IERI, GOGGIA E DOMANI - A LAKE LOUISE LA CAMPIONESSA OLIMPICA DOMINA PER IL SECONDO GIORNO DI FILA IN DISCESA - IL MESSAGGIO ALLE AVVERSARIE È CHIARO: NELL'ANNO DELLE OLIMPIADI IO VADO AL MASSIMO - “SONO STATA BRAVA ANCHE OGGI, CON UNA VISIBILITÀ NON PERFETTA. DOPO L'INFORTUNIO DI GARMISCH CHE MI HA IMPEDITO DI DISPUTARE I MONDIALI DI CORTINA È UNA SODDISFAZIONE INCREDIBILE. ADESSO PARTE LA MIA NUOVA SFIDA, QUELLA IN SUPERGIGANTE”

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DANIELA COTTO per la Stampa

SOFIA GOGGIA SOFIA GOGGIA

 

 Sofia Goggia si piazza in posizione, apre il gas e si divora Lake Louise, la pista canadese che la consacra regina anche nella seconda discesa del fine settimana in Canada. Il messaggio alle avversarie è chiaro: nell'anno delle Olimpiadi io vado al massimo. «Brava anche oggi, con una visibilità non perfetta. Era difficile leggere il terreno», dice togliendosi il casco.

 

Quando la situazione si fa dura, Sofi tira fuori il meglio di sé. Questo è il tredicesimo successo di una carriera scoppiettante, fatta di alti e bassi, cadute, risalite e molti giorni di gloria. Come quello di ieri. Che ricorda, sfogliando gli annali dello sci, la doppietta centrata dall'ex azzurra Isolde Kostner il 29 e il 30 novembre del 2001. Vent' anni dopo la Goggia si ripete con due trionfi sullo stesso tracciato. «Guardate le mani.... è la mia sesta vittoria di fila in libera. Dopo l'infortunio di Garmisch che mi ha impedito di disputare i Mondiali di Cortina è una soddisfazione incredibile».

 

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Nel circo bianco Lake Louise spicca per aver esaltato le doti atletiche dell'ex stella Lindsey Vonn che lì in libera ha vinto ben 13 volte. E chissà che Sofia non si sia fatta svelare tutti i segreti della «Men's Olympic» dalla carissima amica americana che, a fine gara, le ha inviato i complimenti via social. «Non mi aspettavo due risultati del genere alla vigilia, mi sentivo fra le candidate alla vittoria ma non così tanto. A Copper Mountain in allenamento facevo fatica ma quando c'è da tirare le curve l'adrenalina mi fa andare a mille».

 

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Sofia, si sa, alza sempre l'asticella, alla ricerca di nuove emozioni. «Adesso parte la mia nuova sfida, quella in supergigante. I distacchi rifilati in questi due giorni sono tanti, ma mi aspetto che le avversarie crescano, ad ogni gara si riparte da zero». A fine giornata non può mancare il messaggio per il fido skiman Barnaba Greppi, bergamasco come lei, professionista di lungo corso con un'esperienza a fianco di Lara Gut. «Anche in questa gara avevo dei missili. Lui è un uomo saggio per un cavallo pazzo». Per l'Italia rosa guidata da Gianluca Rulfi, un bottino di pregio. La giornata da incorniciare è completata dai piazzamenti di Nadia Delago e Federica Brignone. L'altoatesina ha confermato il sesto posto di gara-1, mentre la valdostana ha ottenuto un decimo posto su una pista che poco si adatta alle sue caratteristiche. Oggi la Goggia, leader della velocità italiana (ha oscurato gli uomini ieri Marsaglia 4° e Paris 5°) ci riprova in superG (ore 18,30), disciplina nella quale vanta tre vittorie in coppa del mondo. Ma Sofia può regalare altre sorprese.

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