“UN ARBITRO CON PIU’ ESPERIENZA NON AVREBBE FISCHIATO QUEL RIGORE” – BUFFON A “LE IENE” NON FA RETROMARCIA: "LE PAROLE DELL’ALTRA SERA? RIDIREI TUTTO. HO SBAGLIATO SOLO NEI MODI. SECONDO ME E’ STATO MANDATO UN ARBITRO TROPPO GIOVANE” – DEL PIERO: "CHI DICE CHE SONO CONTRO BUFFON, MI FERISCE. MA COME SIAMO MESSI?"

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Da www.gazzetta.it

BUFFON BUFFON

 

"Io non devo rimediare perché io sono un essere umano che mette passione, sentimenti, arrabbiature. Trovo modi di parlare, giusti o sbagliati che siano, alcune volte eccessivi, ma sono questo, sono Gigi Buffon". Sono passati tre giorni dallo sfogo che ha fatto il giro d'Europa. Tre giorni per riflettere, tre giorni per resettare e ripartire. Il portiere della Juve è tornato sulle parole al veleno pronunciate a caldo dopo la beffarda eliminazione dalla Champions League per mano del Real Madrid. Lo ha fatto con Nicolò De Devitiis delle Iene e l'intervista integrale andrà in onda domenica in prima serata su Italia 1.

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L'IMPETO DEI SENTIMENTI — "L’altra sera - prosegue - la partita era finita da un'ora e mezza, di conseguenza quello che uno esterna sono sentimenti, pensieri forti, per certi aspetti ineducati, ma sono i sentimenti di un uomo che non si trincera dietro a un velo di ipocrisia e butta fuori quello che le viscere gli dicono e punto, chiuso. Lì per lì tu non puoi chiedere a uno che vive lo sport con una pienezza come lo vivo io di accettare, essere equilibrato, perché alla fine, seppur esternando in maniera eccessiva determinati pensieri, questi erano pensieri che avevano una logica, che ridirei, magari con un altro tipo di linguaggio, più civile diciamo. Però rimane che il contenuto di ciò che ho detto lo riconfermo in pieno".

 

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NESSUNA RETROMARCIA — E non fa retromarcia sui concetti espressi sull’arbitro Michael Oliver, al massimo sui modi: "Anche se esternando in maniera eccessiva, l’altra sera ho detto quello che pensavo, non doveva fischiare. Un arbitro con più esperienza non avrebbe fischiato, ergendosi a protagonista di una partita. Avrebbe lasciato correre, si sarebbe girato dall’altra parte, e lasciato che le squadre se la giocassero ai supplementari. Che fosse il campo a parlare".

 

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TROPPO GIOVANE — E ancora: "È un ragazzo che farà una gran carriera, che è stato sfortunato. Secondo me è stato mandato un arbitro troppo giovane ad arbitrare una partita importante… Giovane ma già consolidato, già forte, che aveva già dimostrato il proprio valore; ma è una partita nel quale il risultato sembrava secondario. E poi l’imponderabilità, la bellezza del calcio, fa sì che purtroppo è un ragazzo che si è trovato in una situazione troppo complessa, troppo ingarbugliata e troppo grande".

 

REAL MADRID JUVENTUS - IL FACCIA A FACCIA TRA BUFFON E L ARBITRO REAL MADRID JUVENTUS - IL FACCIA A FACCIA TRA BUFFON E L ARBITRO

NESSUN RANCORE — "Quindi, alla fine, al di là di quello che ho esternato nel post gara - sostiene ancora il portiere - non porto rancore, neanche sono arrabbiato, è finito tutto, però è normale che lì per lì uno si senta, non dico penalizzato, ma proprio defraudato. Ma non di un risultato. Quella è stata una partita irripetibile. Avremmo potuto scrivere una pagina di calcio memorabile per la Juve, per l’Italia: la nostra vittoria si sarebbe abbinata a quella della Roma, sarebbe stato qualcosa di incredibile, di pazzesco".

 

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LA PIÙ BELLA ED EMOZIONANTE — "Prima di essere juventino io sono italiano – spiega ancora – avevo veramente a cuore il movimento italiano. Ho visto la Roma che ha fatto un'impresa pazzesca e ho seguito la gara con un trasporto incredibile. Poi ho visto la Juve che va a Madrid e recupera tre gol di scarto e, lasciatevelo dire da uno che pensa di averne vista qualcuna, di essermi emozionato nella vita: è un qualcosa di impareggiabile, di pazzesco. Ne ho perse anche di più importanti, però questa, per come era nata e per come si stava evolvendo, era la partita più bella e più emozionante che avessi vissuto con la Juventus. Penso anche per i tifosi e anche per i miei compagni".

 

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QUEL RIGORE NON SI CONCEDE — Tornando sull’arbitro e sul rigore assegnato sullo 0-3 al 93°: "Quella non è una situazione in cui puoi dire 'secondo me quello è rigore con certezza'. Non dico che non fosse rigore, dico che era una cosa dubbia. E una cosa dubbia in una partita simile, a 20 secondi dalla fine della partita, un arbitro di esperienza, che ha già solcato determinati campi, secondo me fa un altro tipo di valutazione. Datemi almeno la legittimità di difendere in quel modo esasperato e passionale i miei compagni, quei cinquemila venuti a sostenerci. Io devo difendere i miei compagni e loro, anche in modo scomposto, perché me lo sento. Era dovuto, a costo di macchiare la mia immagine".

 

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2. DEL PIERO SBOTTA

Da www.tuttosport.com

 

Alex Del Piero non ci sta. Dopo aver ricevuto molte critiche per le sue considerazioni dopo Real Madrid-Juventus, l'ex capitano bianconero sceglie di esternare la sua amarezza con un tweet. «Di quello che ho sentito e soprattutto letto in questi giorni, nel merito, rispetto tutte le opinioni. Ma chi ha insinuato - magari riportando solo in parte quello che ho detto - che io sia contro Gigi, in malafede o contento dell'eliminazione della Juve, ferisce. Anche se non merita neppure attenzione. Ma come siamo messi?». 

del piero del piero

 

Subito dopo la gara del Bernabeu, Del Piero aveva commentato così le parole a caldo di Buffon«Quando Gigi ha parlato di cuore è stato straordinario, ha dato il meglio di sè. Quando ha parlato dell'arbitro ho fatto fatica a comprenderlo. Io non capisco perché si debba fare tanto riferimento alla partita d'andata. Il calcio è così, si analizza il momento: bello o brutto, quello è il momento. Non ho capito quel passaggio lì e credo che fondamentalmente sull'arbitro dirà delle cose diverse da quelle che ha detto tra qualche giorno».

cristiano ronaldo buffon cristiano ronaldo buffon

 

 

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