"CARO DAGO, IDDIO MI HA DATO LA FORTUNA DI AVER VISTO CORRERE LA CORSA SUI 200 METRI DI LIVIO BERRUTI ALLE OLIMPIADI DI ROMA DEL 1960 E VENT’ANNI DOPO LA CORSA SUI 200 METRI DI PIETRO MENNEA ALLE OLIMPIADI MOSCA NEL 1980. MI HA DATO ADESSO L’EMOZIONE VIOLENTA (AI LIMITI DEL PIANTO) DI VEDERE IL 9,84 REALIZZATO SUI 100 METRI DA MARCELL JACOBS, UN RAGAZZONE ITALIANO NATO IN AMERICA E CHE È ALLENATO DA PAOLO CAMOSSI (EX FORMIDABILE TRIPLISTA) - SICURO IL SUO TEMPO, PRIMATO EUROPEO DELLA SPECIALITÀ, RESTERÀ NELLA STORIA DELL’ATLETICA NON SOLO ITALIANA. HA CORSO UNA GARA STRAPOTENTE CHE..."


Giampiero Mughini per Dagospia

 

giampiero mughini foto di bacco

Caro Dago, Iddio mi ha dato la fortuna di aver visto correre la corsa sui 200 metri di Livio Berruti alle Olimpiadi di Roma del 1960 e vent’anni dopo la corsa sui 200 metri di Pietro Mennea alle Olimpiadi Mosca nel 1980. Mi ha dato adesso l’emozione violenta (ai limiti del pianto) di vedere il 9,84 realizzato sui 100 metri da Marcell Jacobs, un ragazzone italiano nato in America e che è allenato da Paolo Camossi (ex formidabile triplista), fratello della mia cara amica Gaia Camossi che era la più bella delle fanciulle aizzate in Tv dal grande Gianni Boncompagni nel memorabile “Non è la Rai”.

 

marcell jacobs

Di sicuro il suo tempo, primato europeo della specialità, resterà nella storia dell’atletica non solo italiana. Resterà molto probabilmente come il cippo azzurro il più fluorescente in queste Olimpiadi che finora non ci erano state favorevoli quanto alle prestazioni di molti dei nostri campioni.

 

E tanto più che esattamente com’era avvenuto a Mennea nella finale di Mosca, la partenza di Jacobs era stata orribile. S’era tolto via pesantemente dai blocchi di partenza e nei primi dieci-quindici metri era come se i suoi gamboni stentassero a roteare adeguatamente.

 

marcell jacobs

Ai quaranta-cinquanta metri il suo motore ha cominciato finalmente a rombare. La seconda metà della corsa l’ha compiuta a una velocità da record assoluto, una gara strapotente dove ha finito per arrivare spalla a spalla con due atleti misurati sul tempo di 9,83, che è un tempo assoluto da medaglia olimpica. Marcell Jacobs è anche lui lassù, sulla vetta della gara la più prestigiosa della specialità che fa da regina dei giochi olimpici. Grazie Marcel e grazie a te, Paolo carissimo.

marcell jacobs