebbe anzi la terza volta che la Covisoc si occupa delle vicende della società, una routine per chi ha appena cambiato proprietà. Alle perplessità dell' Uefa in particolare su Li Yonghong si aggiunge il fatto che, dopo aver rispettato i parametri per l' iscrizione 2017-18, in estate il Milan ha condotto una campagna acquisti con un saldo negativo di oltre 200 milioni che ha appesantito gli indici valutativi, ovviamente in proiezione futura.

 

FRONTI Per quanto riguarda il rifinanziamento del debito con Elliott il Milan, conclusa la due diligence da parte di BGB, si è entrati nella fase successiva: con l' advisor e il suo cliente (probabilmente Higbridge) sono in corso una serie di incontri per capire se la sostituzione può effettivamente compiersi o meno. Riguardo invece alla stabilità dei conti, non ci sono scadenze imminenti per un aumento di capitale da parte di Mr Li. Che resta al comando e senza «la minima intenzione di cedere la proprietà». Semmai, e qui sta la novità, potrebbe ufficialmente scegliere di aprire a uno o più soci connazionali.

Yonghong Li Marco Fassone Yonghong Li Marco Fassone

 

Spiega Fassone: «Può essere che in futuro, se dovessero cambiare delle regolamentazioni interne del governo cinese, possano esserci le condizioni per nuovi ingressi». Nel frattempo è già cambiato molto, dagli obiettivi stagionali all' allenatore: «L' Europa League rispetto alla Champions comporta l' abbassamento dei fatturati di almeno una trentina di milioni. E in questo caso o prendi un giocatore in meno o ne vendi uno in più. Con Montella ci sembrava di essere troppo sgonfi, Gattuso non è un azzardo o solo un ex calciatore catapultato in panchina. Bonucci?

E' tornato leader dopo qualche equivoco che forse c' era stato all' inizio».

 

 

 

 

 

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