“BASTA MOTO, NON CORRERÒ MAI PIÙ. TORNO A LAVORARE IN FERRAMENTA" – FENATI DICE STOP: “NON E’ PIU’ IL MIO MONDO. TROPPA INGIUSTIZIA. VOLETE VEDERE IL MIO CASCO E LA TUTA? C'È UNA LUNGA STRISCIA NERA: LA GOMMA DI MANZI. MI HA ATTACCATO TRE VOLTE E ANCHE LUI AVREBBE POTUTO UCCIDERMI...IO CATTIVO? SE FOSSI UN SUPER BUONO FAREI PARTE DEL CLERO" - INTANTO LA PROCURA DI RIMINI VALUTA L'APERTURA DI UN FASCICOLO-VIDEO

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Da sport.sky.it

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A botta calda, ma con un ragionamento a monte, Romano Fenati attraverso le pagine di Repubblica fa sapere di aver chiuso con il motociclismo. L'azione su Manzi di domenica scorsa, unita alla rescissione di tutti i contratti da parte del team di quest'anno e dell'anno prossimo e il linciaggio popolare che è montato nelle ultime ore, hanno spinto Fenati a dire basta in maniera definitiva.

 

"Col motomondiale ho chiuso. Non correrò mai più" ha detto l’ascolano. Risulta che Fenati avesse già preso in considerazione l'ipotesi in passato, tanto da aver fatto inserire nel suo contratto una clausola per poter interrompere in qualsiasi momento. Ora la vicenda con Manzi lo spinge ad approfondire ancora di più la sua distanza filosofica dalle corse:

 

"Non è più il mio mondo. Troppa ingiustizia – dice - Ho sbagliato, è vero: chiedo scusa a tutti" Fenati miscela le scuse ad un risentimento per non essere stato apprezzato lo scorso anno quando, a onor del vero, fu tra i pochissimi piloti della Moto3 a non ricevere sanzioni di nessun genere in una stagione che invece ne vide molte. La sua azione sul freno di Manzi è stata sì inconsulta e indifendibile, ma Fenati non rinuncia a sottolineare come sia stata anche il frutto di più di una provocazione per cui Manzi è stato penalizzato di 6 posizioni in griglia per la prossima gara.

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"Volete vedere il mio casco e la tuta? C'è una lunga striscia nera: la gomma di Manzi. Mi ha attaccato tre volte e anche lui avrebbe potuto uccidermi, come dite voi. L'ultima volta lo aveva fatto 500 metri prima, allora ho pensato: adesso faccio lo stesso, ti dimostro che posso essere 'cattivo' come te - ha proseguito - E magari finalmente capirai cosa significa. Però non ho mai pensato di fargli male, giuro".

 

Procura Rimini valuta fascicolo su Fenati

La Procura di Rimini sta valutando l'apertura di un fascicolo sulla manovra di Fenati. Il Codacons ha denunciato la vicenda e inviato un esposto ipotizzando il reato di tentato omicidio, che la Procura sta aspettando di acquisire nelle prossime ore. Sulla base di questo verranno valutati i profili penali e disposta l'acquisizione di elementi quali i filmati della gara.

 

 

FOSSI UN SUPER BUONO FAREI PARTE DEL CLERO

Marco Gentile per www.ilgiornale.it

 

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Romano Fenati sta vivendo il momento più duro e difficile della sua vita. Il gesto folle commesso durante il gran premio di Misano nei confronti del giovane collega Manzi gli è costato caro dato che il suo team di Moto2 l'ha subito licenziato, così come la MV Augusta che l'avrebbe messo sotto contratto dal 2019. Il classe '96 è stato anche fortunato dato che Manzi non è caduto dalla moto e non ha subito gravi conseguenze. L'ormai ex centauro ascolano ai microfoni della Gazzetta dello Sport aveva provato giustificarsi per il suo gesto folle: "Le due gare di squalifica sono state una decisione giusta, ma non esiste chi riesce sempre a mantenere la calma. Chi non fa mai qualcosa di stupido sarebbe un super buono. Ma se così fosse non farei il pilota ma sarei del clero".

 

Fenati ha poi corretto il tiro chiedendo scusa per non essere stato uomo. Ai microfoni della Repubblica, però, il 22enne ha dichiarato di aver chiuso con il mondo delle corse: "Col motomondiale ho chiuso. Non correrò mai più. Non è più il mio mondo. Troppa ingiustizia. Ho sbagliato, è vero: chiedo scusa a tutti. Però...Volete vedere il mio casco e la tuta? C’è una lunga striscia nera: la gomma di Manzi. Mi ha attaccato tre volte e anche lui avrebbe potuto uccidermi, come dite voi. L’ultima volta lo aveva fatto 500 metri prima, allora ho pensato: adesso faccio lo stesso, ti dimostro che posso essere cattivo come te. E magari finalmente capirai cosa significa. Però non ho mai pensato di fargli male, giuro".

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La mamma di Fenati ha subito ammesso il brutto gesto del figlio ma ha trovato ingiustificate le minacce di morte ricevute. Anche in questo caso l'ormai ex pilota di moto ha voluto dire la sua: "Vi sembra normale tutta questa ondata di odio? A me, no. Quest’anno avevo chiesto a Stefano Bedon, che mi è sempre stato vicino, di includere nel contratto una clausola di rescissione a patto di non andare in nessuna altra squadra. Penso sia arrivato il momento: è finita, addio. Se mi mancheranno le corse? Io sono sempre sceso in pista per vincere. Per essere Romano Fenati. Ma mi rendo conto che a nessuno importa di me, di quello che sto soffrendo. E allora, meglio dire addio. Per sempre"

 

 

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